Banche, Parlamento Ue spinge per bail-in depositi oltre 100 mila euro
Di Francesca Gerosa
L'Europarlamento intende spingere sul bail in e dunque sul coinvolgimento dei privati in caso di un fallimento delle banche europee. Per Gunnar Hokmark, autorevole europarlamentare svedese, che sta negoziando con i Paesi europei una legge che affronti il problema delle banche in difficoltà, ci deve essere questa possibilità.
Quindi il modello adottato a Cipro, di chiedere ai titolari dei depositi oltre i 100 mila euro di farsi carico delle perdite della banche europee in difficoltà, dovrà diventare il modello a cui far riferimento per una nuova legislazione europea. "Dobbiamo essere in grado", ha spiegato, "di fare il bail in anche per i depositi. Quelli sotto i 100 mila euro sono protetti, quelli sopra 100 mila non sono protetti e dovranno essere trattati come parte del capitale e coinvolti in caso di fallimento".
La Banca centrale europea ha scritto la prima bozza della legge ma ha lasciato ai Paesi membri e al Parlamento la facoltà di decidere se e come coinvolgere i titolari dei depositi nelle liquidazioni delle banche in difficoltà. Il Parlamento europeo ha lo stesso diritto di parola dei singoli Paesi riguardo la decisione su chi si debba accollare gli oneri di future ristrutturazioni bancarie, come quelle decise a Cipro.
Una possibilità che fa perdere le staffe alle banche europee (-0,24% ora lo Stoxx settoriale, ma in mattinata perdeva oltre l'1%) e di riflesso anche a quelle italiane (
Unicredit -1,9% e
Intesa -2,01%), scosse anche per lo stallo politico nel nostro Paese, per il taglio del pil italiano da parte di Standard & Poor's e di riflesso per lo spread Btp/Bund in rialzo a 322 punti base. "Nei prossimi giorni l'attenzione del mercato sarà rivolta a come i leader europei gestiranno l'effetto contagio che potrebbe prodursi con la riapertura delle banche a Cipro dopo più di dieci giorni di inattività", sottolineano gli analisti di
Bnp Paribas.