Grifo104
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Banca Mondiale taglia previsioni di crescita per il 2014 al 2,8%
http://www.borsainside.com/feed/feed.phpjavascript:OpenNewWindow('http://ww...udes/invia_articolo.php?id=51450', 500, 550);http://www.borsainside.com/mercati_...ia-previsioni-di-crescita-per-il-2014-al-28/#
L'aspro inverno negli USA e la crisi ucraina hanno attenuato le prospettive di crescita dell'economia mondiale nel 2014, ma le economie altamente sviluppate guideranno un rimbalzo più tardi nel corso dell'anno. Lo afferma la Banca Mondiale nel suo rapporto semestrale "Global Economics Prospects".
L'organizzazione con sede a Washington ha tagliato le sue previsioni di crescita per il PIL mondiale nel 2014 dal 3,2% al 2,8%. Tuttavia gli USA e l'Europa dovrebbero registrare quest'anno un'accelerazione perchè l'effetto dei tagli al budget pubblico si ridurrà, il mercato del lavoro migliorerà e la domanda repressa inizierà a fluire attraverso le economie ad alto reddito. La Banca Mondiale continua ad attendersi per il 2015 una crescita del 3,4% e per il 2016 del 3,5%.
La crescita delle economie ad alto reddito dovrebbe accelerare nel 2014 a +1,9%, da +1,3% del 2013. Nel suo precedente "Global Economics Prospects" la Banca Mondiale aveva previsto per quest'anno una crescita del 2,2%. Nel 2015 e nel 2016 la ripresa è vista rafforzarsi rispettivamente a +2,4% e a +2,5% (dato rivisto da +2,4%).
Le previsioni di crescita per gli USA nel 2014 sono state tagliate, a causa del rallentamento nel primo trimestre, dal 2,8% al 2,1%. Anche il Giappone dovrebbe crescere quest'anno meno di quanto atteso nel rapporto di sei mesi fa (+1,3% contro +1,4%). Le previsioni di crescita per la zona euro sono state invece confermate a +1,1%.
Per quanto riguarda i Paesi in via di sviluppo la Banca Mondiale prevede ora per il 2014 una crescita del 4,8%, invariata rispetto al 2013. In precedenza era stata attesa un'accelerazione a +5,3%.
Le previsioni per la Cina sono state tagliate da +7,7% a +7,6%, per il Brasile da +2,4% a +1,5%, per l'India da +6,2% a +5,5% e per la Russia da +2,2% a +0,5%. Per l'economia ucraina la Banca Mondiale prevede per quest'anno, a causa delle forti tensioni all'interno del Paese, una contrazione del 5%.
Redazione Borsainside
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L'aspro inverno negli USA e la crisi ucraina hanno attenuato le prospettive di crescita dell'economia mondiale nel 2014, ma le economie altamente sviluppate guideranno un rimbalzo più tardi nel corso dell'anno. Lo afferma la Banca Mondiale nel suo rapporto semestrale "Global Economics Prospects".
L'organizzazione con sede a Washington ha tagliato le sue previsioni di crescita per il PIL mondiale nel 2014 dal 3,2% al 2,8%. Tuttavia gli USA e l'Europa dovrebbero registrare quest'anno un'accelerazione perchè l'effetto dei tagli al budget pubblico si ridurrà, il mercato del lavoro migliorerà e la domanda repressa inizierà a fluire attraverso le economie ad alto reddito. La Banca Mondiale continua ad attendersi per il 2015 una crescita del 3,4% e per il 2016 del 3,5%.
La crescita delle economie ad alto reddito dovrebbe accelerare nel 2014 a +1,9%, da +1,3% del 2013. Nel suo precedente "Global Economics Prospects" la Banca Mondiale aveva previsto per quest'anno una crescita del 2,2%. Nel 2015 e nel 2016 la ripresa è vista rafforzarsi rispettivamente a +2,4% e a +2,5% (dato rivisto da +2,4%).
Le previsioni di crescita per gli USA nel 2014 sono state tagliate, a causa del rallentamento nel primo trimestre, dal 2,8% al 2,1%. Anche il Giappone dovrebbe crescere quest'anno meno di quanto atteso nel rapporto di sei mesi fa (+1,3% contro +1,4%). Le previsioni di crescita per la zona euro sono state invece confermate a +1,1%.
Per quanto riguarda i Paesi in via di sviluppo la Banca Mondiale prevede ora per il 2014 una crescita del 4,8%, invariata rispetto al 2013. In precedenza era stata attesa un'accelerazione a +5,3%.
Le previsioni per la Cina sono state tagliate da +7,7% a +7,6%, per il Brasile da +2,4% a +1,5%, per l'India da +6,2% a +5,5% e per la Russia da +2,2% a +0,5%. Per l'economia ucraina la Banca Mondiale prevede per quest'anno, a causa delle forti tensioni all'interno del Paese, una contrazione del 5%.
Redazione Borsainside