Tempo a Milano - Cap. 1

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La Borsa di Buenos Aires vola su fiducia in negoziati sul debito

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La Borsa di Buenos Aires ha preso oggi il volo. Il Merval ha guadagnato il 6,5% a 8.356,95 punti. I mercati scommettono su un accordo all'ultimo minuto tra il governo argentino e gli hedge fund statunitensi. Il 30 luglio a mezzanotte scade il termine concesso all’Argentina per ripagare gli interessi sul debito. Oggi sono continuati i negoziati tra la delegazione di Buenos Aires e i rappresentanti degli hedge attraverso il mediatore nominato dal tribunale di New York, Daniel Pollack. Se non dovesse essere trovato un accordo il Paese sudamericano potrebbe incorrere in un nuovo default, il terzo in trent’anni.
Tra i titoli azionari argentini
Edenor (ARENOR010020) ha guadagnato il 9,9%, Grupo Financiero Galicia (ARP495251018) il 9,9% e YPF (ARP9897X1319) il 6,5%.
Gli altri principali indici dell'America Latina hanno chiuso in ribasso. Il Bovespa a San Paolo ha perso l'1%, l'IPC a Città del Messico lo 0,1%, il Colcap a Bogotà lo 0,5%, l'IPSA a Santiago del Cile lo 0,1% e l'IBVC a Caracas lo 0,1%. La Borsa di Lima è rimasta ancora ferma.


Redazione Borsainside


Attenzione oggi alle 20,00 c'e' l'appuntamento con la Fed della lady di ferro Yellen !!!
 
Giappone: La produzione industriale crolla a giugno

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La produzione industriale del Giappone è calata a giugno, rispetto a maggio, del 3,3%. Si è trattato del più forte calo dal marzo del 2011. Gli economisti avevano previsto un calo dell'1,2%.
Il dato ha evidenziato il forte impatto che sta avendo sull'economia l'aumento dell'IVA deciso dal premier Shinzo Abe. A causa del declino della domanda da parte dei consumatori le imprese hanno ridotto la loro produzione, allo stesso tempo le scorte di magazzino sono ulteriormente cresciute. Il rapporto tra le scorte e le consegne è salito ai massimi dal marzo del 2012.


Redazione Borsainside
 
Giappone: La produzione industriale crolla a giugno


La produzione industriale del Giappone è calata a giugno, rispetto a maggio, del 3,3%. Si è trattato del più forte calo dal marzo del 2011. Gli economisti avevano previsto un calo dell'1,2%.
Il dato ha evidenziato il forte impatto che sta avendo sull'economia l'aumento dell'IVA deciso dal premier Shinzo Abe. A causa del declino della domanda da parte dei consumatori le imprese hanno ridotto la loro produzione, allo stesso tempo le scorte di magazzino sono ulteriormente cresciute. Il rapporto tra le scorte e le consegne è salito ai massimi dal marzo del 2012.


Redazione Borsainside


Così il Nikkei salirà. :D
 
come!? non si rimette in sesto l'economia aumentando le tasse?? O porc..... e adesso chi lo dice a mastro fonzie?

ps. iulius ho una pessima notizia per il tuo ciclo long....
 
shhh non lo dire a nessuno ma.... mi hanno convinto ad entrare long.... :rolleyes::look:

oh, son quasi arrivato a 1000 messaggi di minchiate :D
 
ci siamo...
 

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