Fed: mercato deluso da vagezza delle parole di Yellen
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - New York, 22 ago - Volutamente vaga. Un po' falco ma anche un po' colomba. Cosi' analisti e gestori giudicano Janet Yellen nel suo primo intervento da governatore della Federal Reserve al summit annuale del gotha della finanza a Jackson Hole, Wyoming. C'e' un po' di delusione tra gli investitori. Nessuno si aspettava grandi sorprese alla Ben Bernanke, il suo predecessore che proprio dalla localita' di montagna nel 2010 e 2012 aveva preannunciato azioni imminenti: il secondo round di quantitative easing nel novembre 2010, l'Operation Twist nel settembre 2011 e il terzo round di QE nel settembre 2012. Ma in molti speravano di sentire parole forse piu' "dovish" rispetto ai verbali della riunione della Fed di luglio, diffusi mercoledi' e che dimostrano che dentro la banca centrale americana il dibattito si sta accendendo su un'eventuale stretta monetaria. E c'e' chi nota che la retorica della Fed e' ufficialmente cambiata: il focus non e' piu' sul sostegno alla ripresa dell'economia ma sulla tempistica con cui ci sara' il primo rialzo dei tassi di interesse. Il punto e' che, per il momento, il mercato continua a porsi la stessa domanda: Quando? "Il suo essere vaga le calza a pennello perche' le permette di lasciare varie opzioni aperte", ha commentato Luke Bartholomew della societa' di gestione Aberdeen. "Sfortunatamente cio' rende il mercato ancora piu' bisognoso di risposte", ha aggiunto. Per Ian Shepherdson di High Frequency Economics la testimonianza piena di "se" e "ma" di Yellen e' la prova di come le implicazioni di certe dichiarazioni siano subito state controbilanciate da altre. Come quando ha detto che se il mercato del lavoro continua a migliorare piu' rapidamente delle stime o se l'inflazione raggiunge il target del 2%, la Fed "potrebbe alzare i tassi di interesse prima delle stime. Ma se i progressi faticano a realizzarsi, i tassi bassi continueranno" a stare laddove sono stati portati nel dicembre 2008, ossia allo 0-0,25%. "Il suo discorso e' pieno di se, ma, potrebbe...riflesso dell'incertezza sul grado di debolezza del mercato del lavoro", ha continuato Shepherdson. Secondo Peter Cardillo, capo economista di Rockwell Global Capital, "Yellen ha praticamente ripetuto quanto gia' detto, che ogni cosa dipende" dalle circostanze, non a caso il governatore ha dichiarato che "non c'e' una semplice ricetta per una politica [monetaria] appropriata in questo contesto". Per quanto bilanciato, il discorso del governatore della Fed ha lasciato delusi soprattutto i trader di bond, almeno secondo Gary Pollack di Deutsche Bank: "le persone si aspettavano parole che compensassero i verbali [diffusi mercoledi'] e che sono stati leggermente piu' hawkish delle attese in materia di tassi di interesse". La pensa allo stesso modo Thomas Roth, direttore esecutivo del trading di bond per Mitsubishi UFJ Securities a New York, secondo cui Yellen sta dicendo al mercato che ha iniziato ad ascoltare coloro che credono che i tassi vadano alzati o che "lei sta vedendo piu' movimenti [di indicatori economici] verso i suoi obiettivi". Forse non a caso gli investitori stanno puntanto su Treasury a 30 anni liberandosi di quelli a breve scadenza, piu' sensibili a una stretta monetaria. Ora il focus si sposta sulla riunione della Fed del 16 e 17 settembre e del 28 e 29 ottobre, quando con l'ultimo "tapering" dovrebbe finire il piano di acquisto di bond da parte della banca centrale.
A24-Spa
(RADIOCOR) 22-08-14