Sapevi Iulius che il capoccia di Azimut, Giuliani, ha venduto la quasi totalita' delle azioni in portafogli della sua creatura adorata ? E con lui il suo staff. Delle due una ... o ci sono in corso trattative per operazioni straordinarie di M&A ... oppure VERAMENTE Giuliani & C. hanno fatto un gigantesco trading a loro favore ... con l'intento di poter ricomprare la medesima quantita' a prezzi molto ma molto piu' bassi. Dico questo perche' e' da quando l'indice ha raggiunto 20000 punti che asserisco che il mercato italiano (borsa e titoli di stato) viene ormai pompato quasi esclusivamente dai pesci piccoli per il tramite dei fondi comuni. Se un osservatore privilegiato del risparmio gestito come Giuliani ha deciso di prendere profitto sulla sua creatura (senza doverla abbandonare certo ci mancherebbe) c'e' la possibilita' che il flusso di denari dal parco buoi ... stia terminando ... non a caso in concomitanza di una flebile ma in atto ripresa dei consumi e soprattutto di un "cauto" risveglio dell'immobiliare. Ora i risparmi del parco buoi potrebbe riversarsi in questi due citati alvei ... abbandonando il mercato finanziario domestico. Gli LMA che hanno comprato fino a 20000 punti finora hanno venduto a piccole dosi massimizzando al massimo i gains. Che sia la volta buona che tirano la catenella ? Che il Qe di Draghi sia la flebo che permettera' ai Pigs (ma anche alla Germania) di finanziarsi a costi "ragionevoli" nonostante la bufera imminente ? Come sempre ... parere personale.
Riporto la mia fonte:
Azimut, Giuliani monetizza dopo le modifiche al patto di sindacato
Di
Federico Simonelli 20 maggio 2015
Che succede in casa Azimut?
È quello che si sono chiesti in questi giorni vari investitori e analisti, dopo le modifiche al patto di sindacato e la cessione di buona parte delle quote in portafoglio da parte dell’amministratore delegato e presidente del gruppo Pietro Giuliani (nella foto).
Giuliani, a seguito, dei cambi all’interno del patto costituito nella holding di controllo Timone Fiduciaria, è sceso dall’1,4% allo 0,35% delle quote, incassando – ai valori attuali di mercato del titolo – una cifra vicina ai 43 milioni di euro .
Fra i manager Azimut a vendere azioni, tra gli altri, anche
Andrea Aliberti e
Stefano Gelatti Mach de Palmstein.
Una fetta pari all’11% circa delle quote vincolate dal patto ora è stata liberata, e una buona parte è già finita sul mercato.
A porsi qualche domanda sul futuro del management del gruppo oggi sono anche gli analisti di Mediobanca, i quali, confermando rating e outlook sul titolo Azimut scrivono che "a parte il messaggio controverso che viene dato al mercato, ci aspettiamo che questa mossa sollevi alcune domande sulla futura permanenza dell’amministratore delegato all’interno del gruppo, e sulla sua view sull’attuale valutazione del prezzo dell’azione".
Secondo quanto spiegano a Citywire fonti interne al guppo, almeno nel breve termine non sono previsti cambi significativi nel management, né un passo indietro dell’amministratore delegato.
La vendita delle quote risponderebbe “a una logica di carattere tipicamente finanziario e alla volontà di parte del management di monetizzare”. Inoltre, il fatto di avere reso più flessibile il patto permetterebbe “un riequilibrio tra i vecchi e i nuovi investitori”.
È abbastanza deludente, continuano tuttavia gli analisti di Mediobanca, “vedere che il fondatore della società ha liquidato il 75% delle sue quote dopo aver detto, durante la conference call sui risultati del primo trimestre, che l’azione è ancora attraente e che un buyback a questi livelli avrebbe ancora senso per Azimut”.
“Ho venduto – ha dichiarato Giuliani parlando con Il Sole 24 Ore – per proteggermi dal beta del mercato, e coglierei future eventuali correzioni come un'occasione importante per ricomprare le azioni”.
Eloquente direi !!!