Tempo a Milano - Cap. 1

Stato
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Eurozona, inflazione +0,2% a giugno, come da attese

L'Eurostat ha comunicato oggi che in base alle sue stime preliminari i prezzi al consumo sono aumentati a giugno dello 0,2%. Il dato è conforme alle stime degli economisti.I prezzi al consumo erano aumentati nella zona euro a maggio dello 0,3%. Si era trattato del primo aumento da sei mesi. La Banca Centrale Europea ha come obiettivo un tasso d'inflazione al di sotto del 2% per il medio termine.
L'inflazione "core", ovvero depurata dai prezzi degli alimentari e dell'energia, è aumentata a giugno dello 0,8%, dallo 0,9% di maggio.


Redazione Borsainside
 
Eurozona, il tasso di disoccupazione resta a maggio stabile all'11,1%

L'Eurostat ha comunicato oggi che il tasso di disoccupazione è rimastato nella zona euro a maggio stabile all'11,1%. Il dato è conforme alle stime degli economisti.Il numero totale dei senza lavoro è sceso a maggio, rispetto al mese di precedente, di 35.000 unità a 17,726 milioni.
Tra i singoli Paesi il più elevato tasso di disoccupazione lo hanno registrato la Grecia (25,6%) e la Spagna (22,5%), il più basso la Germania (4,7%).
Nell'intera UE il tasso di disoccupaione è rimasto a maggio stabile al 9,6%.


Redazione Borsainside
 
Italia, inflazione giugno invariata allo 0,1%

L''Istat ha annunciato oggi che in base alle sue stime preliminari l'inflazione (indice NIC) è cresciuta in Italia a giugno, come già a maggio, dello 0,1%. Gli economisti avevano previsto una crescita dello 0,3%. L'Istat indica che la stabilità della variazione su base annua dell'indice generale, registrata a giugno, risulta sostanzialmente diffusa a tutte le tipologie di prodotto. Le sole eccezioni da segnalare, che peraltro si compensano, riguardano i Servizi relativi ai trasporti (+0,3%, da +0,8% di maggio), i Tabacchi (+4,0%, da +4,4% del mese precedente) e i Beni durevoli (variazione nulla, da -0,4% di maggio).
L'inflazione di fondo, al netto degli alimentari freschi e dei beni energetici, è stabile allo 0,6%; stabile anche l'inflazione al netto dei soli beni energetici (+0,8%).
Su base mensile l'inflazione è cresciuta a giugno dello 0,1%, dallo 0,6% di maggio.
L'inflazione acquisita per il 2015 è stabile a +0,1%.
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona (il cosiddetto "carrello della spesa") hanno registrato a giugno una variazione congiunturale nulla e una crescita tendenziale stabile allo 0,8%.
L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA), quello considerato dall'UE per le sue statistiche, è aumentato dello 0,1% su base mensile e dello 0,2% rispetto a giugno 2014.


Redazione Borsainside
 
Borse Asia Pacifico: Chiusura positiva, rimbalzone a Shanghai

Le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi positive.
Dopo le forti perdite delle scorse sedute lo Shanghai Composite ha guadagnato il 5,5% a 4,277.22 punti. Si è trattato del più forte rialzo dal marzo del 2009. La seduta è stata anche oggi molto volatile. Lo Shanghai Composite è precipitato fino a circa 3.850 punti prima di registrare un'eccezionale ripresa.
A far rimbalzare la Borsa di Shanghai è stata la crescente aspettativa che le autorità interverranno per stabilizzare il mercato. L'Economic Observer scrive che il governo cinese sta considerando di ridurre l'imposta di bollo sulle azioni. Il ministero delle Finanze ha inoltre annunciato che permetterà ai fondi pensione di investire in titoli azionari.
Tra gli altri principali indici della regione Asia-Pacifico l'Hang Seng a Hong Kong ha guadagnato l'1,1%, l'S&P/ASX 200 a Sydney lo 0,7%, il Taiex a Taipei lo 0,9% e il Kospi a Seul lo 0,7%.

Redazione Borsainside

P.S.
Fondi pensioni che investono massicciamente nell'azionario con i mercati ai massimi. Da brivido !!!

No, da PCC - Partito Capital Comunista. :D
 
UNA RIPRESA DEL COPPER

il bollente mercato dell'edilizia comincia a surriscaldare i prezzi

non si sa più dove trovare le materie prime
troppa è la domanda nel mondo

e il dr Copper immediatamente ce lo mostra...
 

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Interessante perchè di una mente aperta e non è un discorso
del giorno dopo.
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Negli anni novanta, Krugman si dedicò soprattutto ad un'analisi delle politiche economiche, negli articoli del New York Times e in Peddling Prosperity. Nel corso del decennio avanzò forti critiche riguardo al progetto di un'unione monetaria europea (EMU), affermando, tra l'altro, che essa non aveva lo scopo di giovare a tutti i paesi europei, bensì di tornare a vantaggio della Germania, cosa di cui l'Italia, disse, avrebbe risentito fortemente[1][2].
Nel 2007 uscì The conscience of a liberal (La coscienza di un liberal), in cui all'interno di una disamina della storia politica ed economica degli Stati Uniti, analizzava le ragioni dell'accentuazione del divario tra le classi sociali, auspicando l'attuazione di un altro new deal da parte della nuova amministrazione democratica. Vinse il Premio Nobel 2008 per l'economia con la seguente motivazione: "Premiato per la sua analisi degli andamenti commerciali e del posizionamento dell'attività economica".
Nel 2012 pubblicò End this depression now! (ed. it. "Fuori da questa crisi, adesso!"), nel quale ripercorrendo le cause della recente crisi finanziaria, proponeva nuovamente l'idea di un ritorno dello Stato quale attore economico decisivo.
 
Interessante perchè di una mente aperta e non è un discorso
del giorno dopo.
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Negli anni novanta, Krugman si dedicò soprattutto ad un'analisi delle politiche economiche, negli articoli del New York Times e in Peddling Prosperity. Nel corso del decennio avanzò forti critiche riguardo al progetto di un'unione monetaria europea (EMU), affermando, tra l'altro, che essa non aveva lo scopo di giovare a tutti i paesi europei, bensì di tornare a vantaggio della Germania, cosa di cui l'Italia, disse, avrebbe risentito fortemente[1][2].
Nel 2007 uscì The conscience of a liberal (La coscienza di un liberal), in cui all'interno di una disamina della storia politica ed economica degli Stati Uniti, analizzava le ragioni dell'accentuazione del divario tra le classi sociali, auspicando l'attuazione di un altro new deal da parte della nuova amministrazione democratica. Vinse il Premio Nobel 2008 per l'economia con la seguente motivazione: "Premiato per la sua analisi degli andamenti commerciali e del posizionamento dell'attività economica".
Nel 2012 pubblicò End this depression now! (ed. it. "Fuori da questa crisi, adesso!"), nel quale ripercorrendo le cause della recente crisi finanziaria, proponeva nuovamente l'idea di un ritorno dello Stato quale attore economico decisivo.


Hai scovato un'autentica perla Iulius ... sia per quanto riguarda la visione profetica sull'Eurozona di Krugman che per quella sul New Deal. Che dire ... MERENGUE !!! :)
 
Aste Tesoro: Il tasso del BTP a cinque anni balza ai massimi da un anno

L'Italia ha collocato oggi titoli di stato per complessivi €6,785 miliardi. Il Tesoro aveva sperato di raccogliere tra €5 e €7 miliardi.I BTP a cinque anni sono stati collocati per €1,5 miliardi. Il tasso è salito, rispetto alla precedente asta, dallo 0,85% all'1,25%. Si tratta del più alto livello da un anno. Il bid to cover ratio è stato pari a 1,61, da 1,48 dello scorso mese.
Il tasso dei BTP decennali, allocati per €2,88 miliardi, è salito dall'1,83% al 2,35%, il massimo dallo scorso ottobre. Il bid to cover ratio è sceso da 1,44 a 1,35.
Collocati anche CCTeu (Certificato di Credito del Tesoro indicizzato all'Euribor) con scadenza giugno 2022 per €2,4 miliardi con un tasso all'1,08% (0,78% a maggio) e un rapporto di copertura pari a 1,25 (1,55 a maggio).



Redazione Borsainside
 
Industria, prezzi produzione in leggera crescita a maggio

A maggio i prezzi alla produzione sono aumentati dello 0,2% rispetto ad aprile e calati dell'1,9% rispetto allo stesso mese del 2014. Lo ha comunicato oggi l'Istat.
L'ufficio di statistica indica che i prezzi dei prodotti venduti sul mercato interno sono aumentati dello 0,2% rispetto ad aprile e calati del 2,7% su base tendenziale. Al netto del comparto energetico si è registrato un aumento dello 0,1% in termini congiunturali e dello 0,2% in termini tendenziali.
I prezzi dei beni venduti sul mercato estero hanno segnato un aumento dello 0,1% sul mese precedente e (con un aumento dello 0,3% per l'area euro e una variazione nulla per quella non euro). In termini tendenziali si è registrato un incremento dello 0,7% (+0,2% per l'area euro e +0,8% per l'area non euro).
Riguardo ai contributi settoriali il contributo maggiore al calo tendenziale dei prezzi dei beni venduti sul mercato interno è provenuto dal comparto energetico (-2,8 punti percentuali). Sul mercato estero i contributi positivi più rilevanti sono derivati dai beni intermedi per l'area euro (+0,4 punti percentuali) e dai beni di consumo non durevoli per l'area non euro (+0,6 punti percentuali).
Il settore di attività economica per il quale si è rilevato il calo tendenziale dei prezzi più marcato è quello della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati, con diminuzioni del 10,0% sul mercato interno e del 16,4% su quello estero.


Redazione Borsainside
 
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