Istat, PIL secondo trimestre rivisto a +0,3%
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L'
Istat ha comunicato oggi che il
PIL dell'Italia è cresciuto nel secondo trimestre del 2015 dello 0,3%. Gli economisti avevano previsto una conferma della stima preliminare che aveva indicato una crescita dello 0,2%.
L'ufficio di statistica spiega che rispetto al trimestre precendente, i principali aggregati della domanda interna hanno mostrato andamenti dissimili, con i consumi finali nazionali in aumento dello 0,3% (+0,4% per i consumi finali dei residenti) e gli investimenti fissi lordi in diminuzione dello 0,3%. Riguardo alle componenti estere si è registrata una crescita più intensa per le importazioni (+2,2%) che per le esportazioni (+1,2%).
La domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito positivamente alla crescita del PIL per 0,2 punti percentuali (+0,3 il contributo dei consumi delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private (ISP), nullo quello della spesa della Pubblica Amministrazione (PA) e -0,1 quello degli investimenti fissi lordi). Anche la variazione delle scorte ha contribuito positivamente alla variazione del PIL (+0,4 punti percentuali), mentre l'apporto della domanda estera netta è stato negativo per 0,2 punti percentuali.
Rispetto al trimestre precedente, il valore aggiunto dell'industria è rimasto stazionario e quello dei servizi è aumentato dello 0,3%, mentre quello dell'agricoltura è diminuito dell'1,1%. L'Istat indica che la stabilità congiunturale del settore industriale deriva da una crescita dello dell'industria in senso stretto (+0,2%) e da una flessione delle costruzioni (-0,7%).
Su base annua l'economia italiana è cresciuta nel secondo trimestre dello 0,7%. La stima preliminare aveva indicato una crescita dello 0,5%. La variazione acquisita per il 2015 è pari a +0,6%.
Redazione Borsainside