Tempo a Milano - Cap. 1

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Wall Street: L'agenda della prossima settimana (23 - 27 novembre)

La settimana di Thanksgiving sarà ricca di appuntamenti per gli investitori. Domani sono in programma l’indice PMI manifatturiero di Markit ed i dati sulle vendite di case esistenti. Martedì sono attesi il dato sul PIL e l'indice del Conference Board sulla fiducia dei consumatori.
Visto che Wall Street rimarrà giovedì ferma e che venerdì sarà una giornata semifestiva, mercoledì è in programma una vera e propria pioggia di dati. Tra questi segnaliamo quelli relativi agli ordini di beni durevoli e alle spese per consumi.
Sul fronte societario le trimestrali più attese sono quelle di Hewlett-Packard, Tiffany e Deere.


Lunedì 23 novembre
Macroeconomia
Chicago Fed National Activity Index - settembre (ore 14:30)
Indice PMI manifatturiero di Markit - novembre (ore 15:45)
Vendite di case esistenti - ottobre (ore 16:00) - Previsioni: 5,50 milioni
Trimestrali
GameStop, Tyson Foods, Brocade, Trina Solar


Martedì 24 novembre
Macroeconomia
PIL - terzo trimestre (ore 14:30) - Previsioni: 2,0%
Indice S&P/Case-Shiller - settembre (ore 15:00) - Previsioni: 5,2%
Indice fiducia consumatori - novembre (ore 16:00) - Previsioni: 99,6 punti
Indice manifatturiero della Fed di Richmond - novembre (ore 16:00)
Trimestrali
Hewlett-Packard, Tiffany, Analog Devices, Dollar Tree, Campbell Soup, Chico's FAS, Burlington Stores, Seadrill, TiVo, Guess, Eaton Vance, Hormel Foods


Mercoledì 25 novembre
Macroeconomia
Indice MBA sulle richieste di mutui - settimana terminata il 21.11 (ore 13:00)
Ordini di beni durevoli - ottobre (ore 14:30) - Previsioni: 1,5%
Spese per consumi - ottobre (ore 14:30) - Previsioni: 0,3%
Reddito personale - ottobre (ore 14:30) - Previsioni: 0,4%
PCE core - ottobre (ore 14:30) - Previsioni: 0,2%
Richieste di sussidi alla disoccupazione - settimana terminata il 21.11 (ore 14:30) - Previsioni: 272.000
Indice FHFA sui prezzi delle case - settembre (ore 15:00)
Indice PMI non manifatturiero di Markit - novembre (ore 15:45)
Indice Michigan - novembre (ore 16:00) - Previsioni: 93,1 punti
Vendite di nuove case - ottobre (ore 16:00) - Previsioni: 504.000
Scorte di petrolio - settimana terminata il 21.11 (ore 16:30)
Scorte di gas naturale - settimana terminata il 21.11 (ore 18:00)
Trimestrali
Deere, Donaldson


Giovedì 26 novembre
Thanksgiving, Wall Street resta chiusa


Venerdì 27 novembre
Black Friday, Wall Street chiude con tre ore di anticipo (quindi alle 19:00 in Italia).


Redazione Borsainside
 
Fed: Dudley, rialzo dei tassi? Dipende dai dati

20 nov, 19:31
di Luca Fiore

Non è possibile dire quando sarà innalzato il costo del denaro statunitense, questo dipende dai dati macroeconomici che arriveranno nelle prossime settimane. È quanto ha affermato William Dudley, il presidente della Federal Reserve di New York. In qualunque caso, ha rilevato il governatore nel corso di un intervento alla Hofstra University, l’economia statunitense attraversa un “buon momento di forma” e a breve “potrebbe soddisfare le condizioni necessarie per alzare i tassi”. “Abbiamo un mese per riflettere fino alla prossima riunione del Fomc (il braccio operativo della Fed, ndr) e quindi ritengo sia giusto valutare i dati che usciranno nelle prossime quattro settimane”.


Fonte: Finanza.com
 
Grifo girano da un pò questi articoli, anzi, più girano e meglio é, spero che tutti parlino di crash, così potremo salire oltre i massimi.

Concordo !!! Infatti Lapo servono per esorcizzare i crolli epocali a beneficio delle correzioni. Gia' abbiamo avuto ampia prova che una semplice correzione, fosse anche fino a 12000 punti, il Fib la puo' sopportare senza troppi problemi. :up:
Colgo l'occasione per postare anche questa news fresca fresca:


Banche, via libera a salvataggio istituti in crisi, nessun supporto pubblico

Il governo italiano ha dato oggi il via libera al salvataggio delle quattro banche in crisi: Cassa di risparmio di Ferrara, Banca delle Marche, Banca popolare dell’Etruria e del Lazio e Cassa di risparmio della Provincia di Chieti. “Il provvedimento consente di dare continuità all’attività creditizia – e ai rapporti di lavoro – tutelando pienamente i correntisti”, si legge in una nota.Palazzo Chigi sottolinea che il decreto legge non prevede alcuna forma di finanziamento o supporto pubblico alle banche in risoluzione o al Fondo nazionale di risoluzione. “Inoltre, in piena conformità con quanto previsto dal d.lgs. 180/2015, i provvedimenti di avvio alla risoluzione non prevedono il ricorso al bail-in”.


Redazione Borsainside


P.S.
Da dove prendono i soldi per i salvataggi (qualcuno parla di 2 miliardi ... qualcuno di molti di piu') ? Chissa' ...
 
Ultima modifica:
Concordo !!! Infatti Lapo servono per esorcizzare i crolli epocali a beneficio delle correzioni. Gia' abbiamo avuto ampia prova che una semplice correzione, fosse anche fino a 12000 punti, il Fib la puo' sopportare senza troppi problemi. :up:
Colgo l'occasione per postare anche questa news fresca fresca:


Banche, via libera a salvataggio istituti in crisi, nessun supporto pubblico

Il governo italiano ha dato oggi il via libera al salvataggio delle quattro banche in crisi: Cassa di risparmio di Ferrara, Banca delle Marche, Banca popolare dell’Etruria e del Lazio e Cassa di risparmio della Provincia di Chieti. “Il provvedimento consente di dare continuità all’attività creditizia – e ai rapporti di lavoro – tutelando pienamente i correntisti”, si legge in una nota.Palazzo Chigi sottolinea che il decreto legge non prevede alcuna forma di finanziamento o supporto pubblico alle banche in risoluzione o al Fondo nazionale di risoluzione. “Inoltre, in piena conformità con quanto previsto dal d.lgs. 180/2015, i provvedimenti di avvio alla risoluzione non prevedono il ricorso al bail-in”.


Redazione Borsainside


P.S.
Da dove prendono i soldi per i salvataggi (qualcuno parla di 2 miliardi ... qualcuno di molti di piu') ? Chissa' ...

Pioveranno dal cielo, naturalmente!
 
ELEZIONI ANNULLATE IN FRANCIA?

tra pochi giorni si vota per le regionali e i sondaggi danno nettamente vincitrici le 2 Le Pen nelle regioni Nord-Pas de Calais e PACA, Provence Alpes Cote d'Azur

a questo punto l'ipotesi di HOUELLEBECQ si fa sempre più inquietante
Régionales : Marion Maréchal-Le Pen creuse l'écart

annulleranno le elezioni per "motivi di sicurezza" ?

cercheranno di fare il fronte tutti contro Marine e Marion ?

ci saranno attentati alla vigilia ?
 
Ultima modifica:
La crisi delle materie prime travolge i trasporti marittimi

di Sissi Bellomo 21 novembre 2015







Minerarie e armatori condividono la stessa crisi. L’indice Baltic Dry, riferito ai noli marittimi per carichi secchi, come minerale di ferro e carbone, è ai minimi storici, dopo essere crollato di oltre il 60% negli ultimi dodici mesi e del 95% rispetto al picco del 2008. Colpa della Cina che non importa più come un tempo, spiegano gli esperti, ma anche del numero eccessivo di navi in circolazione, problema che in fondo è a sua volta legato indirettamente alla Cina. Era infatti stato il suo appetito di materie prime, apparentemente insaziabile, a indurre all’errore strategico di ampliare a dismisura le flotte.
Lo stesso errore l’hanno commesso le società estrattive, investendo - molto spesso a leva - decine di miliardi di dollari per acquistare asset ed espandere miniere che oggi non servono più, se non ad alimentare un surplus di offerta micidiale per le quotazioni di metalli e minerali.

565a2f45346c5836317a73414444622b


L’economia cinese sta crescendo al ritmo del 6,9%, il più basso da sei anni, e il modello di sviluppo appare sempre meno “commodity intensive”. In generale il commercio mondiale - che avviene per oltre il 90% via mare - non se la passa bene: nei giorni scorsi l’Ocse ha segnalato che per quest’anno prevede una crescita di appena il 2%, un fatto «profondamente preoccupante», ha spiegato la capoeconomista Catherine Mann, perché un incremento così basso si è visto solo 5 volte negli ultimi cinquant’anni e sempre in coincidenza con recessioni globali (nel 1975, nel 1982-83, nel 2001 e nel 2009).
Il Baltic Dry Index, che esiste dal 1985, è sceso per il ventunesimo giorno consecutivo e per la prima volta nella storia ha sfondato al ribasso la soglia di 500 punti. Un tempo era considerato un buon anticipatore dello stato di salute dell’economia mondiale, anche se negli ultimi anni è diventato indicativo soprattutto della domanda cinese. Nel 2008, al culmine del rally delle materie prime, era arrivato fino al record di 11.783 punti.
Agli attuali livelli gli armatori faticano ad arrivare al breakeven per il trasporto di carichi secchi, anche se il crollo del petrolio ha consentito forti risparmi sui combustibili. I noli per le capesize, navi di grandi dimensioni, capaci di trasportare carichi di 150mila tonnellate, sono intorno a 4mila $ al giorno a fronte di costi operativi di circa 7.500 $.
La situazione è paradossalmente opposta nei trasporti marittimi di petrolio e carburanti: l’eccesso di offerta e la competizione tra gli esportatori hanno spinto in questo caso a movimentare volumi elevati e i noli per le grandi petroliere hanno addirittura superato 100mila $ al giorno in ottobre, ai massimi dal 2008 (oggi sono intorno a 70mila dollari).





P.S.
Stamane queste considerazioni hanno portato tanto trambusto nel mondo delle commodities. Sembra ora si stia acquietando.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Users who are viewing this thread

Back
Alto