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Ottimo articolo del Sole, postato da "DRIVE delle "SCIE CHIMICHE", che, con i paroloni giusti, illustra quanto sta succedendo in questi giorni sulle borse e puo' essere riassunto in una considerazione:
"togli il metadone monetario e scopri come stanno veramente le cose e lo stato di salute del mercato in crisi d'astinenza". Ed ora si stanno riallineando di conseguenza.
Preziose le considerazioni di Fugnoli sui buy back americani:
"... Non è però molto noto il fatto che i buy - back, in America, non sono consentiti nelle cinque settimane che precedono la comunicazione degli utili, che si concentra tra la seconda metà di gennaio e la prima settimana di febbraio. Dal momento che i programmi di riacquisto non sono stati tagliati e in alcuni casi sono stati aumentati, nei prossimi giorni vedremo di nuovo i compratori sul mercato. Avremo quindi, come minimo, meno volatilità e, probabilmente, un po’ più di colore."
... e se le aziende Usa decidessero invece di monetizzare l'investimento vendendo le azioni proprie ed incassando i gains ... dato che il rialzo dei tassi (quattro quest'anno) rende di fatto piu' oneroso l'indebitamento per l'acquisto di azioni ? Questo perche' lo stesso Fugnoli constata giustamente:
"... Fischer, però, non ha messo condizioni per i quattro rialzi. Forse dà per scontato che l’economia sarà forte, ma quello che i mercati vedono in questo momento è una crescita debole e una Fed che, ugualmente, vuole andare avanti a testa bassa con i rialzi."
... un'economia forte ... oppure la persuasione di Draghi che baratta cosi' i tassi sopra l'1% della Fed, da raggiungere pressappoco in un anno o giu' di li', con uno status quo del Qe europeo ... senza cioe' ulteriori incrementi di acquisti mensili. Il tutto per mantenere stabile il rapporto Euro/Dollaro evitando cosi' un rimbalzo esagerato del green back ed una svalutazione eccessiva dell'Euro ... una tregua nella guerra delle valute insomma. Ad ogni buon conto Fugnoli e', giustamente a mio avviso, negativo sull'economia Usa quando afferma:
"... E' che è scomparso l’unico compratore rimasto sulla borsa americana (tranquilli, tornerà presto)."
... siamo sicuri che la Fed vorra' procedere in un futuro prossimo con un ulteriore Qe ... oppure la palla passera' al governo Usa che potrebbe varare un maxi piano infrastrutturale senza precedenti ... finanziato inizialmente con la vendita degli asset che la Fed ha in pancia ... eredita' dei precedenti Qe (4 mila miliardi credo) ? Con il calo delle borse mondiali gli investitori globali troverebbero un validissimo safe heaven nei tips americani che potrebbero cosi' contare anche sull'effetto rarita' ... si vedrebbe cosi' un flusso di liquidita' senza precedenti che i vaqueros della Fed stiperanno nei verdi e tranquilli recinti dei Tips. Cosi' il dollaro si rafforzerebbe oltremodo vero ... mettendo momentaneamente in ginocchio l'export ... ma come contropartita otterrebbe di agevolare le acquisizioni all'estero da parte delle aziende americane (che sono piene di cash e lo saranno ancor di piu' quando venderanno le azioni proprie), nonche' l'acquisto a man bassa delle materie prime e delle risorse di base ... gia' oggi a buon mercato. Da notare che il dollaro forte non penalizzerebbe affatto il maxi piano infrastrutturale ... in quanto i lavori si svolgerebbero esclusivamente negli States ... con tutte le aziende mondiali che farebbero a gara per aggiudicarsi le commesse. Le implicazioni geopolitiche di un New Deal sono evidenti e la leadership Usa ne trarrebbe enorme giovamento. Come sempre ... parere personale (ed un grazie di cuore ad un galantuomo come Fugnoli per l'inestimabile ed insostituibile lavoro di analisi che condivide gratuitamente nei social network che, a mio avviso, devono essere lo spunto per riflessioni personali).