Tempo a Milano - Cap. 1

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
.

Che è successo . . ?
Oggi ..Mario ha fatto forse promesse più consistenti . . ?


.

Tenuto conto:
- del voto negativo di S&P;
- del continuo aumento del debito pubblico per l' insostenibilità
degli interessi sullo stesso;
- dell' inaudita pressione fiscale destinata ad aumentare per effetto
della legge di stabilità (leggi "instabilità"); in prevalenza IVA che
passerà al 25,5%;
- della guida circense del ns. governo;
- delle primordiali prassi amministrative che ostacolano il fare impresa;
- della conseguente accertata perdita di competitività delle stesse;
- degli scandali a getto continuo dai livelli più alti ai più bassi che
squassano da lungo tempo il Paese;
- il magna-magna dei ns. politici che adottano il "si salvi chi può"
avendo perfettamente compreso la fine imminente (del Paese, non
della loro);
- di altre nefandezze sicure e non eventuali;

Tutto ciò premesso

la promessa sott' intesa di Mario è:

"verrete travolti da un mare di *****".

 
Saipem conferma sospensione progetto South Stream

Saipem (IT0000068525) ha confermato che il progetto del gasdotto South Stream è stato sospeso. Il gruppo petrolifero indica in una nota di aver ricevuto una notifica di sospensione “Notification of suspension of Marine Spread activities” da parte del cliente. La notifica riguarda tutti i mezzi navali ad oggi impegnati nelle attività relative alla posa delle tubazioni.
Saipem spiega che "allo stato attuale non è possibile determinare gli impatti economici della sospensione in quanto non è nota la durata né è prevedibile la decisione finale del cliente".
Il titolo perde al momento controtendenza il 3,6%.


Redazione Borsainside

Con la Russia abbiamo fatto come quel marito che per fare un
dispetto alla moglie si è tagliato le palline.
Una domanda sorge spontanea: Anche l' Impero Centrale si è
trovato con una pallina in meno??

Ho fatto una domanda stupida; Angela non ha le palline.
 
Bankitalia: La pressione fiscale sale nel 2013 al 43,2%

La pressione fiscale è aumentata in Italia nel 2013, rispetto all'anno precedente, dal 43,2% al 43,3%. È quanto risulta dalle statistiche di finanza pubblica diffuse oggi dalla Banca d'Italia.
Tra i paesi della zona euro solo Francia, Belgio e Finlandia sono più tartassati dalle tasse. Nell'intera UE l'Italia si trova al sesto posto (oltre ai Paesi sopra citati hanno una pressione fiscale più elevata Danimarca e Svezia che sono fuori dalla moneta unica).
Il dato italiano è superiore sia rispetto alla media dell'Eurozona (41,2%), che a quella dell'intera UE (40,0%).
Da notare che negli ultimi dieci anni la pressione fiscale è aumentata in Italia del 3,3%. Tra tutti i Paesi dell'UE solo la Francia ha registrato dal 2003 un aumento più forte.
Clicca per consultare le Statistiche di finanza pubblica di Bankitalia


Redazione Borsainside

Oltre ad essere fuori dall' euro (beati loro) i due Paesi offrono
ai loro cittadini dei servizi a noi impensabili.
Inoltre la loro classe politica non è paragonabile alla nostra
circense.
 
Eh gia' ... Il declassamento e' servito. Vediamo se da lunedi' (a banche chiuse) comincia ora la speculazione 2011 style !!!
 
Ultima modifica:
Petrolio ancora in calo, minimi da più di cinque anni


Il prezzo del petrolio ha chiuso in ribasso. Il future sul WTI con scadenza gennaio ha perso al NYMEX l'1,5% a $65,84 al barile. Si tratta del più basso livello dal 29 luglio del 2009. Durante l'intera settimana il WTI ha perso lo 0,5%.

Più moderate le perdite del Brent. Il future con scadenza gennaio è sceso all'ICE dello 0,8% a $69,07 al barile. Era dal dal 7 ottobre del 2009 che il benchmark europeo non chiudeva a tali livelli. Durante l'intera settimana il Brent ha perso l'1,5%.

L'Arabia Saudita ha ridotto nuovamente i prezzi per i suoi clienti asiatici e statunitensi. La notizia ha confermato che il maggiore produttore al mondo di greggio è deciso a difendere le sue quote di mercato.

A pesare sul prezzo del petrolio è stato inoltre l'ulteriore apprezzamento del dollaro. Il Dollar Index, l'indice che misura il valore del biglietto verde in relazione al paniere delle altre principali valute è salito fino a 89,47 punti rispetto a 88,60 di ieri. Un dollaro più forte è un fattore negativo per le materie prime denominate in dollari, come il petrolio, perchè le rende più care per chi possiede altre divise.

Redazione Borsainside
 
Con la Russia abbiamo fatto come quel marito che per fare un
dispetto alla moglie si è tagliato le palline.
Una domanda sorge spontanea: Anche l' Impero Centrale si è
trovato con una pallina in meno??

Ho fatto una domanda stupida; Angela non ha le palline.


Ed invece potrebbe avercele ... chi puo' dirlo. :)
 
Stato
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