Che Trump sia antipatico lo capisco, ma che voi prendiate per oro colato quello che pubblicano i giornali e le televisioni "politically correct", mi sembra troppo.
Questa mattina su radio 24 ho sentito uno che dava ragione a Trump, e adesso, tornato a casa, ho fatto una ricerca.
Persino Farinetti su Repubblica, notoriamente contro Trump, gli da ragione:
Oscar Farinetti prova a fare un po' di chiarezza sulla questione della
possibile guerra di dazi fra Usa e Ue.
E, a sorpresa, ne presenta il conto più a Bruxelles che a Washington.
In un'intervista a Repubblica, il fondatore di Eataly spiega che uno scontro commerciale fra le due sponde dell'Atlantico sarebbe "un disastro" per l'export italiano, ma che dietro alla minaccia Usa - che peraltro per il momento è una voce fondata ancora su indiscrezioni di stampa - di colpire le esportazioni italiane con dazi commerciali ci sia una mancanza delle istituzioni comunitarie.
"Tempo fa l'Europa si impegnò con un accordo commerciale ad importare 45mila tonnellate di carne americana - spiega Farinetti - E gli Usa si erano impegnati a produrre carne senza ormoni in fattorie dedicate. Ma una volta prodotta quella carne non è stata acquistata dall'Europa." Una storia di promesse non mantenute, dunque.
andgui.