Ignatius
sfumature di grigio
Beni di Consumo Durevole: ognuno/a di noi ne ha numerosi.
In alcuni casi non facciamo caso a quanto siano durevoli: una vanga o un martello, che un cittadino usa molto sporadicamente, possono superare agevolmente i dieci anni di vita, ma ciò non ci meraviglia. Anche un orologio di marca o una penna stilografica di lusso, per non parlare dei mobili, durano decenni senza che ciò possa risultare particolarmente strano.
In altri casi, invece, il fatto che quacosa funzioni ancòra dopo tanti anni ci stupisce.
Ricordo, ad esempio, il forumer El_f0 (il cielo l'abbia in gloria: non scrive più IQF da un semestre ) che, periodicamente, ci aggiornava sul chilometraggio della sua vettura. Duecentomila, trecentomila chilometri, non ricordo.
Personalmente, ricordo tra i beni di consumo prodigiosamente durevoli:
- i miei trenini elettrici scala N Lima, con binari Fleischmann: ci giocavo oltre trent'anni fa, e funzionano ancòra (i binari Lima, invece, perdevano le giunzioni e ciò mi indusse, da giovine, ad adottare i più costosi binari tedeschi).
- una giacca blu, con catadiottro, in goretex, di marca Dainese: fu il mio primo capo di abbigliamento motociclistico. Deve avere circa 21 anni. La zip è rotta, ma ogni inverno chiudo i bottoni e la uso ancòra almeno una o due settimane, anche se non per andare in moto.
- un grande ombrello catalano: comprato nella prima vacanza fatta insieme alla mia attuale coniuge, ad agosto compirà vent'anni. Si tratta di un ombrello che non viene conservato con rispetto come una reliquia, bensì viene usato ogni volta che piove. I bordi sono un po' sfilacciati, una delle punte è stata sostituita, ma sfida arzillo gli anni che passano.
- uno zaino Invicta che mi fu regalato ai tempi dell'università (oltre vent'anni fa) e che risulta in ottimo stato (ma forse ciò non è prodigiosissimo, in quanto lo si usa pochi mesi l'anno).
- un orologio Swatch (quasi economico: 100 euro o 100mila lire, non ricordo la valuta ma ricordo che il prezzo era "cifra tonda") che avrà una dozzina d'anni.
- considerando le sostituzioni di beni ancòra validi imposte dalla moda o dal consumismo, invece, è notevole il fatto che il mio secondogenito tra poche settimane finirà la terza media con lo stesso zaino (Seven) che scelse in prima elementare. Otto anni sono tanti per uno zaino: consumisticamente, sono "intollerabili".
- tutto sommato è abbastanza prodigioso che anche la lavastoviglie (Bosh), usata intensamente per 15 anni e mezzo, abbia avuto solo una volta bisogno di un intervento di assistenza. E la lavatrice (San Giorgio) durò 14 anni malgrado il volume di panni che una famiglia numerosa produceva (ora è stata sostiutita da una Bosh "7 chili").
...........
Salvo repentine espulsioni, che però ritengo abbastanza improbabili nel brevissimo termine, festeggio il ventunesimo anniversario dacché sto insieme alla stessa femmina di homo sapiens. Sono tanti anche quelli, ma in questo campo ci sono record decisamente superiori.
In alcuni casi non facciamo caso a quanto siano durevoli: una vanga o un martello, che un cittadino usa molto sporadicamente, possono superare agevolmente i dieci anni di vita, ma ciò non ci meraviglia. Anche un orologio di marca o una penna stilografica di lusso, per non parlare dei mobili, durano decenni senza che ciò possa risultare particolarmente strano.
In altri casi, invece, il fatto che quacosa funzioni ancòra dopo tanti anni ci stupisce.
Ricordo, ad esempio, il forumer El_f0 (il cielo l'abbia in gloria: non scrive più IQF da un semestre ) che, periodicamente, ci aggiornava sul chilometraggio della sua vettura. Duecentomila, trecentomila chilometri, non ricordo.
Personalmente, ricordo tra i beni di consumo prodigiosamente durevoli:
- i miei trenini elettrici scala N Lima, con binari Fleischmann: ci giocavo oltre trent'anni fa, e funzionano ancòra (i binari Lima, invece, perdevano le giunzioni e ciò mi indusse, da giovine, ad adottare i più costosi binari tedeschi).
- una giacca blu, con catadiottro, in goretex, di marca Dainese: fu il mio primo capo di abbigliamento motociclistico. Deve avere circa 21 anni. La zip è rotta, ma ogni inverno chiudo i bottoni e la uso ancòra almeno una o due settimane, anche se non per andare in moto.
- un grande ombrello catalano: comprato nella prima vacanza fatta insieme alla mia attuale coniuge, ad agosto compirà vent'anni. Si tratta di un ombrello che non viene conservato con rispetto come una reliquia, bensì viene usato ogni volta che piove. I bordi sono un po' sfilacciati, una delle punte è stata sostituita, ma sfida arzillo gli anni che passano.
- uno zaino Invicta che mi fu regalato ai tempi dell'università (oltre vent'anni fa) e che risulta in ottimo stato (ma forse ciò non è prodigiosissimo, in quanto lo si usa pochi mesi l'anno).
- un orologio Swatch (quasi economico: 100 euro o 100mila lire, non ricordo la valuta ma ricordo che il prezzo era "cifra tonda") che avrà una dozzina d'anni.
- considerando le sostituzioni di beni ancòra validi imposte dalla moda o dal consumismo, invece, è notevole il fatto che il mio secondogenito tra poche settimane finirà la terza media con lo stesso zaino (Seven) che scelse in prima elementare. Otto anni sono tanti per uno zaino: consumisticamente, sono "intollerabili".
- tutto sommato è abbastanza prodigioso che anche la lavastoviglie (Bosh), usata intensamente per 15 anni e mezzo, abbia avuto solo una volta bisogno di un intervento di assistenza. E la lavatrice (San Giorgio) durò 14 anni malgrado il volume di panni che una famiglia numerosa produceva (ora è stata sostiutita da una Bosh "7 chili").
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Salvo repentine espulsioni, che però ritengo abbastanza improbabili nel brevissimo termine, festeggio il ventunesimo anniversario dacché sto insieme alla stessa femmina di homo sapiens. Sono tanti anche quelli, ma in questo campo ci sono record decisamente superiori.