rimodulazione in vista ?? ma ki...ma kosa ... ma kekazz
![Muro :wall: :wall:](/images/smilies/muro.gif)
![Muro :wall: :wall:](/images/smilies/muro.gif)
avevano detto che era urgente farla passare come formulata giovedì scorso ....
![Roll Eyes :rolleyes: :rolleyes:](data:image/gif;base64,R0lGODlhAQABAIAAAAAAAP///yH5BAEAAAAALAAAAAABAAEAAAIBRAA7)
![Roll Eyes :rolleyes: :rolleyes:](data:image/gif;base64,R0lGODlhAQABAIAAAAAAAP///yH5BAEAAAAALAAAAAABAAEAAAIBRAA7)
![Roll Eyes :rolleyes: :rolleyes:](data:image/gif;base64,R0lGODlhAQABAIAAAAAAAP///yH5BAEAAAAALAAAAAABAAEAAAIBRAA7)
![Roll Eyes :rolleyes: :rolleyes:](data:image/gif;base64,R0lGODlhAQABAIAAAAAAAP///yH5BAEAAAAALAAAAAABAAEAAAIBRAA7)
Il fisco municipale riparte dall'Iva. Cedolare e sanzioni contro il nero. L'abc del federalismo - Il Sole 24 ORE
Sull'aliquota generale di compartecipazione non ci dovrebbero essere problemi:
l'Iva sostituisce l'Irpef e deve portare in dote la stessa somma che era stata assegnata all'imposta sui redditi, 2,8 miliardi, cioè il 2,66% dei 105 miliardi di versamenti registrati nelle dichiarazioni 2009; più interessanti sono le ricadute territoriali del meccanismo individuato dal decreto, perché anche l'Iva mostra comportamenti assai diversi da zona a zona.
Già nei progetti originari del Governo, del resto, l'assegnazione dell'Iva ai governi territoriali era considerata uno strumento per offrire
incentivi concreti all'arruolamento di sindaci e governatori nella lotta all'evasione.
(ndr: questa cosa, ripetuta spesso, non riesco a capire e cmq non viene mai spiegata come verrebbe ettuata, anche in vista del meccanismo di attribuzione della IVA su cui anche Calderoli ha dei dubbi .... vedasi il corpo dell'articolo)
La novità più consistente rispetto alla versione presentata ai sindaci è
il cambio di casacca della compartecipazione, che lascia l'Irpef e punta invece sull'imposta sui consumi, secondo un disegno coerente con quello contenuto anche nella bozza di decreto sul fisco delle regioni. L'Iva, insomma, è chiamata a fare da pilastro sia alle entrate dei governatori sia a quelle dei sindaci; per questi ultimi sarà un Dpcm a fissare l'aliquota della compartecipazione e le modalità di assegnazione, che però sono già prefigurate dal decreto legislativo: l'Iva sarà assegnata su base territoriale, perché il quadro VT presente nella dichiarazione del 2006 assegna la "targa" al gettito e permette di individuarne la provincia di provenienza.
qui, una nuova sintesi
Dall'Imu alla tassa di soggiorno, l'abc del decreto che ridisegnerebbe il fisco comunale - Il Sole 24 ORE
Arriva la cedolare secca sui redditi degli affitti, ma anche lo sblocco delle addizionali Irpef, la tassa di soggiorno sui turisti
Addizionale comunale all'Irpef. Un Dpcm, da adottare su proposta del ministro dell'Economia e d'intesa con la Conferenza Stato-città autonomie locali entro 60 giorni dalla data di entrata di entrata in vigore del decreto legislativo è disciplinata la graduale
cessazione, anche parziale,
della sospensione del potere dei comuni di istituire l'addizionale comunale all'Irpef, o di aumentare la stessa nel caso sia stata istituita.
Applicazione dell'imposta municipale propria. Per la definizione di imposta municipale propria si legga la voce corrispondente. Soggetti passivi dell'imposta municipale propria sono il proprietario di immobili, inclusi i terreni e le aree edificabili, a qualsiasi uso destinati, compresi quelli strumentali o alla cui produzione o scambio è diretta l'attività dell'impresa, o il titolare di diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie sugli stessi.
Comuni "sceriffi". Si prevede l'intervento dei comuni per rafforzare l'attività di accertamento tributario. A loro è assicurato il maggior gettito derivante dall'accatastamento degli immobili "fantasma" ed è elevata al 50% la quota dei tributi statali ancora riconosciuta ai comuni. I comuni hanno accesso, dietro via libero del Tesoro, d'intesa con le regioni, all'anagrafe tributaria. Ma solo relativamente a: contratti di locazione, somministrazione di energia, servizi idrici e gas relativamente a immobili siti sul loro territorio,
Federalismo fiscale municipale. In attuazione della delega al governo in materia di federalismo fiscale per il finanziamento dei comuni a decorrere dal 2014 sono introdotte due nuove forme di imposizione municipale: una imposta municipale propria e una imposta municipale secondaria
Imposta municipale propria. L'imposta municipale propria è istituita a decorrere dall'anno 2014 e sostituisce, per la componente immobiliare, l'imposta sul reddito delle persone fisiche e le relative addizionali dovute in relazione ai redditi fondiari relativi a beni non locati, e l'imposta comunale sugli immobili.
L'imposta ha per presupposto il possesso di immobili diversi dall'abitazione principale ( ndr : è la definizione di patrimoniale, cioè si colpisce il valore dell'immobile e non il suo reddito ) . Non si applica all'abitazione principale e sue pertinenze (classificate nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7 nella misura massima di una unità pertinenziale per ciascuna delle categorie catastali). L'esclusione non si applica alle unità immobiliari classificate nelle categorie catastali A1, A8 e A9.
L'imposta municipale propria ha per base imponibile il valore dell'immobile determinato ai sensi dell'articolo 5 del Dlgs 504/1992 ( ndr la ISI di Amato ... ) . In caso di possesso di immobili non costituenti abitazione principale l'imposta dovuta annualmente è in ragione di
un'aliquota dello 0,76 per cento.