TI CAMBIANO ANCHE LE COSE CHE NON SUCCEDONO

Questi fatti solo in Italia possono accadere

Dai rovi e dalle piante infestanti ha creato una vigna modello.
Vino Ansonica pregiatissimo, novemila bottiglie l’anno, vendute per metà in Italia e per l’altra metà esportate all’estero e molto ricercate.
Ma adesso quella terra sublime di quel tratto insulare della Maremma, l’Isola del Giglio, sta diventando amarissima per Francesco Romano Carfagna,
66 anni, romano di nascita e gigliese d’adozione, e addirittura l’aver pulito un pezzo del suo terreno da rovi, appena 100 metri quadrati di sterpaglie, mirti e lentischi, potrebbe costargli la galera.

Decreto penale
Il tribunale di Grosseto lo ha condannato, con un decreto penale (dunque senza dibattimento) per il reato gravissimo di lottizzazione abusiva a scopo edilizio.
Francesco deve pagare al più presto 8 mila euro, che possono essere ridotti a 5 mila con l’aggiunta di 11 giorni di carcere.
Perché la legge, che il giudice ha applicato, prevede che se un terreno fa parte di un parco naturale,
come nel caso del vigneto di Carfagna (in tutto tre ettari) non si possono togliere senza permesso neppure le erbacce.

Dura lex sed lex?
«Sì, però se la legge è ingiusta si può cambiare e questa sarà la mia prossima battaglia»,
annuncia Carfagna, che ha ricevuto anche una lettera «molto cortese e di interesse per il mio caso»
dal segretario del ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina.
 
Oh, notate con che razza di giornalista abbiamo a che fare....100 metri quadrati. Un appartamento.....ahahahahah
Se il terreno è di 3 ettari - 30.000 mq. - può darsi che il vigneto sia di 10.000 metri quadri
 
Ognuno fa e disfa come vuole .......noi beviamo tutto.

Leggendo il reportage del quotidiano statunitense, si comprende come la Clinton, all’epoca Segretario di Stato
abbia fatto parecchi favori a governi stranieri in cambio di soldi alla Clinton Foundation, “soprattutto sotto forma di discorsi del marito Bill pagati cifre spropositate”.
Tra questi Paesi ci sarebbe anche la Russia di Vladimir Putin, che, attraverso una finanziaria molto probabilmente legata al Cremlino, pagò un discorso di Bill mezzo milione di dollari. Una cifra spropositata.


La ricostruzione del New York Times , ripresa da Dagospia, afferma che l’ex Segretario di Stato
“potrebbe aver favorito l’acquisizione da parte della russa Armz, controllata dall’agenzia atomica russa (Rosatom) della canadese Uranium One,
la società che controllava, e controlla tutt’oggi, un quinto della produzione Usa di uranio, quantità importanti che vanno dall’Asia centrale fino all’America”.

Il punto è che la vendita di Uranium One toccava interessi strategici degli Stati Uniti ed era quindi necessaria l’approvazione di un Comitato
di cui facevano parte i rappresentanti delle maggiori agenzie governative in materia di sicurezza e tra loro c’era proprio la Clinton.

Un libro, intitolato Clinton Cash: The Untold Story of How and Why Foreign Governments and Businesses Helped Make Bill and Hillary Rich,
racconta tutta la vicenda delle entrate della Clinton Foundation e del caso Uranium One.
Una delle cose più interessanti è che “tra il 2008 e il 2010, un progetto della Fondazione Clinton ha ricevuto 2,35 milioni di dollari dalla Fernwood Foundation,
controllata da colui che prima della vendita era il presidente di Uranium One”.

Quel che è interessante è che fin dall’inizio, l’amministrazione Obama ha chiesto a Hillary di rendere pubblici i dati delle donazioni,
ma sul sito della Fondazione nulla appare sulla transazione legata all’uranio.


Quindi sì: ci troviamo davanti ad un vero e proprio scandalo legato alla Russia. Il problema è che c’entra più la Clinton che Trump.
 
Gli elicotteri sono sempre fermi....non è che in una settimana ci si mette d'impegno per rimetterli in funzione...ma va.

ll risultato? Che la Commissione Ue deve chiedere alla Francia di inviare in Italia tre aerei per
"supportare l'azione di contrasto agli incendi boschivi in Italia".

Il commissario Ue Christos Stylianides ha attivato infatti il meccanismo di protezione civile europeo:
"Voglio assicurare ai nostri amici italiani che l'Europa è pronta a dare ulteriore assistenza se e quando richiesto", ha spiegato.
 
Qualcuno dice che - fonte anonima - rinviare l’aumento dell’età pensionabile a 67 anni costa “circa 1,2 miliardi”.

Abbiamo una legge che rende "variabile" l'età pensionabile. Ricordate che è "variabile" solo al rialzo.
Se in futuro, i dati ora biennali, dovessero indicare che l'aspettativa di vita si riduce, l'età pensionabile
rimarrebbe sempre la stessa.
Abbiamo una legge che "per legge" ci dice che nel 2021 - indipendentemente dall'aspettiva di vita -
l'età pensionabile sarà di 67 anni.

Ora il nodo della questione è per il biennio - 2019 - 2020, perchè sino al 2018 quella di oggi
rimarrà valida: 67 anni e 7 mesi.

L'ultimo aumento - dopo un triennio - dell'aspettativa di vita è stato di 3 mesi.

Io mi dico - OH GENIO - ma vivi in santa pace, non farti sangue acido e non farlo
diventare agli altri. Devi calcolare l'aumento dell'aspettariva di vita per il triennio ?

Falla ancora di 3 mesi che nessuno te la contesterà, come han fatto per gli altri aumenti.
Quello successivo - che diventa ogni biennio - fallo di 2 mesi, così
che coincide con il 2021 a 67 anni. E ti prendi due piccioni con una fava.

Troppo difficile vero ? Troppo complicato trovare - se fosse vera l'ipotesi di costo - in proporzione
agli 1,2 miliardi di euro - i 750 milioni necessari per sistemare il tutto ?

Io dico che lo fanno apposta, prima di tutto per catalizzare l'attenzione su un problema marginale
ed in seconda istanza - ma più importante della prima - tenersi l'asso nella manica della riduzione
o blocco dell'aumento, per giocarlo in sede elettorale.
 
:ciao:

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