Non solo Tiscali....
Il caro-petrolio spinge Enertad?
La società produce energia eolica
di Big Trader
Con un prezzo del greggio ormai sopra i 40 dollari al barile, in Occidente è tornata a scattare l'emergenza energetica. I mercati del petrolio sono infiammati, soprattutto per il peggioramento della situazione in Iraq, e da uno scenario di questo tipo potrebbero trarre vantaggio le aziende che fanno energia alternativa. Come nel caso di Enertad, società quotata attiva nel comparto di quella eolica.
Negli ultimi tempi per la verità proprio Enertad ha dovuto fare i conti con una serie di problemi. La Borsa infatti non ha accolto in modo molto positivo l’entrata nel capitale dell’azienda guidata dalla famiglia Agarini della Alerion di Giuseppe Garofano. La Alerion, grazie all’appoggio finanziario del gruppo Bipielle, sottoscriverà una grossa quota dell’ultimo aumento di capitale varato dalla Enertad e, a tendere, dovrebbe così arrivare ad avere un peso del 20% nell’azionariato della società di casa Agarini.
E neppure Piazza Affari si è infiammata quando Enertad ha presentato gli ultimi conti trimestrali. I dati dei primi mesi del 2004 non hanno "scaldato" il listino. E questo nonostante il bilancio abbia registrato un aumento sul versante dei ricavi.
Insomma, per la società che ricava energia dal vento (e da altre fonti alternative al greggio), il clima è stato recentemente "freddino". Ma, appunto, il caro-petrolio potrebbe finire per favorire le prospettive di business della Enertad. Se infatti le quotazioni del barile si stabilizzeranno a valori molto alti, se non assisteremo cioè ad uno sgonfiamento dei listini, allora diventa naturale pensare che almeno una parte della domanda industriale cercherà di spostarsi sull’offerta alternativa.