Portafogli e Strategie (investimento) titoli da mettere a pegno

la mia è un'azienda immobiliare faccio operazioni che si aprono e chiudono, la linea di credito mi serve perchè ho ampliato il progetto che sto seguendo ed è aumentato il fabbisogno.
Ti ringrazio dell'attenzione
 
perchè non compri delle semplici obbligazioni senior dell' emittente?

niente di subordinato senior puro e semplice...dovresti tranquillamente beccare il 3 netto a 3 anni....l' operazione di luigi mi sembra sensata e meno rischiosa:D:up:
 
Per finanziare l'azienda debbo costituire un pegno su titoli.

i vincoli sono movimentare poco,o meglio per niente eccetto il caso di un'imminente default, i titoli.
il tasso passivo che vado a pagare con cui confrontare il rendimento è del 5,5%
investiment grade
le rendite vengono tassate con una tassazione aggiuntiva del 20% quindi bisognerebbe orientarsi verso titoli con elevata componente in conto capitale (titoli per compensare le minus per capirci che scadano tra oltre due anni (durata finanziamento))

inizialmente (siccome l'operazione viene fatta con unicredit) mi stavo orientando sui subordinati unicredit ma ora li ho quasi tutti venduti, perchè ho paura di far ela fine degli obbligazionisti alitalia.

mi stavo orientando su questi titoli

BNScv
SIAScv

BTPi (19 o 23 vorrei pensarci meglio)

grecia 2020 (gia in portafoglio)
austria 2020 (è sceso molto lo vorrei monitorizzare)

obbligazione KNP da scegiere (consigliatami da un amico)

ENEL tv 14 euribor + 0,2 pagato sotto la pari

etf legato all'euribor + 0,4


scusate se non ho messo isin con calma li copio e li aggiungo ma credo che siano comprensibile


grazie per tutti i suggerimenti che vorrete darmi


innanzitutto io direi di rivolgermi ad altre banche e non ad Unicredit ma non perchè penso che il vecchio credito italiano potrebbe fallire ma perchè è una delle banche che non fa comprare molte cv se non soltanto quelle bancarie tipo BIM e BPE12 e quelle poche di cui consente l'acquisto ti obbliga a farlo con sizes o di 15 o di 25.000 € così da non poter curare troppo bene la propria media di carico .
Perciò il mio consiglio spassionato è di telefonare o recarsi di persona in filiali di altre banche ,chiedendo in primis se fanno tradare cv e poi chiedigli lo scarto che ti applicherebbero su queste,oltre al tasso e allo spread facendoti togliere spese fisse tipo spese istruttoria oltre che ovviamente il massimo scoperto .Specifica anche quanto vorresti di finanziamento perchè per una certa somma la banca per prenderti come cliente potrebbe derogare dalla norma cioè ti potrebbe fare inserire cv mentre ad altri no e potrebbe applicarti su queste uno scarto appettibile. Infine informati se volessi fare uno switch cioè se tu volessi liberare dal pegno alcuni titoli se questo è fattibile ovviamente mettendo nel pegno titoli equipollenti e quanti giorni ci vorrebbero per poter fare questo.
 
Per finanziare l'azienda debbo costituire un pegno su titoli.

i vincoli sono movimentare poco,o meglio per niente eccetto il caso di un'imminente default, i titoli.
il tasso passivo che vado a pagare con cui confrontare il rendimento è del 5,5%
investiment grade
le rendite vengono tassate con una tassazione aggiuntiva del 20% quindi bisognerebbe orientarsi verso titoli con elevata componente in conto capitale (titoli per compensare le minus per capirci che scadano tra oltre due anni (durata finanziamento))

inizialmente (siccome l'operazione viene fatta con unicredit) mi stavo orientando sui subordinati unicredit ma ora li ho quasi tutti venduti, perchè ho paura di far ela fine degli obbligazionisti alitalia.

mi stavo orientando su questi titoli

BNScv
SIAScv

BTPi (19 o 23 vorrei pensarci meglio)

grecia 2020 (gia in portafoglio)
austria 2020 (è sceso molto lo vorrei monitorizzare)

obbligazione KNP da scegiere (consigliatami da un amico)

ENEL tv 14 euribor + 0,2 pagato sotto la pari

etf legato all'euribor + 0,4


scusate se non ho messo isin con calma li copio e li aggiungo ma credo che siano comprensibile


grazie per tutti i suggerimenti che vorrete darmi

1) il tasso che paghi 5,50% è fisso o variabile, in questo ultimo caso è ancorato all'euribor?

2) nel caso di titoli costituiti in pegno, l'immediata disponibilità per la negoziazione in caso di necessità potrebbe esserti un pò limitata ad esempio la possibilità tramite internet normalmente è preclusa (anche se non dovrebbe essere impossibile farlo tramite i canali ordinari come il telefono e disposizione scritta, tenuto conto che senzaltro il ricavo delle vendita titoli è destinata ad affluire in un conto vincolato collegato al deposito titoli costituito in pegno ed il riutilizzo delle somme per acquistare nuovi titoli è soggetto a burocrazie varie).

3) personalmente preferirei titoli di Stato (BTP o CCT) da mettere a garanzia perchè la banca si accontenta di solito di un 10% di scarto a garanzia (se si tratta di titoli strutturati o atipici o cv lo scarto potrebbe essere nettamente superiore) oppure di titoli obbligazionari dello stesso istituto che ti finanzia (possibilmente con lo stesso parametro della posizione a debito es. Euribor trim o sem + spread), oppure corporate tipo l'Enel 2015 che quota leggermente sopra la pari ma ha uno spread 0,80%, ma anche l'enel 2014 va bene.

4) insomma IMHO sarei molto prudente e conservativo sulla scelta dei titoli da mettere in garanzia per non incorrere nel pericolo di vedermi chiedere un aumento della garanzia (nell'atto di pegno sarà sicuramente previsto) di fronte a improvvisi situazioni di..crisi.

5) mi sembra però chiaro una cosa: considerati gli aspetti fiscali ed il rendimento dei titoli risulta difficile ipotizzare che con il rendimento dei titoli sia possibile "coprire" il costo del finanziamento (5,50%), ma da quel che posso capire tu l'avrai già messo in conto come operazione conveniente comunque a livello complessivo.

ti saluto.
 
1) il tasso che paghi 5,50% è fisso o variabile, in questo ultimo caso è ancorato all'euribor?

2) nel caso di titoli costituiti in pegno, l'immediata disponibilità per la negoziazione in caso di necessità potrebbe esserti un pò limitata ad esempio la possibilità tramite internet normalmente è preclusa (anche se non dovrebbe essere impossibile farlo tramite i canali ordinari come il telefono e disposizione scritta, tenuto conto che senzaltro il ricavo delle vendita titoli è destinata ad affluire in un conto vincolato collegato al deposito titoli costituito in pegno ed il riutilizzo delle somme per acquistare nuovi titoli è soggetto a burocrazie varie).

3) personalmente preferirei titoli di Stato (BTP o CCT) da mettere a garanzia perchè la banca si accontenta di solito di un 10% di scarto a garanzia (se si tratta di titoli strutturati o atipici o cv lo scarto potrebbe essere nettamente superiore) oppure di titoli obbligazionari dello stesso istituto che ti finanzia (possibilmente con lo stesso parametro della posizione a debito es. Euribor trim o sem + spread), oppure corporate tipo l'Enel 2015 che quota leggermente sopra la pari ma ha uno spread 0,80%, ma anche l'enel 2014 va bene.

4) insomma IMHO sarei molto prudente e conservativo sulla scelta dei titoli da mettere in garanzia per non incorrere nel pericolo di vedermi chiedere un aumento della garanzia (nell'atto di pegno sarà sicuramente previsto) di fronte a improvvisi situazioni di..crisi.

5) mi sembra però chiaro una cosa: considerati gli aspetti fiscali ed il rendimento dei titoli risulta difficile ipotizzare che con il rendimento dei titoli sia possibile "coprire" il costo del finanziamento (5,50%), ma da quel che posso capire tu l'avrai già messo in conto come operazione conveniente comunque a livello complessivo.

ti saluto.
grazie zerocoupon
allora 1. il direttore vuole farmi fare un tasso fisso :lol: chissa perchè ma comunqe fisso o variabile sempre al 5,5 % finito andrebbe a finire perchè mi ha fatto vedere i punti di pareggio che gli hanno dato in riunione di budget per aperture di credito come la mia in funzione dei rating e mi ha detto che qualcosa ci deve guadagnare.
2. sulla negoziazione sono molto restii la farebbero solo per proteggermi da un imminente default, tra l'altro gli ho chiesto di fare il pegno per gradi a seconda delle mie necessità ma invece insiste che può farlo tutto subito e solo così si può fare.
3. sullo scarto inizia la nota dolens, per motivi fiscali prendo titoli sotto la pari ma se scadono a non troppo lungo (BNScv ad esempio) lo scarto è corretto applicarlo sul nominale o sul valore di mercato?
ho scelto l'enel 2014 perchè alla fine il rendimento dovrebbe essere (ma non ho fatto calcoli precisi con il foglio di maino, ma solo a spanne) all'incirca pari a quello del 2015 con il vantaggio di una quota recuperata in conto capitale e non in conto interessi a causa dello spread più alto
4. è un punto che hai fatto bene a sottolinearmi ci debbo riflettere, al limite restringo l'utilizzo della linea di credito, che peraltro manco mi serve quasi per niente.

5. il motivo per il quale reputo conveniente l'operazione è che la linea di credito non è assistita (come del resto anche il mutuo edilizio che ho già attivato) da garanzie personali e quindi in questi tempi di crisi è meglio avere una linea di credito senza rischiare del proprio piuttosto che non averla. comunque con una scelta oculata dei titoli e qui vi chiedo aiuto si può minimizzare lo scarto tra tasso passivo e tasso attivo da pagare.
 
innanzitutto io direi di rivolgermi ad altre banche e non ad Unicredit ma non perchè penso che il vecchio credito italiano potrebbe fallire ma perchè è una delle banche che non fa comprare molte cv se non soltanto quelle bancarie tipo BIM e BPE12 e quelle poche di cui consente l'acquisto ti obbliga a farlo con sizes o di 15 o di 25.000 € così da non poter curare troppo bene la propria media di carico .
Perciò il mio consiglio spassionato è di telefonare o recarsi di persona in filiali di altre banche ,chiedendo in primis se fanno tradare cv e poi chiedigli lo scarto che ti applicherebbero su queste,oltre al tasso e allo spread facendoti togliere spese fisse tipo spese istruttoria oltre che ovviamente il massimo scoperto .Specifica anche quanto vorresti di finanziamento perchè per una certa somma la banca per prenderti come cliente potrebbe derogare dalla norma cioè ti potrebbe fare inserire cv mentre ad altri no e potrebbe applicarti su queste uno scarto appettibile. Infine informati se volessi fare uno switch cioè se tu volessi liberare dal pegno alcuni titoli se questo è fattibile ovviamente mettendo nel pegno titoli equipollenti e quanti giorni ci vorrebbero per poter fare questo.

Carrissimo Fabbro ti ringrazio per i suggerimenti,
voglio però aggiungere, e questo può dare testimonianza del motivo per il quale unicredit è scesa sotto la suola dei tacchi, che non posso cambiare banca, semplicemente perchè unicredit è l'unica che mi consente di attivare il credito solo con garanzie reali e non personali.

voglio lavorare ma non sono disposto a mettere a repentaglio la mia tranquillità economica in questi momenti, difficili per tutti, firmando fidejussioni che se qualcosa va storto sono l'autostrada per il lastrico.

le obbligazioni convertibili effettivamente le ho già acquistate ma su intesa trade che mi fa anche ottime commissioni fisse invece di quelle di unicredit, ora dovrei trasferirle e per carità la funzione trasferisci i miei titoli di intesa neanche riconosce l'abi ed il cab di unicredt robba da matti.

comunque per tornare al discorso unicredit, visto dall'angolazione del prenditore, diversa da quella dell'investitore che potresti essere Tu, unicredit dicevo è stata una banca sicuramente più fattiva di altre anche a venire incontro alle esigenze della clientela prenditrice, magari anche chiedendo meno garanzie di altre banche, ora però li vedo ossessionati dal fare utili, magari anceh prendendo rischi elevati, è un impressione che ho avuto con il direttore dopo che era stato ad una riunione di budget, indetta tra tutti i responsabili regionali e qualche top manager, mi da l'idea che gli hanno fatto il lavaggio del cervello per mirare ad aumentare (scoprendo poi il lato del rischio) gli utili con i quali penso mirano a ricapitalizzare la banca.

Il problema di unicredit mi sa che non è il fatto di fare raccolta (la gente ancora non ha messo i soldi dentro i materazzi) ma di avere capitale o assimilato per garantire le possibbili sofferenze.

approfitto ancora dei tuoi consigli per un giudizio sulle cv che starei selezionando (debbo chiarire se le accettano e con quale scarto in garanzia) la magna pars su bns perchè ha un rendimento più elevato (superiore al tasso passivo) e poi sis17 per mitigare il rischio
non mi piace BIM perchè è bancaria e subordinata credo.


grazie ancora grande Fabbro e benvenuto su questo forum
 
Per finanziare l'azienda debbo costituire un pegno su titoli.

Scusate l'ot, la mia domanda da ignorante è questa: se hai soldi da mettere in pegno, perché non usarli direttamente nel finanziare la tua azienda, così non ci perdi la differenza di tassi tra il dare e l'avere? Forse non hai fiducia nel futuro dell'azienda? Ma non credo neppure possa essere questo il motivo, se le cose dovessero andare male la banca si terrebbe il pegno e i tuoi soldi sarebbero comunque perduti.
 
bella domanda Lollo
ti rispondo subito
il pegno è per una % della linea di credito (di solito il 50%) il resto viene garantito da un confidi, praticamente un'assicurazione della quale paghi un premio e garantisce il debito dell'azienda al tuo posto, un confidi costa circa l'1% della linea di credito.

non è che non credo in quello che sto facedno se no me ne andovo a sciare in montagna ma secondo me tutti gli imprenditori e gli investitori devono devono tener conto di separare le sostanze personali da quelle dell'azienda.

Un mio amico più grande di me fece un trasferimento per vari motivi di soldi in contanti di tutto il suo patrimonio (all'epoca miliardi di lire) in una valigetta.
mi disse: sapevo di avere tutta la mia vita nelle mie mani perchè se avessi perso quel patrimonio ero morto neanche il barbone sono capace di fare è un mestiere anche quello"
 
ho un pò letto le tue esigenze
praticamente il costo del finanziamento sarebbe del 5.5 (pagato alla banca) + 1 (alla cofidi) /2?
ossia del 3.25% medio
in tal caso penso che il btp-i 23 possa fare al caso tuo perchè ha un tir maggiore (anche in caso di leggera deflazione)
nel caso di deflazione immagino che visto che i titoli a scadenza rimborsano cmq. 100
penso che all'avvicinarsi alla data di scadenza cominceranno a quotare sopra cento perchè:
105(corso secco) * 0.95(cdi)= 100
ma non ipotizziamo simili scenari.
la cosa brutta è che la quotazione è completamente disancorata al tasso di inflazione che ci si aspetta...
ma il mercato per adesso la ottiene scorporando la componente inflazionistica dai t.f. di ugual durata...
Mi sbaglierò, ma questi titoli non li vedo molto sopracento
 

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