Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato IV° (Gennaio 2012 - Dicembre 2012)

Intervista al Presidente del Fondo interbancario tutela depositi

Così, per notizia, estratto intervista a Paolo Savona:

""All’Italia converrebbe uscire dall’euro?

Se l’Ue non modifica le condizioni di operatività della Banca centrale europea, allargando le sue competenze ai titoli di Stato e al rapporto di cambio e assegnando a essa il compito di collaborare per lo sviluppo (tutte cose che già sta facendo, ma per iniziativa del suo vertice, non per dovere statutario!), e non decide una politica compensativa per le aree svantaggiate dalla natura non ottimale dell’eurozona, allora conviene uscire dall’euro. Ma ciò deve avvenire preparandosi a farlo, altrimenti i danni sarebbero incalcolabili. Invece, si persiste nel rifiuto di solo parlarne e, quindi, potremmo essere costretti a farlo, non a farlo su nostra iniziativa potendone governare il processo.

Se i benefici di un’uscita dall’euro per l’Italia fossero maggiori dei costi, quanto tempo ci vorrebbe perché i primi superino i secondi?

La scelta sarebbe in ogni caso di lungo periodo. L’alternativa è tra pagare i costi un pezzo all’anno, con conseguenze sociali e politiche gravi, oppure pagarli in una sola volta e trovarsi in tre-cinque anni in una situazione migliore. Il vantaggio sarebbe per le esportazioni e il costo sarebbe l’inflazione. Lo Stato dovrebbe cedere risorse ai privati, tagliando le spese.

Quali sarebbero i passaggi che ci porterebbero dall’euro alla lira?

Se si riferisce ai passaggi tecnici, i più importanti sono il tasso di conversione dall’euro alla nuova lira e la ridefinizione del valore dei titoli di Stato in circolazione.""
 
Così, per notizia, estratto intervista a Paolo Savona:

""All’Italia converrebbe uscire dall’euro?

Se l’Ue non modifica le condizioni di operatività della Banca centrale europea, allargando le sue competenze ai titoli di Stato e al rapporto di cambio e assegnando a essa il compito di collaborare per lo sviluppo (tutte cose che già sta facendo, ma per iniziativa del suo vertice, non per dovere statutario!), e non decide una politica compensativa per le aree svantaggiate dalla natura non ottimale dell’eurozona, allora conviene uscire dall’euro. Ma ciò deve avvenire preparandosi a farlo, altrimenti i danni sarebbero incalcolabili. Invece, si persiste nel rifiuto di solo parlarne e, quindi, potremmo essere costretti a farlo, non a farlo su nostra iniziativa potendone governare il processo.

Se i benefici di un’uscita dall’euro per l’Italia fossero maggiori dei costi, quanto tempo ci vorrebbe perché i primi superino i secondi?

La scelta sarebbe in ogni caso di lungo periodo. L’alternativa è tra pagare i costi un pezzo all’anno, con conseguenze sociali e politiche gravi, oppure pagarli in una sola volta e trovarsi in tre-cinque anni in una situazione migliore. Il vantaggio sarebbe per le esportazioni e il costo sarebbe l’inflazione. Lo Stato dovrebbe cedere risorse ai privati, tagliando le spese.

Quali sarebbero i passaggi che ci porterebbero dall’euro alla lira?

Se si riferisce ai passaggi tecnici, i più importanti sono il tasso di conversione dall’euro alla nuova lira e la ridefinizione del valore dei titoli di Stato in circolazione.""

posizione ragionevole e condivisibile da parte di un europeista della prima ora, nonche' uomo delle istituzioni con trascorsi in bankitalia e come ministro del governo Ciampi.

Ieri sera era presente all'infedele ed ha spiegato pragmaticamente il suo pensiero, dicendosi convinto che bankitalia ha pronto il piano B (exIT) e svelando che Tremonti gli comunico' che anche il precedente governo aveva il piano B (solo che e' considerata eresia il solo parlarne, che paese...)
:ciao:
 
Sei sicuro...? Di questi tempi e con le occasioni a saldo che si trovano anche sui nostri tds pensaci...1k non è male, poi vedi tu con la tua operatività...

La situazione sui BTP ancora non è chiarissima, e questo ETC è ancora lontano dai massimi... aspetto ancora un po'
 
:ciao: :up: Buona giornata agli amici dei titoli italiani.
Spread sopra i 450. Ormai siamo contenti se non si avvicina a 500.
Non è una bella cosa!
Insieme commetteremo meno errori! :).
Ciao, ciao, Giuseppe
Paragonato al nostro rischio paese lo spread è adeguato alla situazione odierna .Un calo di un centinaio di basis point e una possibile apertura e aumento dei prezzi dei btp?Solo dopo che abbiamo pagato le tasse e IMU. Buon proseguimento:) http://www.markit.com/assets/en/docs/commentary/markit-movers/2011/BigMovers300512.pdf
 
Ultima modifica:
La situazione sui BTP ancora non è chiarissima, e questo ETC è ancora lontano dai massimi... aspetto ancora un po'
La banchiera di turno giovane ieri alla mia vista ,mi ha avvicinato con una classe d'altri tempi:vicini::rolleyes: con la proposta di acquisto di fondi comuni:mad:.Ho risposto che non fa per me ..ora però insistono e chiamano anche a casa con variegate offerte assicurative .:eek:ciao
 

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Il Btp Italia 2 lo stanno snobbando alla grande, 200 ml ieri e oggi farà poco di più, troppa paura. Gli stranieri del tutto assenti mi par di aver letto da qualche parte.
Per il momento tutto fermo col 41i davanti alla sua forte resistenza. Piuttosto di un crollo meglio così :D, vediamo, con le dita incrociate come evolve il tutto. Nel frattempo non ne ho azzeccata una: uscita con gain misero da Ferragamo che poi è salito alla grande :wall:, dubbia entratina sul 41i e dubbia pure il dimezzamento della posizione short. Stanno facendo dei lavori in corso nella strada dove abito, se andavo a vederli era meglio :lol:.
 

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