(Il Sole 24 Ore Radiocor) - A livello tendenziale gli
indici corretti per gli effetti di calendario registrano a
maggio il segno meno in tutti i comparti. La diminuzione piu'
marcata riguarda il raggruppamento dei beni intermedi
(-8,7%), ma cali significativi si registrano anche per i
beni di consumo (-6,7%) e per i beni strumentali (-5,7%).
Diminuisce in modo piu' contenuto l'energia (-3,3%).
Nel confronto tendenziale, gli unici settori in crescita
sono quelli dell'attivita' estrattiva (+2,3%) e della
produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati
farmaceutici (+2,2%). Le diminuzioni piu' ampie si registrano
per i settori della fabbricazione di articoli in gomma e
materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di
minerali non metalliferi (-12,2%), delle industrie tessili,
abbigliamento, pelli e accessori (-11,5%), della
fabbricazione di apparecchiature elettriche e
apparecchiature per uso domestico non elettriche (-9,7%).
Inoltre a maggio l'indice destagionalizzato registra
variazioni positive nel comparto dell'energia (+1,7%) e nei
raggruppamenti dei beni intermedi e dei beni strumentali
(entrambi +0,3%); l'unica variazione negativa riguarda il
raggruppamento dei beni di consumo (-0,6%).
A livello tendenziali l'indice corretto per gli effetti di
calendario segna variazioni negative in tutti i comparti. La
diminuzione piu' marcata riguarda i beni intermedi (-8,7%) ma
cali significativi si registrano anche per i beni di consumo
(-6,7%) e per i beni strumentali (-5,7%). Diminuisce in modo
piu' contenuto l'energia (-3,3%).
I maggiori contributi alla variazione tendenziale
dell'indice generale (calcolato sui dati grezzi) sono
forniti dal raggruppamento dei beni intermedi (-3 punti
percentuali) e da quello dei beni strumentali (-1,6 punti
percentuali).
Guardando ai settori di attivita' economica, l'indice
corretto per gli effetti di calendario segna, rispetto a
maggio 2011, incrementi nei settori dell'attivita' estrattiva
(+2,3%) e della produzione di prodotti farmaceutici di base
e preparati farmaceutici (+2,2%).
Le diminuzioni maggiori riguardano i settori della
fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche,
altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi
(-12,2%), delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e
accessori (-11,5%) e della fabbricazione di apparecchiature
elettriche e apparecchiature per uso domestico non
elettriche (-9,7%).