blackmac
Forumer storico
al di fuori della speculazione, il razionale per investire nella banca senese è debole. In Borsa, il capitale di Mps vale 2,8 miliardi. Ci sono poi i 3,4 miliardi di titoli ibridi, che prima o poi andranno restituiti. Va poi considerato che fra le grandi banche è anche quella con la qualità di asset peggiore. I crediti dubbi sono il 16% del totale (147 miliardi), il più alto nel settore, e hanno nel contempo il più basso tasso di copertura. È stato calcolato che il valore dei crediti dubbi non ancora svalutati equivale a metà dell’attuale patrimonio netto. A essere prudenti, si può prevedere quindi 1 miliardo di nuove svalutazioni sui crediti. Sommando capitalizzazione, Monti-bond e rettifiche su crediti, si arriva a 7,2 miliardi. Quasi la metà di Unicredit. Decisamente troppo, anche per una banca che vanta mezzo millennio di storia e ha un numero uno come l’ex a.d. di Piazza Cordusio, Alessandro Profumo (che è uno degli 80 soci de Linkiesta). Si è infine speculato sul fatto che il Tesoro possa ricevere azioni di nuova emissione, pagandole al valore di libro (circa 1 euro), nel caso in cui la banca non abbia utili a sufficienza per pagare in contanti la cedola sui Monti-bonds (ipotizzata al 10%). Con le cedole di due esercizi (680 milioni), è stato stimato che il Tesoro avrebbe così il 6-7% di Mps, pagando le azioni a un prezzo pari a quattro volte la quotazione di mercato (0,24 euro). Come dire che lo Stato paga un premio per avere l’onore di salvare Banca Montepaschi, facendo un regalo a tutti gli azionisti attuali. E in particolare alla Fondazione Mps, che insieme con l’ex presidente Giuseppe Mussari e il sistema politico senese, è il principale responsabile della crisi della banca.
Un esito che farebbe sicuramente gridare allo scandalo, se non fosse che non accadrà: lo impediscono le regole europee sulle misure di sostegno alle banche. Secondo l’ultima comunicazione della Commissione europea, «il conferimento di capitale deve essere sottoscritto con uno sconto sufficiente rispetto al prezzo delle azioni (previo adeguamento in base all’«effetto di diluizione») registrato immediatamente prima dell’annuncio del conferimento stesso, in modo da offrire allo Stato una ragionevole prospettiva di adeguata remunerazione». Non ci possono essere regali, quindi. Lo Stato salverà una banca, non i suoi azionisti.
Twitter: @lorenzodilena
Parole chiave: fondazione mps + montepaschi + Mps + tesoro
http://www.linkiesta.it/mps-salvataggio
Un esito che farebbe sicuramente gridare allo scandalo, se non fosse che non accadrà: lo impediscono le regole europee sulle misure di sostegno alle banche. Secondo l’ultima comunicazione della Commissione europea, «il conferimento di capitale deve essere sottoscritto con uno sconto sufficiente rispetto al prezzo delle azioni (previo adeguamento in base all’«effetto di diluizione») registrato immediatamente prima dell’annuncio del conferimento stesso, in modo da offrire allo Stato una ragionevole prospettiva di adeguata remunerazione». Non ci possono essere regali, quindi. Lo Stato salverà una banca, non i suoi azionisti.
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Parole chiave: fondazione mps + montepaschi + Mps + tesoro
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