Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato "volume V" (Gennaio 2013 - Dicembre 2013) (1 Viewer)

popov

Coito, ergo cum.
Buongiorno Popov
diciamo che la penso esattamente il contrario...e perchè mai la Germania avrebbe tanto interesse che il club med si impoverisca?
l'interesse diretto non è quello tedesco, ma quello americano, russo e cinese. la germania ne trarrà beneficio di riflesso.

l'export tedesco infatti adesso soffre perché c'è la crisi in area euro (mercato ue) ed anche perché l'euro è forte (mercato extra ue)

però guardando in prospettiva ai tre mercati succitati (o anche solo a usa e cina) quando il rapporto di forza si invertirà il mercato extra-ue per la germania si riaprirà.

capisci bene che un'uscita dall'euro dell'italia con conseguente svalutazione competitiva è come il fumo negli occhi per la merkel.

quindi prima devono disinnescarci.

quello che devo ancora capire sono le ragioni profonde per cui la nostra classe politica sta assecondando questo giochino...
 
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Prospero

Io speriamo...
O.T. Avete anche voi tutti gli account di posta elettronica bloccati?

Compare sempre: Mail....is blocked on this network :mmmm:
 
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Baro

Umile contadino
buongiorno Baro.

e cosa sarebbe il "denaro fresco bce"? mariodrago non può stampare a piacimento come invece fa lo zio benny negli states...
Buongiorno a te Popov!!
E' proprio quello a cui facevo riferimento: la Bce dovrebbe fare un BB di portata tale che verrebbe descritta in futuro sui testi di economia monetaria ma aimè sappiamo chi comanda realmente in Bce ma io non dispero. Anche al più spinto masochismo c'è un limite...
 

Baro

Umile contadino
l'interesse diretto non è quello tedesco, ma quello americano, russo e cinese. la germania ne trarrà beneficio di riflesso.

l'export tedesco infatti adesso soffre perché c'è la crisi in area euro (mercato ue) ed anche perché l'euro è forte (mercato extra ue)

però guardando in prospettiva ai tre mercati succitati (o anche solo a usa e cina) quando il rapporto di forza si invertirà il mercato extra-ue per la germania si riaprirà.

capisci bene che un'uscita dall'euro dell'italia con conseguente svalutazione competitiva è come il fumo negli occhi per la merkel.

quindi prima devono disinnescarci.

quello che devo ancora capire sono le ragioni profonde per cui la nostra classe politica sta assecondando questo giochino...
Ritengo che si debba dire con chiarezza e documentare con dovizia che l’uscita dall’euro non rappresenta una soluzione ai problemi ma l’inizio di un incubo i cui effetti potrebbero esser ben peggiori di qualsiasi altro scenario.
Non si intende qui decantare le bellezze del Trattato di Maastricht né della “perfezione geometrica” dell’euro. Sappiamo che è stato fatto male, che c’è molto da migliorare. Ma sarebbe pura follia politica ed economica far saltare il processo di unità europea.
Solitamente l’uscita dall’euro viene giustificata con la riacquisizione della sovranità monetaria nazionale e quindi con la possibilità di battere moneta, di emissione di nuovo debito e di svalutazioni competitive.
Queste ultime sono il cavallo di battaglia degli euroscettici, il che rivela una sostanziale ignoranza dei principi basilari dell’economia.
Essi sostengono che il ritorno alla moneta nazionale potrebbe permettere appunto la sua svalutazione, rendendo i prodotti nazionali più competitivi sui mercati internazionali. L’aumento delle esportazioni diventerebbe così il volano della ripresa delle produzioni, dell’occupazione e dell’intera economia.
La verità è un’altra. Il ritorno alla moneta nazionale, per qualsiasi paese Ue, Italia inclusa, lascerebbe l’intero ammontare del debito pubblico e privato, in larga parte in mani estere, denominato in euro oppure in dollari. Soltanto i cittadini risparmiatori potrebbero convertire i loro risparmi, a cominciare dai bot, in titoli denominati nella nuova moneta nazionale, ma gli altri titoli di debito resterebbero come prima. Comunque la riconversione completa equivarrebbe ad una dichiarazione di default nazionale.
Sarebbe possibile finanziare il debito esistente e aumentarlo, come si propone, soltanto a tassi di interesse molto più alti di quelli attuali. Si ricordi che, dopo la crisi del 1992 e la svalutazione della lira, gli interessi dei bot a breve arrivarono fino al 17%!.
Tutte le importazioni, a cominciare dal petrolio e dal gas, sono calcolate in dollari o in euro. Per l’Italia sarebbe perciò lo sconquasso finale delle sue finanze. Gli aumenti dei costi di importazione e del finanziamento del debito si tradurrebbero inevitabilmente in una inflazione galoppante con una drammatica perdita di potere d’acquisto.
E’ difficile immaginare come si possano così ampliare le fette di mercato per le proprie esportazioni. In questa logica per diventare competitivi occorrerebbe abbattere i costi che ancora una volta colpirebbe il lavoro. Ciò vorrà dire innescare nuovamente quel vortice recessivo fatto di meno reddito, meno consumo, meno produzione, meno entrate fiscali, meno disponibilità di bilancio.
L’economia italiana, sulla scia di quella tedesca, non può competere nei settori legati alle vecchie tecnologie mentre le economie emergenti operano con salari bassissimi. Invece bisognerebbe puntare sulle nuove tecnologie e determinare il prezzo e il mercato sulla base della loro qualità e della loro innovazione.
L’uscita dall’euro anche del più piccolo Paese innesterebbe una reazione a catena che porterebbe progressivamente al collasso dell’Ue. Si metterebbe in moto un’inevitabile guerra commerciale protezionista. Ci rimetterebbero tutti. Anche la Germania.
Sarebbe una destabilizzazione globale! Purtroppo non è impossibile. La storia europea del secolo scorso ha fatto conoscere “cose” che i popoli non avrebbero mai ritenuto possibili.
Certo la situazione attuale non è tollerabile. Non si può permettere che i cittadini siano portati ad una tale disperazione e povertà da voler preferire l’inferno.
Serve più Europa. L’impegno prioritario dovrebbe mostrare maggiore decisione nel consesso europeo per rendere più efficaci e solidali le scelte politiche ed economiche dell’Unione.
 
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bopannibal

Nuovo forumer
Buona domenica a tutti.
Ho recentemente dato le dimissioni e ovviamente tutti i miei sistemi sono stati immediatamente bloccati (ammazza! non ero ancora uscito dall'ufficio del personale che tutto era stato congelato!).
Scioccamente non ho salvato i miei bookmarks...
Qualcuno potrebbe gentilmente indicarmi il link per i " Rendimenti Netti BTP"?
Grazie...
 

Baro

Umile contadino
Buona domenica a tutti.
Ho recentemente dato le dimissioni e ovviamente tutti i miei sistemi sono stati immediatamente bloccati (ammazza! non ero ancora uscito dall'ufficio del personale che tutto era stato congelato!).
Scioccamente non ho salvato i miei bookmarks...
Qualcuno potrebbe gentilmente indicarmi il link per i " Rendimenti Netti BTP"?
Grazie...
BTP Rendimento Netto
Ti servono altri link?
 

camaleonte

Forumer storico
Tokyo (Giappone), 8 giu. (LaPresse/AP) - "Ciò che dovete comprendere qui in Giappone è che la crisi in Europa è finita. E che possiamo lavorare insieme, Francia e Giappone, per aprire nuove porte al progresso economico". Lo ha detto il presidente francese François Hollande, parlando nell'ultimo giorno della sua visita nel Paese asiatico. Ha aggiunto che la crisi del debito potenzialmente distruttiva ha "rafforzato" l'Europa e l'integrazione delle 17 economie della zona euro. Le autorità, ha proseguito, stanno sviluppando strumenti con cui assicurare maggior stabilità e solidarietà, tra cui l'unione bancaria. Ha infatti detto che l'Europa deve porre maggior enfasi sull'intraprendere passi per promuovere crescita e competitività e sottolineato la sua proposta di creare un governo comune economico per l'eurozona, che stabilisca le politiche economiche.
 

Baro

Umile contadino
Tokyo (Giappone), 8 giu. (LaPresse/AP) - "Ciò che dovete comprendere qui in Giappone è che la crisi in Europa è finita. E che possiamo lavorare insieme, Francia e Giappone, per aprire nuove porte al progresso economico". Lo ha detto il presidente francese François Hollande, parlando nell'ultimo giorno della sua visita nel Paese asiatico. Ha aggiunto che la crisi del debito potenzialmente distruttiva ha "rafforzato" l'Europa e l'integrazione delle 17 economie della zona euro. Le autorità, ha proseguito, stanno sviluppando strumenti con cui assicurare maggior stabilità e solidarietà, tra cui l'unione bancaria. Ha infatti detto che l'Europa deve porre maggior enfasi sull'intraprendere passi per promuovere crescita e competitività e sottolineato la sua proposta di creare un governo comune economico per l'eurozona, che stabilisca le politiche economiche.
:up::up:
Ho però qualche dubbio sul fatto che la crisi sia finita...
 

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