Ciao Sergio...sai cosa non mi piace di questi articoli? Il fatto che l'analisi della situazione è lunga una pagina mentre la conclusione, che dovrebbe essere la ricetta per uscire dalla crisi, è lunga solo poche righe e come al solito si da la colpa al grande cancro che è l'euro. Queste analisi girano parecchio sul web e sulla stampa e tutti le leggiamo condividendone anche talvolta i contenuti; dovremmo però tutti sforzarci di approfondire la questione e cercare di trovarne rimedio. Io proprio NON credo che l'euro sia stata questa gabbia mortale che ci porterà allo sfascio e non credo neppure che la classe dirigente politico/economica di oggi sia così peggiore di quella di 30 anni fa...semmai ci sono stati cambiamenti economici-politici-culturali-sociologici a cui la società italiana TUTTA non si è saputa adeguare mancando di lungimiranza e programmazione e non mi riferisco solo alla politica ma mi riferisco anche e soprattutto ai cittadini e alle famiglie. Mi spiego meglio facendo alcuni spot altrimenti l'argomentazione diventa troppo lunga: reputandomi indegnamente un umile osservatore della società, negli ultimi 15/20 anni è come se le famiglie italiane siano quasi impazzite. Perchè? Perchè nella media si è perso il buon senso e il sentimento di controllo del buon padre di famiglia come cita il codice civile. Come si fa ad indebitarsi con mutui 30/40 anni per comprare casa senza avere alcun risparmio, con figli da allevare, e con una rata mensile che se malauguratamente accade qualche imprevisto non si è già più in grado di pagarla? Come si fa a risparmiare sul cibo quotidiano per mettere da parte i soldi per compare i-phone/i-pad o mega schermi? Come si fa a non accettare di lavorare nelle stalle dove si percepisce uno stipendio di oltre 2000euro mensili e invece accettare di fare i venditori porta a porta di qualsiasi cosa per 600 euro mensili ma però vestiti bene? Come si fa a volere l'automobile grossa o il suv quando semplicemente non ce se lo può permettere? Come si fa a fare un mutuo per pagare un altro mutuo per andare in vacanza? Come si fa ad ambire a lavorare in giacca e cravatta mentre nessuno vuole più fare i vecchi mestieri artigianali talvolta ancora redditizi? Potrei continuare ma mi fermo...Sarò un retrogrado ma le generazioni che hanno ricostruito l'Italia dopo il conflitto mondiale erano di un'altra pasta, gente con nervo, mani grosse e cervello fino che hanno dato origine al cosiddetto miracolo italiano irripetibile nella storia dell'umanità. Ma quella gente ha fatto sacrifici, il mare e i monti molte volte li hanno visti solo in cartolina, l'automobile, quando c'era, durava 25/30 anni, le priorità delle famiglie erano quelle vere, la casa, crearsi una posizione lavorativa, allevare figli con l'aiuto degli anziani...altro che mantenere figli disoccupati con la Mini che alla sera vanno a fare l'happy hour con soldi in tasca!! Io sono relativamente giovane (42 anni) e vi assicuro che la mia famiglia mi ha dato ben poco per iniziare attività o altro ma a 11 anni già guidavo trattori in campagna, durante l'estate si andava a raccogliere pomodori e uva, dopo le superiori ho fatto mezzo corso universitario mentre lavoravo in giro per l'Italia, ora lavoro tutti i giorni, domenica compresa, e mi occupo di diverse attività facendo 6 giorni di ferie all'anno. La crisi certo ha colpito anche me ma non mi ha colto certo impreparato, il cosiddetto fieno in cascina in tempi buoni non è mai stato un detto così attuale come ora. Perchè non si vuole cambiare mentalità? Perchè ci si è ridotti ad aspettare che " gli altri" facciano qualcosa per noi? Ai miei figli stò insegnando che tutto ha un prezzo e tutto comporta sacrifici, nessuno regala niente, cerco di insegnare loro quello che facevo io da ragazzino, devono sapere che loro sono fortunati ma devono altrettanto sapere che se loro sono fortunati è perchè il loro padre non ha visto il mare e i monti prima di 18 anni e che ora il loro padre lavora ben volentieri anche di domenica per assicurare un tenore di vita decoroso alla famiglia. Si è persa la dignità di stare diritti sull'altare della ragione e del buon senso dimenticando le vere priorità di una famiglia!! Altro che euro e Governo!! Quelli vengono dopo!! L'origine è a monte e in questo la mia previsione è estremamente negativa...i conti in qualche modo si aggiusteranno ma la società italiana rimarràquel che è o peggiorerà...ai posteri l'ardua sentenza.
Ciao Sergio...sai cosa non mi piace di questi articoli? Il fatto che l'analisi della situazione è lunga una pagina mentre la conclusione, che dovrebbe essere la ricetta per uscire dalla crisi, è lunga solo poche righe e come al solito si da la colpa al grande cancro che è l'euro. Queste analisi girano parecchio sul web e sulla stampa e tutti le leggiamo condividendone anche talvolta i contenuti; dovremmo però tutti sforzarci di approfondire la questione e cercare di trovarne rimedio. Io proprio NON credo che l'euro sia stata questa gabbia mortale che ci porterà allo sfascio e non credo neppure che la classe dirigente politico/economica di oggi sia così peggiore di quella di 30 anni fa...semmai ci sono stati cambiamenti economici-politici-culturali-sociologici a cui la società italiana TUTTA non si è saputa adeguare mancando di lungimiranza e programmazione e non mi riferisco solo alla politica ma mi riferisco anche e soprattutto ai cittadini e alle famiglie. Mi spiego meglio facendo alcuni spot altrimenti l'argomentazione diventa troppo lunga: reputandomi indegnamente un umile osservatore della società, negli ultimi 15/20 anni è come se le famiglie italiane siano quasi impazzite. Perchè? Perchè nella media si è perso il buon senso e il sentimento di controllo del buon padre di famiglia come cita il codice civile. Come si fa ad indebitarsi con mutui 30/40 anni per comprare casa senza avere alcun risparmio, con figli da allevare, e con una rata mensile che se malauguratamente accade qualche imprevisto non si è già più in grado di pagarla? Come si fa a risparmiare sul cibo quotidiano per mettere da parte i soldi per compare i-phone/i-pad o mega schermi? Come si fa a non accettare di lavorare nelle stalle dove si percepisce uno stipendio di oltre 2000euro mensili e invece accettare di fare i venditori porta a porta di qualsiasi cosa per 600 euro mensili ma però vestiti bene? Come si fa a volere l'automobile grossa o il suv quando semplicemente non ce se lo può permettere? Come si fa a fare un mutuo per pagare un altro mutuo per andare in vacanza? Come si fa ad ambire a lavorare in giacca e cravatta mentre nessuno vuole più fare i vecchi mestieri artigianali talvolta ancora redditizi? Potrei continuare ma mi fermo...Sarò un retrogrado ma le generazioni che hanno ricostruito l'Italia dopo il conflitto mondiale erano di un'altra pasta, gente con nervo, mani grosse e cervello fino che hanno dato origine al cosiddetto miracolo italiano irripetibile nella storia dell'umanità. Ma quella gente ha fatto sacrifici, il mare e i monti molte volte li hanno visti solo in cartolina, l'automobile, quando c'era, durava 25/30 anni, le priorità delle famiglie erano quelle vere, la casa, crearsi una posizione lavorativa, allevare figli con l'aiuto degli anziani...altro che mantenere figli disoccupati con la Mini che alla sera vanno a fare l'happy hour con soldi in tasca!! Io sono relativamente giovane (42 anni) e vi assicuro che la mia famiglia mi ha dato ben poco per iniziare attività o altro ma a 11 anni già guidavo trattori in campagna, durante l'estate si andava a raccogliere pomodori e uva, dopo le superiori ho fatto mezzo corso universitario mentre lavoravo in giro per l'Italia, ora lavoro tutti i giorni, domenica compresa, e mi occupo di diverse attività facendo 6 giorni di ferie all'anno. La crisi certo ha colpito anche me ma non mi ha colto certo impreparato, il cosiddetto fieno in cascina in tempi buoni non è mai stato un detto così attuale come ora. Perchè non si vuole cambiare mentalità? Perchè ci si è ridotti ad aspettare che " gli altri" facciano qualcosa per noi? Ai miei figli stò insegnando che tutto ha un prezzo e tutto comporta sacrifici, nessuno regala niente, cerco di insegnare loro quello che facevo io da ragazzino, devono sapere che loro sono fortunati ma devono altrettanto sapere che se loro sono fortunati è perchè il loro padre non ha visto il mare e i monti prima di 18 anni e che ora il loro padre lavora ben volentieri anche di domenica per assicurare un tenore di vita decoroso alla famiglia. Si è persa la dignità di stare diritti sull'altare della ragione e del buon senso dimenticando le vere priorità di una famiglia!! Altro che euro e Governo!! Quelli vengono dopo!! L'origine è a monte e in questo la mia previsione è estremamente negativa...i conti in qualche modo si aggiusteranno ma la società italiana rimarràquel che è o peggiorerà...ai posteri l'ardua sentenza.
Allora si meritano un Paese fallito che rispecchia il loro modo di essere...a me la crisi non ha cambiato di una virgola il mio tenore di vita ma perchè mi sono fatto un mazzo grosso come una casa!!buongg roberto...
non posso che condividere il tuo pensiero e confermarlo.
hai sentito il TG ieri sera? parlavano di offerte di lavoro in un grande parco giochi per 50 ragazzi a 800 euro al mese, e solo 10 hanno accettato !!!
tutti i ragazzi che hanno fatto il colloquio hanno rinunciato perche' si lavora di domenica , perche' se no non riescono ad uscire la sera con gli amici...e addirittura perche' se no perdono il sussidio di disoccupazione!!!!
non commento ... quello che ho scritto parla gia' da se'
io ho iniziato a lavorare a 16 anni.... e a 20, durante l'universita' , lavoravo il venerdi' e sabato sera in discoteca e la domenica pomeriggio in gelateria perche' cosi' ero pagata molto bene, e lavorando poche ore avevo tempo per studiare !!!
prova a dire ad un 20enne oggi : vai a lavorare di sabato e domenica
Allora si meritano un Paese fallito che rispecchia il loro modo di essere...a me la crisi non ha cambiato di una virgola il mio tenore di vita ma perchè mi sono fatto un mazzo grosso come una casa!!
Ciao cara...buona domenica!!
Condivido Roberto ma anche noi finiamo per avere una situazione distorta mentale della new-economy e bisogna cercare di non farsi fuorviare da essa.Il problema resta nel fatto delle basi buone come negli investimenti come dici te,lavoro e una parola la vorrei spendere nella pressione fiscale..quasi al 50%!.Qui il buono e che ha proprietà deve pagare per i politici e tutti quegli esseri che non contribuiscono a fare ricchezza ma la esportano,con politiche restrittive (le fabbriche all'occhiello hanno spostato tutto o quasi all'estero) che girano con Iphone leopardato e che tutto il giorno spendono centinaia di € cercando sempre una scorciatoia per dare il minimo ..ad una popolazione che la media pensionistica si è abbassata a 600€ al mese tra costo della vita e spesa corrente..mi sembra di sognare quando sento che dicono c'è più inflazione..forse anche in Germania tra un decennio cambierà ma anche da quelle parti c'è lavoro nero e ci dicono quel che conviene.Buona DomenicaScusate ma proprio oggi non riesco proprio a trattenere il mio malessere verso una parte della società italiana
Sul lavoro ho espresso il mio pensiero...sulla cultura cosa possiamo dire? Prendete un ragazzo che si è appena diplomato, cosa sa di cultura generale? Voi pensate che abbia letto e studiato il pensiero dei maggiori filosofi europei? Voi pensate che un giovane sappia chi era Rousseau, Kant, Shopenauer? Pensate che conoscano la storia "umana" di grandi Papi del 900 come Giovanni XXIII o Papa Woityla? Giovani che ascoltano musica assordante del ***** quando non sanno neppure chi era Mozart o Vivaldi? Conosceranno la nostra storia ? La storia di un popolo che anticamente ha civilizzato il mondo? Sapranno decantare le avventure dei maggiori navigatori e scopritori ? Sapranno cos'ha inventato Leonardo DaVinci, Alessandro Volta o Guglielmo Marconi? Scusate ma pensare che una buona parte della società italiana è composta da certe persone, umanamente mi viene da piangere...e scusate lo sfogo...
Ciao Sergio...sai cosa non mi piace di questi articoli? Il fatto che l'analisi della situazione è lunga una pagina mentre la conclusione, che dovrebbe essere la ricetta per uscire dalla crisi, è lunga solo poche righe e come al solito si da la colpa al grande cancro che è l'euro. Queste analisi girano parecchio sul web e sulla stampa e tutti le leggiamo condividendone anche talvolta i contenuti; dovremmo però tutti sforzarci di approfondire la questione e cercare di trovarne rimedio. Io proprio NON credo che l'euro sia stata questa gabbia mortale che ci porterà allo sfascio e non credo neppure che la classe dirigente politico/economica di oggi sia così peggiore di quella di 30 anni fa...semmai ci sono stati cambiamenti economici-politici-culturali-sociologici a cui la società italiana TUTTA non si è saputa adeguare mancando di lungimiranza e programmazione e non mi riferisco solo alla politica ma mi riferisco anche e soprattutto ai cittadini e alle famiglie. Mi spiego meglio facendo alcuni spot altrimenti l'argomentazione diventa troppo lunga: reputandomi indegnamente un umile osservatore della società, negli ultimi 15/20 anni è come se le famiglie italiane siano quasi impazzite. Perchè? Perchè nella media si è perso il buon senso e il sentimento di controllo del buon padre di famiglia come cita il codice civile. Come si fa ad indebitarsi con mutui 30/40 anni per comprare casa senza avere alcun risparmio, con figli da allevare, e con una rata mensile che se malauguratamente accade qualche imprevisto non si è già più in grado di pagarla? Come si fa a risparmiare sul cibo quotidiano per mettere da parte i soldi per compare i-phone/i-pad o mega schermi? Come si fa a non accettare di lavorare nelle stalle dove si percepisce uno stipendio di oltre 2000euro mensili e invece accettare di fare i venditori porta a porta di qualsiasi cosa per 600 euro mensili ma però vestiti bene? Come si fa a volere l'automobile grossa o il suv quando semplicemente non ce se lo può permettere? Come si fa a fare un mutuo per pagare un altro mutuo per andare in vacanza? Come si fa ad ambire a lavorare in giacca e cravatta mentre nessuno vuole più fare i vecchi mestieri artigianali talvolta ancora redditizi? Potrei continuare ma mi fermo...Sarò un retrogrado ma le generazioni che hanno ricostruito l'Italia dopo il conflitto mondiale erano di un'altra pasta, gente con nervo, mani grosse e cervello fino che hanno dato origine al cosiddetto miracolo italiano irripetibile nella storia dell'umanità. Ma quella gente ha fatto sacrifici, il mare e i monti molte volte li hanno visti solo in cartolina, l'automobile, quando c'era, durava 25/30 anni, le priorità delle famiglie erano quelle vere, la casa, crearsi una posizione lavorativa, allevare figli con l'aiuto degli anziani...altro che mantenere figli disoccupati con la Mini che alla sera vanno a fare l'happy hour con soldi in tasca!! Io sono relativamente giovane (42 anni) e vi assicuro che la mia famiglia mi ha dato ben poco per iniziare attività o altro ma a 11 anni già guidavo trattori in campagna, durante l'estate si andava a raccogliere pomodori e uva, dopo le superiori ho fatto mezzo corso universitario mentre lavoravo in giro per l'Italia, ora lavoro tutti i giorni, domenica compresa, e mi occupo di diverse attività facendo 6 giorni di ferie all'anno. La crisi certo ha colpito anche me ma non mi ha colto certo impreparato, il cosiddetto fieno in cascina in tempi buoni non è mai stato un detto così attuale come ora. Perchè non si vuole cambiare mentalità? Perchè ci si è ridotti ad aspettare che " gli altri" facciano qualcosa per noi? Ai miei figli stò insegnando che tutto ha un prezzo e tutto comporta sacrifici, nessuno regala niente, cerco di insegnare loro quello che facevo io da ragazzino, devono sapere che loro sono fortunati ma devono altrettanto sapere che se loro sono fortunati è perchè il loro padre non ha visto il mare e i monti prima di 18 anni e che ora il loro padre lavora ben volentieri anche di domenica per assicurare un tenore di vita decoroso alla famiglia. Si è persa la dignità di stare diritti sull'altare della ragione e del buon senso dimenticando le vere priorità di una famiglia!! Altro che euro e Governo!! Quelli vengono dopo!! L'origine è a monte e in questo la mia previsione è estremamente negativa...i conti in qualche modo si aggiusteranno ma la società italiana rimarràquel che è o peggiorerà...ai posteri l'ardua sentenza.