(Il Sole 24 Ore Radiocor) - New York, 03 set - Standard &
Poor's sostiene di essere stata denunciata dal dipartimento di
Giustizia americano come forma di "ritorsione" per avere
bocciato gli Stati Uniti. E' quanto riportato in un documento
depositato in un tribunale della California dall'agenzia di
rating, che ripete - questa volta con un linguaggio piu'
aggressivo - quanto gia' sostenuto: ossia che la causa avviata
il quattro febbraio scorso dal governo statunitense per
presunta frode aveva motivazioni prettamente politiche. Secondo
quanto scritto dagli avvocati della societa', il dipartimento
di Giustizia "ha avviato quest'azione come ritorsione per
l'esercizio (da parte di S&P) del diritto di manifestazione del
pensiero in merito alla tenuta credizia degli Stati Uniti".
Nell'agosto 2011 per la prima volta nella storia, Washington
riceveva da S&P una bocciatura vedendosi strappare la tripla A,
pari al rating massimo. Secondo l'agenzia, divisione di McGraw
Hill Financial, i downgrade sono opzioni protette dal primo
emendamento della Costituzione americana. Alla base di questo
ragionamento, la causa del dipartimento di Giustizia "e'
incostituzionale". Per questo S&P chiede che il caso venga
archiviato. Richiesta gia' fatta in passato ma bocciata dal
giudice federale.