Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato "volume V" (Gennaio 2013 - Dicembre 2013)

Bene lo spread. Mi aspettavo qualcosa di più dal BTPItalia5 (adesso quota 100,14), ma credo che migliori quotazioni si avranno fra qualche giorno. Adesso, qualcuno che ha acquistato massicciamente qualche giorno fa, sta probabilmente cercando di monetizzare facili guadagni. Non vi era d'altra parte alternativa per investire in questo periodo liquidità in medio/breve termine su titoli sostanzialmente sicuri.
Ne avevamo già parlato abbondantemente.
Sempre debole l'oro, con i titoli greci che cercano di recuperare le limitate perdite dei giorni scorsi.
Il Governo sembra acquisire una maggioranza più stabile di quella attuale, che potrebbe farlo durare a lungo.
Bene la politica di Draghi. Per il momento starei tranquillo con gli asset in ptf: cedoliamo tranquillamente.
Buona mattinata agli amici del thd, insieme a un particolare saluto a Tommy, per il quale auspico una maggiore presenza nel ns. thd :).
Giuseppe

La parte preponderante del mio portafoglio è sempre investita in BTP, costruita nel tempo sui ribassi... con buone rese cedolari.

Nonostante il parere di molti, ogni salita dei "bonos" è motivo di opportunità per uno switch sui BTP.
Cioè fino all'altro giorno ...
 
Ultima modifica:
Dai Bonos ai BTP

La parte preponderante del mio portafoglio è sempre investita in BTP, costruita nel tempo sui ribassi... con buone rese cedolari.

Nonostante il parere di molti, ogni salita dei "bonos" è motivo di opportunità per uno switch sui BTP.
Cioè fino all'altro giorno ...

Ciao Tommy, concordo sullo switch :).
Ciao, Giuseppe
 
"Il Pil in Italia del terzo trimestre conferma l’esaurimento
della recessione; è la manifattura che traina grazie agli
ordini esteri”. Lo afferma Sergio De Nardis, capo economista
Nomisma, commentando i dati diffusi questa mattina dall’Istat.
“La ripresa italiana, come mostrano anche i dati degli altri
paesi europei, avrà un ritmo lento, insufficiente per produrre
miglioramenti che possano ripercuotersi sul mercato del lavoro
- aggiunge De Nardis - La recessione viene dunque superata, ma
lascia in eredità danni persistenti al sistema produttivo".
Quello di cui "avremmo bisogno è una crescita del 2,5% per
recuperare in tempi ragionevoli, nel 2018, i livelli di
benessere pre-crisi” conclude De Nardis.
Milano, Finanza.com
 
14/11/2013 17:04
USA: crescono più del previsto le scorte di petrolio settimanali
L'EIA (Energy Information Administration) ha comunicato che, nella settimana terminata lo scorso 8 novembre, le scorte di petrolio negli USA sono aumentate di 2,640 milioni di barili. Le stime degli analisti erano fissate su un incremento di 0,994 milioni di barili.
Nella settimana precedente le scorte di petrolio greggio erano aumentate di 1,577 milioni di barili.
(CC)

(FTA Online News)
 
Buonasera
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