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01/02/2013 14.11
Bond News: Euromacro
Molte le cifre macroeconomiche pubblicate in giornata.
In Spagna Markit Economics ha comunicato che nel mese di gennaio l'Indice PMI manifatturiero e' salito a 46,1 punti dai 44,6 punti di dicembre, superando le attese degli addetti ai lavori fissate su un indice pari a 45,5 punti. L'indice si attesta da venti mesi consecutivi al di sotto del valore di 50 punti, segnalando il proseguimento della fase di declino del settore manufatturiero spagnolo, nonostante il lieve miglioramento delle condizioni.
Markit Economics ha reso noto che in Italia l'Indice PMI Manifatturiero, nel mese di gennaio, e' salito al livello più alto degli ultimi dieci mesi, a 47,8 punti, pur rimanendo al di sotto del livello di equilibrio di 50,0 punti. I dati di gennaio hanno mostrato un declino più lento della produzione e dei nuovi ordini del settore manifatturiero con un ritorno alla crescita delle esportazioni. I tagli occupazionali rimangono evidenti, anche se risulta ancora presente l'eccesso della capacità produttiva.
Markit Economics ha reso noto che in Francia l'Indice PMI Manifatturiero, nel mese di gennaio, si e' attestato a 42,9 punti, in linea con le attese e con la lettura preliminare, ma in diminuzione rispetto ai 44,6 punti di dicembre. Le condizioni operative del settore manifatturiero francese continuano pertanto a peggiorare, indicando la lettura più bassa degli ultimi quattro mesi.
In Germania Markit Economics ha reso noto che la lettura finale relativa all'Indice PMI Manifatturiero di gennaio si e' attestata a 49,8 punti, dai 48,8 punti della lettura preliminare e dai 46,0 punti di dicembre. Il consensus era fissato su un indice pari a 48,8 punti. Nonostante l'indice rimanga ancora al di sotto della soglia di equilibrio dei 50,0 punti le condizioni di lavoro nel settore manifatturiero tedesco stanno quindi migliorando.
Nella Zona Euro Markit Economics ha reso noto che l'Indice PMI Manifatturiero relativo al mese di gennaio si è attestato a 47,9 punti, in crescita dai 47,5 punti della stima flash e dai 46,1 punti di dicembre. Aumenta la produzione in Germania, Paesi Bassi e Irlanda, ma si intensifica la contrazione in Francia. Rimane debole la pressione sui prezzi in quanto rallenta l'inflazione dei costi e diminuiscono i prezzi di vendita
Classifica PMI Manifatturiero per Paesi (Gennaio):
Irlanda 50,3 Minimo su 9 mesi
Paesi Bassi 50,2 Massimo su 4 mesi
Germania 49,8 Massimo su 11 mesi
Austria 48,6 Massimo su 2 mesi
Italia 47,8 Massimo su 10 mesi
Spagna 46,1 Massimo su 19 mesi
Francia 42,9 Minimo su 4 mesi
Grecia 41,7 Massimo su 2 mesi
In una nota al margine del comunicato il Chief Economist di Markit ha dichiarato che " Continua a migliorare il quadro dell'eurozona, segnalando come il settore industriale sia vicino alla stabilizzazione dopo essersi contratto durante la maggior parte dello scorso anno. A condizione che non ci siano ulteriori ripercussioni sulla crisi del debito nell'eurozona, questi ultimi dati sono di buon auspicio e suggeriscono come la regione potrebbe ritornare a crescere dalla metà del 2013."
L'Istat rende noto che a dicembre 2012 il numero di disoccupati, pari a 2 milioni 875 mila, registra un lieve aumento (+4 mila) rispetto a novembre. Su base annua la disoccupazione cresce del 19,7% (+474 mila unità), l'aumento interessa sia la componente maschile sia quella femminile. Il tasso di disoccupazione si attesta all'11,2%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto a novembre e di 1,8 punti nei dodici mesi. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, ovvero l'incidenza dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca, è pari al 36,6%, in calo di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente e in aumento di 4,9 punti nel confronto tendenziale.
In Gran Bretagna Markit Economics ha comunicato che nel mese di gennaio l'Indice PMI Manifatturiero e' sceso a 50,8 punti dai 51,2 punti di dicembre (rivisto da 51,4 punti). Le attese degli addetti ai lavori erano fissate su un indice pari a 51,0 punti. Il risultato mostra che all'inizio del 2013 si riscontra una progressiva espansione dei livelli di produzione e dei nuovi ordini anche se ad un tasso più lento rispetto a dicembre. Il mercato del lavoro ha mostrato segnali di stabilizzazione, con l'occupazione sostanzialmente invariata nel corso del mese. uttavia, il settore è tutt'altro che fuori dal bosco. Tuttavia, il calo dei nuovi ordinativi dall'estero dimostra che le difficili condizioni economiche globali e la crisi dell'Eurozona continuano ad agire come un freno alla ripresa.
Eurostat ha comunicato che nella Zona Euro nel mese di dicembre il tasso di disoccupazione si e' attestato all'11,7%, in linea con la rilevazione precedente (rivista da +11,8%), ma al di sotto delle attese degli addetti ai lavori (pari a 11,9%).
Eurostat ha inoltre reso noto che nel mese di gennaio il dato preliminare relativo all'Indice dei prezzi al consumo europeo (stima flash CPI) ha evidenziato un incremento del 2,0% su base annuale inferiore sia alle aspettative degli addetti ai lavori che alla rilevazione precedente, entrambi pari al +2,2%.
In lieve aumento i depositi overnight presso la Bce. Ieri sera gli istituti di credito hanno allocato 185,346 miliardi di euro rispetto ai precedenti 165,846. Calano i prestiti, passati da 3,010 miliardi a 335 milioni.
Nel primo pomeriggio lo spread tra il Btp decennale e il Bund tedesco scende a 260 punti base. Il rendimento dei titoli di Stato italiani a 10 anni si attesta a quota 4,29%.
In moderata ripresa i futures sui principali titoli di Stato tedeschi. Il Bund future sale dello 0,04% a 141,87 punti mentre il Bobl future recupera lo 0,12% a 125,79 punti.
(CC)
(FTA Online News)