Borse, la compressione di volatilita' e' evidente. Le principali borse evidenziano una forte compressione della volatilita' (riscontrabile anche su alcuni dei principali titoli, basta osservare il grafico intraday di Unicredit, praticamente ridotto ad una linea orizzontale, per rendersene conto) che potrebbe sfociare in un movimento deciso in un senso o nell'altro. Gli analisti grafici utilizzano infatti spesso l'immagine di una molla che viene compressa per descrivere le fasi di volatilita' (intesa come propensione al movimento dei prezzi nell'unita' di tempo) in diminuzione. Nel momento in cui la molla raggiunge la sua massima capacita' di accorciamento essa si distende rapidamente rilasciando in breve tempo tutta l'energia accumulata. Gli indicatori utilizzati per descrivere questo fenomeno, come ad esempio l'average true range, sono in netto calo ma non ancora su livelli storicamente bassi (partivano da valori eccezionalmente elevati dopo l'impennata vista nella prima seduta dell'ottava), e' quindi possibile che questa situazione di stallo continui ancora per un giorno o due prima di terminare. Il problema con le fasi simili alla attuale e' che non si puo' dire a priori in quale direzione si muovera' il mercato, solo che lo fara' mettendo in mostra una notevole forza. Per questo motivo per operare a seguito di un "volatility breakout" di norma si posizionano ordini di acquisto o di vendita alla rottura degli estremi della fascia laterale con stop subito oltre il limite della fascia opposto a quello utilizzato per entrare sul mercato. Nel caso dell'indice Ftse Mib ad esempio segnali di ingresso al rialzo verrebbero oltre i 15920 punti (target a 16500 almeno) e stop sotto 15460. Segnali di ingresso al ribasso sotto 15460 con stop sopra 15920 e target a 15000 circa. Per il Dax segnali long oltre 7750 per il test di 7850, stop sotto 7690, segnali short sotto 7690 per il test di 7550 e stop sopra 7850. Nel caso di Unicredit invece indicazioni positive verrebbero oltre 3,96 con target a 4,20 e stop sotto 3,75, viceversa segnali di debolezza sotto 3,75 per il test di 3,45 e stop sopra 3,96.
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