Visto che è domenica e non ci sono i mercati, vi annoio con qualche riflessione politica.
La scelta di Boldrini e Grasso mi sembra una mossa intelligente: non è un'occupazione delle presidenze da parte del PD. La Boldrini prima di candidarsi era all'UNHCR, dove ha fatto obiettivamente un gran lavoro a tutela di gente povera e piena di disgrazie. Poi è entrata in parlamento (con SEL), ma direi che ha un profilo indipendente dai partiti. Idem per Grasso, che prima di candidarsi non faceva politica ma quel che tutti sappiamo.
Grillo ha dimostrato e sta dimostrando cinismo. Voleva che i suoi fossero sempre duri e puri contro tutti, qualcuno invece al senato ha probabilmente votato Grasso (e meno male, dal mio punto di vista: quando si arriva a un ballottaggio trovo inconcepibile mettere Grasso e Schifani sullo stesso piano!).
Il fenomeno mi era già stato riferito da alcuni amici parmensi riguardo l'amministrazione comunale. I grillini dicevano: Grillo ci fa da megafono, ma adesso a guidare la città siamo noi e decidiamo con la nostra testa.
Evidentemente però Grillo non è disposto a tollerare la stessa cosa a livello nazionale: vuole a tutti i costi spingere gli "altri" ad un accordo per poi gridare al magna magna dei vecchi partiti e passare all'incasso alle prossime elezioni, questo nonostante abbia l'occasione di entrare in maggioranza come "socio forte", quindi con la garanzia di attuare alcuni punti del suo programma. Insomma, piuttosto che trattare preferisce non fare nulla di ciò che si proponeva in campagna elettorale.
Il prossimo appuntamento è fare il governo. Viste le posizioni prese da Grillo, direi che le alternative sono solo: governo istituzionale / del presidente (ossia tecnico, ma con altro taglio dal governo Monti) o un ben più difficile accordo tra qualche partito (tipo un improbabile PD + Monti + Lega di cui si vocifera ora). In entrambi i casi la stabilità delle prime fasi del governo Monti ce la scordiamo e questo dubito giovi ai nostri titoli.
Infine c'è il presidente della repubblica. Prodi certamente sarebbe una persona degnissima, ma bisogna vedere se il PD non preferisce continuare con questa (buona) politica degli indipendenti. In quel caso potrebbe aprirsi la strada a Rodotà o Gustavo Zagrebelsky e quest'ultimo sarebbe davvero una bella scelta, perché per come lo conosco è anche una persona di grandissima umanità e morigeratezza.