Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato "volume V" (Gennaio 2013 - Dicembre 2013) (1 Viewer)

belindo

Guest
non sono un tecnico, ma NON CREDO PROPRIO.

Il motivo dei mancati pagamenti alle imprese e' proprio dovuto ai vincoli dei trattati. Contabilizzare i 70 miliardi vorrebbe dire debito/pil al 135%.

Sostengono alcuni che la proposta farebbe salire il deficit, ma secondo Tabellini i crediti verso la PA sono già un debito dello Stato - il saldo di questi crediti e la loro emersione è solo un aspetto contabile. Infine, la contabilizzazione come debito dei crediti commerciali già contratti dalla PA è in linea con lo spirito della nuova legislazione europea, che impone questo principio a partire dai pagamenti a fornitori fatti da quest'anno La proposta sta riscuotendo molti consensi

Anche io non sono un tecnico, e la mia domanda vero si te non era tendeziosa, perchè avevo sentito o letto qualche giorno fa una notizia simile a quella che leggi sopra.
In pratica non è detto che sia avrebbe un aumento del deficit totalmente proporzionale, ma aspettiamo qualche notizia in più ;)
 

drbs315

Forumer storico
Sostengono alcuni che la proposta farebbe salire il deficit, ma secondo Tabellini i crediti verso la PA sono già un debito dello Stato - il saldo di questi crediti e la loro emersione è solo un aspetto contabile. Infine, la contabilizzazione come debito dei crediti commerciali già contratti dalla PA è in linea con lo spirito della nuova legislazione europea, che impone questo principio a partire dai pagamenti a fornitori fatti da quest'anno La proposta sta riscuotendo molti consensi

Anche io non sono un tecnico, e la mia domanda vero si te non era tendeziosa, perchè avevo sentito o letto qualche giorno fa una notizia simile a quella che leggi sopra.
In pratica non è detto che sia avrebbe un aumento del deficit totalmente proporzionale, ma aspettiamo qualche notizia in più ;)

Infatti è così, ma nel 127% di fine anno scorso non erano ancora compresi; si tratta chiaramente di una stortura, questa contabile, che prima o poi andava cmq sanata
 

dama

Nuovo forumer
Via libera dall’Ue, l’Italia sblocca
decine di miliardi per le imprese

Monti e Barroso
+ Il caso Cipro affonda i mercati E lo spread vola oltre 335 punti


L’annuncio della Commissione: “La ripresa dell’economia europea deve poggiare su finanze solide”. La mossa libera una fetta dei 60 miliardi destinati ai pagamenti
MARCO ZATTERIN
CORRISPONDENTE DA BRUXELLES
L’Europa dà il via libera all’Italia per sbloccare decine di miliardi di euro destinati ai pagamenti alle imprese, dando vita a una sorta di moratoria sugli obiettivi che il nostro Paese deve rispettare a livello europeo. Ad annunciarlo a Bruxelles sono stati i vicepresidenti della Commissione Ue, Olli Rehn e Antonio Tajani.

“Dobbiamo fare tutto quello che è nelle nostre possibilità - hanno detto Rehn e Tajani, in una dichiarazione congiunta - per assicurare che le imprese vengano pagate per i beni e i servizi che hanno fornito, anche per rispondere alle attuali esigenze di liquidità”.

Sabato è scaduto il termine per recepire negli ordinamenti nazionali la direttiva 2011/7 che riduce i tempi di pagamento nelle transazioni commerciali. Da oggi, quindi, i pagamenti alle imprese da parte dello Stato vanno saldato entro 30 giorni o, nei casi eccezionali, entro 60. Potenzialmente, si tratta di disincagliare circa 60 miliardi per pagamenti che attualmente, in media, in Italia richiedono più di 180 giorni.

I fondi centrali ci sono già, lo stanziamento è già stato computato da Palazzo Chigi nel deficit. Ma una volta effettuati i pagamenti, la somma diventa un debito e quindi rappresenta un problema per gli impegni che l’Italia ha nei confronti dell’Ue. Per questo l’Italia ha chiesto e ora ottenuto di poter non computare negli obiettivi europei una parte rilevante di questi fondi, sulla base della considerazione che si tratta di soldi immessi nell’economia reale e destinati quindi ad alimentare il Pil.

“La ripresa dell’economia europea - hanno detto Rehn e Tajani - deve poggiare sulle solide basi di finanze pubbliche sane. Inoltre, dobbiamo incoraggiare gli investimenti produttivi e ristabilire i flussi di prestito all’economia reale. Condizioni di finanziamento eccessivamente restrittive, soprattutto nei Paesi meridionali quali Spagna, Portogallo e Italia, stanno ostacolando il flusso di credito verso le famiglie e le imprese. Questo frena la crescita delle esportazioni e l’attività economica”.

Riguardo alla situazione italiana, Rehn e Tajani hanno sottolineato che la direttiva “non si applica necessariamente all’ammontare del debito commerciale pregresso. In particolare, nel caso dell’Italia, le autorità hanno deciso che le nuove regole si applicheranno solo ai contratti conclusi a partire dal 1 gennaio 2013. Una soluzione realistica al problema dell’ammontare di debito commerciale pregresso - che si stima essere di notevoli dimensioni – deve, probabilmente, prevedere un piano di liquidazione avente come obiettivo quello di portare tale ammontare di debito pregresso a livelli non attribuibili a ritardi nei pagamenti (livelli fisiologici) in tempi relativamente brevi. Questo piano dovrebbe prevedere adeguate misure contro il rischio di comportamenti opportunistici (azzardo morale) da parte delle pubbliche amministrazioni titolari del debito pregresso”.

“La Commissione - hanno concluso Rehn e Tajani - è pronta a cooperare con le autorità italiane per aiutare l’attuazione tecnica del piano di liquidazione del debito commerciale pregresso e accoglierebbe con favore la disponibilità di informazioni più dettagliate ed aggiornate sull’attuale ammontare di tale debito da parte di ogni livello di amministrazione pubblica”.

LaStampa.it
 

domes

Forumer attivo
Sostengono alcuni che la proposta farebbe salire il deficit, ma secondo Tabellini i crediti verso la PA sono già un debito dello Stato - il saldo di questi crediti e la loro emersione è solo un aspetto contabile. Infine, la contabilizzazione come debito dei crediti commerciali già contratti dalla PA è in linea con lo spirito della nuova legislazione europea, che impone questo principio a partire dai pagamenti a fornitori fatti da quest'anno La proposta sta riscuotendo molti consensi

Anche io non sono un tecnico, e la mia domanda vero si te non era tendeziosa, perchè avevo sentito o letto qualche giorno fa una notizia simile a quella che leggi sopra.
In pratica non è detto che sia avrebbe un aumento del deficit totalmente proporzionale, ma aspettiamo qualche notizia in più ;)

:)

quello che ho capito, in sintesi, e':

i 70 miliardi non sono contabilizzati ma sono scontati dal mercato, tantovale contabilizzarli e l'ue ha approvato. Ma la sostanza non cambia: abbiamo un mare di debito che cresce sempre di piu'.


PS: da uno Stato in cui vorrei vivere, mi aspetterei che pagasse i suoi debiti se necessario anche vendendo il patrimonio; e' quello che farebbe ognuno di noi.
 

drbs315

Forumer storico
:)

quello che ho capito, in sintesi, e':

i 70 miliardi non sono contabilizzati ma sono scontati dal mercato, tantovale contabilizzarli e l'ue ha approvato. Ma la sostanza non cambia: abbiamo un mare di debito che cresce sempre di piu'.



PS: da uno Stato in cui vorrei vivere, mi aspetterei che pagasse i suoi debiti se necessario anche vendendo il patrimonio; e' quello che farebbe ognuno di noi.

Perfetto :up:
 

belindo

Guest
:)

quello che ho capito, in sintesi, e':

i 70 miliardi non sono contabilizzati ma sono scontati dal mercato, tantovale contabilizzarli e l'ue ha approvato. Ma la sostanza non cambia: abbiamo un mare di debito che cresce sempre di piu'.


PS: da uno Stato in cui vorrei vivere, mi aspetterei che pagasse i suoi debiti se necessario anche vendendo il patrimonio; e' quello che farebbe ognuno di noi.

D'accordo :up:
 

Users who are viewing this thread

Alto