Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato "volume V" (Gennaio 2013 - Dicembre 2013)

A novembre 2011 il debito pubblico italiano era pari a 1.898 miliardi. Eravamo tutti preoccupatissimi per i nostri TDS, lo spread era alle stelle (550) e il governo mandato via a furor di popolo. Caroselli festanti per la cacciata (provvisoria) di Nanos e felicità per l'arrivo di Monti. Nei 19 mesi trascorsi la cura Monti, secondo la vulgata, avrebbe riportato i conti sotto controllo per effetto di manovre "lacrime e sangue".
Bene .. a 19 mesi da quel possibile disastro, dalla caduta nel burrone verso il quale ci stavamo allegramente avviando, cosa è accaduto?
Il debito del nostro paese, diventato chissà perchè virtuoso, è arrivato a 2074 miliardi, con un aumento di 176 miliardi (quasi 10 al mese) nonostante le brillanti manovre della Cannata che ha minimizzato gli oneri sul debito attraverso rinnovi ben azzeccati.
Sempre in questo periodo il PIL è calato di un altro 4%, i consumi crollati, le imprese hanno cumulato nei 5 anni di crisi la perdita di un quarto del fatturato, la disoccupazione giovanile è ancora cresciuta (spaventosamente) e quella complessiva anche insieme alla Cassa Integrazione, sempre alle stelle. Abbiamo avuto diversi downgrade sul debito e siamo ad un passo dal livello Junk Bond. Gli investimenti sono crollati e la nostra maggiore impresa (che fabbrica auto che pochi comprano) se ne è filata in silenzio in America. Nella politica mezze seghe erano allora al comando, mezze seghe sono adesso, con l'aggravante che Silvio Berlusconi è tornato a comandare avendo piazzato a PdC il nipote del suo braccio destro. Al governo del fare si è sostituito il Governo del FAREMO FORSE. Gli scandali si susseguono e la espulsione di moglie e figlia di un dissidente Kazako sembra la copia aggravata alla potenza della telefonata per liberare Ruby.
Se qualcosa è cambiato da allora è solo in peggio.
Ciò premesso, se eravamo sull'orlo del baratro un anno e mezzo fa, adesso dove siamo?
Se allora nessuno comprava TDS lunghi con rendimenti del 7% perchè oggi si dovrebbero comprare con rendimenti del 4%?
A me piace ragionare con la mia testa e non con le teste altrui.
Cosa c'è che non va nel mio ragionamento?

Io sono meno critico sulla Fiat di oggi, e molte scelte fatte le approvo.
Per il resto Banky bisogna ricordare che l'economia è una cosa mentre la finanza è un altra.
Nella parte finanziaria abbiamo avuto Draghi e OMT che hanno calmierato una situazione delicatissima.
IMHO :)
 
17/07/2013 12.30
Mercati europei in netta flessione dopo verbali BoE
Brusca accelerazione ribassista per le borse europee dopo la pubblicazione dei verbali dell'ultima riunione del Monetary Policy Committee, il comitato esecutivo della Bank of England. Dai verbali emerge che tutti e nove i membri del comitato hanno votato contro l'aumento dagli attuali 375 miliardi di sterline a 400 miliardi del piano di acquisto di obbligazioni. Nella precedente riunione 3 membri su 9 avevano votato a favore dell'aumento e tra questi c'era Mervyn King, ex governatore della BoE. L'ultima riunione dell'MPC è stata infatti la prima presieduta dal nuovo governatore, Mark Carney. Gli economisti si attendevano che almeno due membri del comitato confermassero la propria opinione: così non è stato. Il voto sulla proposta di incremento del QE potrebbe dunque costituire l'avvisaglia di una prossima inversione dell'atteggiamento di politica monetaria espansivo della banca centrale britannica, o almeno così è stato interpretato dai mercati. Da segnalare anche il netto rafforzamento della sterlina sull'euro, passata da 0,87 prima dell'uscita dei verbali a un minimo di 0,8635, per poi assestarsi in area 0,8650.
(Simone Ferradini)

(FTA Online News)
 
17/07/2013 12.30
Mercati europei in netta flessione dopo verbali BoE
Brusca accelerazione ribassista per le borse europee dopo la pubblicazione dei verbali dell'ultima riunione del Monetary Policy Committee, il comitato esecutivo della Bank of England. Dai verbali emerge che tutti e nove i membri del comitato hanno votato contro l'aumento dagli attuali 375 miliardi di sterline a 400 miliardi del piano di acquisto di obbligazioni. Nella precedente riunione 3 membri su 9 avevano votato a favore dell'aumento e tra questi c'era Mervyn King, ex governatore della BoE. L'ultima riunione dell'MPC è stata infatti la prima presieduta dal nuovo governatore, Mark Carney. Gli economisti si attendevano che almeno due membri del comitato confermassero la propria opinione: così non è stato. Il voto sulla proposta di incremento del QE potrebbe dunque costituire l'avvisaglia di una prossima inversione dell'atteggiamento di politica monetaria espansivo della banca centrale britannica, o almeno così è stato interpretato dai mercati. Da segnalare anche il netto rafforzamento della sterlina sull'euro, passata da 0,87 prima dell'uscita dei verbali a un minimo di 0,8635, per poi assestarsi in area 0,8650.
(Simone Ferradini)

(FTA Online News)

sono ecologisti

BASTA DISBOSCARE PER RICAVARE CELLULOSA E STAMPARE SOLDI.
 
A novembre 2011 il debito pubblico italiano era pari a 1.898 miliardi. Eravamo tutti preoccupatissimi per i nostri TDS, lo spread era alle stelle (550) e il governo mandato via a furor di popolo. Caroselli festanti per la cacciata (provvisoria) di Nanos e felicità per l'arrivo di Monti. Nei 19 mesi trascorsi la cura Monti, secondo la vulgata, avrebbe riportato i conti sotto controllo per effetto di manovre "lacrime e sangue".
Bene .. a 19 mesi da quel possibile disastro, dalla caduta nel burrone verso il quale ci stavamo allegramente avviando, cosa è accaduto?
Il debito del nostro paese, diventato chissà perchè virtuoso, è arrivato a 2074 miliardi, con un aumento di 176 miliardi (quasi 10 al mese) nonostante le brillanti manovre della Cannata che ha minimizzato gli oneri sul debito attraverso rinnovi ben azzeccati.
Sempre in questo periodo il PIL è calato di un altro 4%, i consumi crollati, le imprese hanno cumulato nei 5 anni di crisi la perdita di un quarto del fatturato, la disoccupazione giovanile è ancora cresciuta (spaventosamente) e quella complessiva anche insieme alla Cassa Integrazione, sempre alle stelle. Abbiamo avuto diversi downgrade sul debito e siamo ad un passo dal livello Junk Bond. Gli investimenti sono crollati e la nostra maggiore impresa (che fabbrica auto che pochi comprano) se ne è filata in silenzio in America. Nella politica mezze seghe erano allora al comando, mezze seghe sono adesso, con l'aggravante che Silvio Berlusconi è tornato a comandare avendo piazzato a PdC il nipote del suo braccio destro. Al governo del fare si è sostituito il Governo del FAREMO FORSE. Gli scandali si susseguono e la espulsione di moglie e figlia di un dissidente Kazako sembra la copia aggravata alla potenza della telefonata per liberare Ruby.
Se qualcosa è cambiato da allora è solo in peggio.
Ciò premesso, se eravamo sull'orlo del baratro un anno e mezzo fa, adesso dove siamo?
Se allora nessuno comprava TDS lunghi con rendimenti del 7% perchè oggi si dovrebbero comprare con rendimenti del 4%?
A me piace ragionare con la mia testa e non con le teste altrui.
Cosa c'è che non va nel mio ragionamento?

E' cambiato che dal 1 novembre Draghi è sul trono di spade della BCE
E' cambiato che, più o meno da maggio, la Merkel (che sarà probabilmente rieletta) ha cominciato a capire che un'Europa in sfacelo danneggerebbe seriamente anche la Germania.

NON è cambiata la serietà della maggioranza dei NOSTRI politici... :(
 

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