(Il Sole 24 Ore Radiocor) - New York, 21 feb - La mattina
successiva alla bancarotta di Lehman Brothers nel settembre
2008, il 16 settembre, i membri della Federal Reserve credevano
che l'economia americana avrebbe continuato a crescere evitando
una recessione. La convinzione era che la crisi finanziaria non
avrebbe pesato sull'economia. E' quanto emerge dalla
trascrizione degli incontri della banca centrale americana
pubblicati oggi e che dimostrano la mancata comprensione dei
rischi che gli Stati Uniti stavano correndo. James Bullard,
presidente della Fed si St. Louis, disse ai colleghi riuniti
nell'edificio di marmo a Washington: "aspettiamo per valutare
l'impatto della bancarotta di Lehman, se mai ce ne sara' uno,
sull'economia nazionale". In quell'occasione i tassi di
interesse non furono toccati perche' tagliarli "sarebbe un
passo davvero grande che manderebbe un segnale forte in merito
alla nostra visione sull'economia e alle nostre intenzioni
future", disse l'allora governatore Ben Bernanke secondo cui
"l'attuale livello dei tassi e' appropriato, non vedo davvero
alcuna ragione per un cambiamento". I funzionari della Fed
dovettero poi ricredersi concludendo che bisognava fare di
piu'. Pochi minuti prima della fine di quell'incontro, fu
deciso il salvataggio del gigante assicurativo American
International Group. Janet L. Yellen, allora a capo della Fed
di San Francisco e ora numero uno della banca centrale Usa, si
mostro' piu' preoccupata dello stesso Bernanke. Lei ed Eric
Rosengren, a capo della Fed di Boston, chiesero misure decise
ma anche loro sottovalutarono la spirale al ribasso della
congiuntura negli ultimi mesi del 2008. Pur dimostrando la
lentezza della Fed nel comprendere che il vero problema era la
crescente disoccupazione e non l'inflazione (citata in quel
meeting 129 volte contro le 5 della parola recessione), le
centinaia di pagine di trascrizioni dei 14 meeting del 2008
suggeriscono che la Fed ha poi agito evitando forse una
recessione peggiore. Infatti a novembre di quell'anno inizio' a
comprare mutui ipotecari e a dicembre porto' i tassi sui minimi
storici ancora in vigore e compresi nell'intervallo 0-0,25%.
(RADIOCOR) 21-02-14 21:00:25