Sicuramente avete ragione ma, come ho già scritto nei giorni scorsi, personalmente ho fatto la scelta di incrementare investimenti in $ un po alla volta e, fino al raggiungimento di area 1,27-1,30 nei confronti dell'€, nella totale consapevolezza che ogni scelta implica un prezzo, nel bene e nel male.
Anche ieri ad esempio ho incrementato Russia 2028 12,75% a 164,30 optando per il cambio BCE odierno. Rendimenti di circa il 6% non mi fanno schifo. Tenete presente che, come ho scritto recentemente, è una questione di deficit: l'America lo sta diminuendo costantemente negli ultimi anni, l'Europa ha un bisogno disperato di aumentarlo, ad eccezione della Germania.
Entrambi hanno bisogno di una valuta debole perchè diversamente la crescita
verrebbe frenata. Sull'America non incombe lo spettro del fiscal compact, sull'Europa si e ad esserne maggiormente penalizzati sono i paesi più deboli.
Il Fomc ieri ha confermato tassi bassi per lungo tempo, i rendimenti sono scesi e il $ si è indebolito, mi attendo quindi quotazioni al rialzo per i miei investimenti: se scende una cosa, sale l'altra e in un contesto di buoni flussi cedolari dovrei essere al riparo. Altra cosa di non poco conto è che non fuoriesca liquidità dai paesi emergenti, soprattutto con la fine del tapering e la prospettiva ( per ora ), che i tassi restano bassi per un lungo periodo di tempo. Mantengo invece in portafoglio il Portogallo 2037 4,1% nella speranza che la Merkel si ammorbidisca e la BCE possa dare corso al QE prima o poi, perchè, non dimentichiamoci che abbiamo bisogno di un € più debole.