Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato "volume VI" (Gennaio 2014-Dicembre 2014)

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Il Governo vari un “Piano nazionale di contrasto alla povertà”, a partire dall’introduzione del Reddito di inclusione sociale (Reis). E’ la richiesta di Adiconsum che da anni, con il riconoscimento del Ministero dell’Economia, gestisce il Fondo per aiutare le famiglie sovra indebitate ed è tra i soggetti aderenti all’ “Alleanza contro la povertà”. L’appello, in occasione della Giornata internazionale dedicata all’eliminazione della povertà, trova fondamento nei numeri che parlano di 6 milioni in Italia dipersone in povertà assoluta, il 9,9% della popolazione totale (dati 20013). Il loro aumento negli ultimi anni è stato drammaticamente esponenziale.
Per ulteriori informazioni visita il sito di Help Consumatori
 
L'indice della fiducia dei consumatori statunitensi, calcolato dall’Università del Michigan, nella lettura preliminare di ottobre si è attestato a 86,4 punti. Il dato è migliore delle attese degli analisti che indicavano 84,1 punti.
Per ulteriori informazioni visita il sito di Finanza.com
 
Forse sono stato un po' troppo ottimista!
oggi è
davvero una bella giornata. ... D'altronde... che cosa ti domando io? Niente ...
 
Festa in maschera…da Orso!

17/10/2014 17:00
14290ZBPJKAPPF1_festa-in-maschera-da-orso.jpg
L’attuale ribasso non coglie impreparati, i segnali erano evidenti già dalle scorse settimane. E quanto accaduto lo scorso agosto è stato un test strategico dei Big Investors che, già dalla scorsa primavera, avevano iniziato ad uscire dai mercati europei, in particolare da quello italiano. Al tempo stesso, Oltreoceano i “mesti” festeggiamenti del superamento della barriera tecnica e psicologica dei 2000 punti su S&P500 lasciavano presagire che - probabilmente - non stavamo assistendo a una festa con cotillon ma ad una recita del De Profundis! GRAFICO VOLUMETRICO EUROSTOXX GRAFICO VOLUMETRICO FTSE ITALIA ALL-SHARE Se per tutto il 2014 ogni ritracciamento è stata l’occasione per acquistare a prezzi migliori, i recenti ribassi si sono sviluppati con una velocità oramai dimenticata. Come accade in questi casi, la discesa assume una struttura talmente ripida da non lasciare spazio a troppe riflessioni, spingendo a chiudere frettolosamente le posizioni rialziste, a volte per la disperazione di aver visto sfumati i guadagni accumulati nel corso degli ultimi mesi, altre volte purtroppo per la chiamata di “margin call”, incubo di tutti i trader, che non si vorrebbe mai ricevere costringendo a chiudere tutte le posizioni … al meglio (cioè al peggio)! A pochi giorni dall’inizio dell’ultimo trimestre dell’anno, che statisticamente è il migliore, sono sfumate le ottime performance del primo semestre con i prezzi dei maggiori listini azionari europei ritornati ai livelli dello scorso autunno. Anche il sentiment degli operatori è improvvisamente mutato; infatti, se sino a poche settimane fa si sprecavano le previsioni che annunciavano ulteriori massimi storici per gli indici statunitensi e il panzer Dax tedesco e il rivedere i massimi del 2011 per il nostro indice FtseMib, in queste ultime ore, al contrario, si preannunciano periodi di lacrime e sangue! Ma la regola aurea dei grafici vuole che nonostante l’influenza della tendenza principale, i prezzi possano trovare anche reazioni contrarie che, come in queste fasi, trovano benzina dalle ricoperture degli ottimi profitti dei ribassisti nonché degli ultimi shortisti saliti su un treno oramai in corsa. E’ bene non sfidare mai la sorte oppure la cattiveria degli orsi rimasti in letargo per troppo tempo, che sembrava narcotizzata dalle politiche delle banche centrali che per diversi anni hanno fornito validi motivi per far indossare la maschera del toro anche all’orso più temerario.

ANALISI OPERATIVA Dopo forti movimenti ribassisti dei prezzi su tutte le piazze mondiali e con l’esplosione dell’indice di volatilità (VIX) che rivede livelli del 2011 è bene attendersi ulteriori giornate nervose, caratterizzate anche da intensi movimenti rialzisti nell’arco della stessa giornata. Anche per una migliore lettura dei volumi è bene attendere qualche giorno prima di capire quale sarà il prossimo assestamento dei Big Investors.
In questi periodi è bene rimanere lucidi e non sfidare l’irrazionalità di alcuni movimenti trovando probabilità identiche al lancio di una moneta. La volatilità è pane per il trader ma al tempo stesso potrebbe diventare una prigione dorata. Spesso anche un mancato trade potrebbe rivelarsi un ottimo investimento specialmente se al tempo stesso ci si gode il meritato relax, il premio di aver fatto un gran bel trade! EUROSTOXX - Livelli Operativi da monitorare (Future scadenza Dicembre 2014): Resistenze: 2970 - 3150 Supporti: 2750 – 2705 (la violazione di quest’ultimo livello aprirebbe ampi spazi ribassisti sino area 2500!) FTSEMIB - Livelli Operativi da monitorare (Future scadenza Dicembre 2014): Resistenze: 18900 - 20000 Supporti: 17450/350 – 16450/150 http://www.trend-online.com/prp/festa-in-maschera-orso/
 
Bce inizierà presto a comprare titoli


Ieri ho scritto che il crollo costituiva un'occasione per accumulare posizioni...

Ciao Cama, secondo te i mercati con l' altalena di ieri ed oggi avranno già assorbito gli esti (negativi?:eek:) degli stress test del 26/10?
Non mi stupirei che il 27 non capiti nulla, visto anche che si leggono articoli in cui si prevedono grandi assestamenti al ribasso con annessi consigli di vendere titoli lunghi ecc ecc...ma come si sa i mercati le notizie le scontano prima...
 
Ultima modifica:
Tragedia greca, secondo atto

17/10/2014 17:00
14290446I2SP82K_tragedia-greca-secondo-atto.jpg
I riflettori della comunità finanziaria sono di nuovo puntati sul paese ellenico dopo i forti ribassi del mercato azionario e il marcato aumento dei rendimenti dei titoli di stato. Le preoccupazioni degli investitori sono legate a più fattori, innanzitutto l’instabilità politica. Il primo ministro Antonis Samaras ha dovuto fronteggiare recentemente un voto di fiducia al Parlamento per placare le polemiche dell’opposizione sull’operato dell’esecutivo e sulla richiesta di elezioni anticipate.

Samaras doveva ottenere almeno 146 preferenze e ne ha ottenute 155, ovvero una maggioranza risicata che lascia ancora dubbi sulla continuità del governo del leader conservatore. Intanto il principale partito dell’opposizione Syriza (coalizione della sinistra radicale), guidato da Alexis Tsipras, continua a migliorare nei sondaggi di opinione e al momento sembrerebbe essere di gran lunga il primo partito in Grecia. Samaras per colmare il distacco da Syriza ha reso nota l’intenzione di chiudere il programma di aiuti della Troika entro fine anno. I mercati hanno reagito molto male a tale scelta. Una mossa che anche noi valutiamo molto azzardata considerando il debole stato di salute dell’economia ellenica.

A infliggere il colpo decisivo sui mercati è stato però il report dell’agenzia di rating Fitch che ha evidenziato come le banche greche (National Bank of Greece, Piraeus Bank, Eurobank e Alpha Bank) stiano ancora soffrendo di problemi legati alla qualità degli attivi in portafoglio. Gli esperti di Fitch prevedono che gli stress test della BCE, che saranno pubblicati il 26 ottobre, mostreranno come gli istituti di credito ellenici siano destinati a ricapitalizzare.
Una tempesta perfetta che ha portato i rendimenti del decennale greco a salire fino al 9% circa, nuovi massimi da gennaio. L’indice azionario ASE in settimana ha perso quasi 10 punti percentuali, l’indice FTSE/ATHEX Large Cap il 12% circa. A soffrire sono state proprio le banche elleniche (National Bank of Greece ha registrato un ribasso del 17%, Piraeus Bank del 18%).

Riteniamo che le turbolenze possano proseguire almeno fino alla pubblicazione dei risultati degli stress test e dell’asset quality review (AQR) della BCE che sveleranno i promossi e bocciati del settore bancario europeo. Reputiamo, tuttavia, che la nuova possibile tragedia economica in Grecia sia legata anche da altri fattori esterni che hanno accelerato le vendite sull’azionario e sull’obbligazionario. Ricordiamo tra gli elementi che hanno innescato gli ordini sell, l’allontanamento del Consiglio Direttivo della BCE dal lancio nel breve periodo di un piano di quantitative easing, i rischi di deflazione in Eurolandia, la caduta della fiducia anche nei paesi core del Vecchio Continente (soprattutto in Germania), le tensioni geopolitiche e le paure per un’espansione del virus ebola. I mercati finanziari si sono quindi messi in una situazione di risk-off. I grandi investitori esteri hanno deciso di alleggerire le proprie posizioni sulle attività dei mercati dell’Europa periferica per rivolgersi verso porti più sicuri (Giappone, Stati Uniti e UK). La Grecia paese più debole di Eurolandia è stata quindi particolarmente colpita dalle vendite.
 
aiuto........

qualche ragazzo di buona volontà ,sa dirmi che fine ha fatto il sito di borsa italiana
adesso mi appare in inglese e io non ci capico niente......... :wall:
 
Festa in maschera…da Orso!

17/10/2014 17:00
14290ZBPJKAPPF1_festa-in-maschera-da-orso.jpg
L’attuale ribasso non coglie impreparati, i segnali erano evidenti già dalle scorse settimane. E quanto accaduto lo scorso agosto è stato un test strategico dei Big Investors che, già dalla scorsa primavera, avevano iniziato ad uscire dai mercati europei, in particolare da quello italiano. Al tempo stesso, Oltreoceano i “mesti” festeggiamenti del superamento della barriera tecnica e psicologica dei 2000 punti su S&P500 lasciavano presagire che - probabilmente - non stavamo assistendo a una festa con cotillon ma ad una recita del De Profundis! GRAFICO VOLUMETRICO EUROSTOXX GRAFICO VOLUMETRICO FTSE ITALIA ALL-SHARE Se per tutto il 2014 ogni ritracciamento è stata l’occasione per acquistare a prezzi migliori, i recenti ribassi si sono sviluppati con una velocità oramai dimenticata. Come accade in questi casi, la discesa assume una struttura talmente ripida da non lasciare spazio a troppe riflessioni, spingendo a chiudere frettolosamente le posizioni rialziste, a volte per la disperazione di aver visto sfumati i guadagni accumulati nel corso degli ultimi mesi, altre volte purtroppo per la chiamata di “margin call”, incubo di tutti i trader, che non si vorrebbe mai ricevere costringendo a chiudere tutte le posizioni … al meglio (cioè al peggio)! A pochi giorni dall’inizio dell’ultimo trimestre dell’anno, che statisticamente è il migliore, sono sfumate le ottime performance del primo semestre con i prezzi dei maggiori listini azionari europei ritornati ai livelli dello scorso autunno. Anche il sentiment degli operatori è improvvisamente mutato; infatti, se sino a poche settimane fa si sprecavano le previsioni che annunciavano ulteriori massimi storici per gli indici statunitensi e il panzer Dax tedesco e il rivedere i massimi del 2011 per il nostro indice FtseMib, in queste ultime ore, al contrario, si preannunciano periodi di lacrime e sangue! Ma la regola aurea dei grafici vuole che nonostante l’influenza della tendenza principale, i prezzi possano trovare anche reazioni contrarie che, come in queste fasi, trovano benzina dalle ricoperture degli ottimi profitti dei ribassisti nonché degli ultimi shortisti saliti su un treno oramai in corsa. E’ bene non sfidare mai la sorte oppure la cattiveria degli orsi rimasti in letargo per troppo tempo, che sembrava narcotizzata dalle politiche delle banche centrali che per diversi anni hanno fornito validi motivi per far indossare la maschera del toro anche all’orso più temerario.

ANALISI OPERATIVA Dopo forti movimenti ribassisti dei prezzi su tutte le piazze mondiali e con l’esplosione dell’indice di volatilità (VIX) che rivede livelli del 2011 è bene attendersi ulteriori giornate nervose, caratterizzate anche da intensi movimenti rialzisti nell’arco della stessa giornata. Anche per una migliore lettura dei volumi è bene attendere qualche giorno prima di capire quale sarà il prossimo assestamento dei Big Investors.
In questi periodi è bene rimanere lucidi e non sfidare l’irrazionalità di alcuni movimenti trovando probabilità identiche al lancio di una moneta. La volatilità è pane per il trader ma al tempo stesso potrebbe diventare una prigione dorata. Spesso anche un mancato trade potrebbe rivelarsi un ottimo investimento specialmente se al tempo stesso ci si gode il meritato relax, il premio di aver fatto un gran bel trade! EUROSTOXX - Livelli Operativi da monitorare (Future scadenza Dicembre 2014): Resistenze: 2970 - 3150 Supporti: 2750 – 2705 (la violazione di quest’ultimo livello aprirebbe ampi spazi ribassisti sino area 2500!) FTSEMIB - Livelli Operativi da monitorare (Future scadenza Dicembre 2014): Resistenze: 18900 - 20000 Supporti: 17450/350 – 16450/150 http://www.trend-online.com/prp/festa-in-maschera-orso/
Non ho visto la fonte ma l'articolo è quanto meno irritante...mi sembra sia inerente all'azionario...praticamente concordo su nulla...se si può posta il nome dell'autore o la fonte...
 
Ciao Cama, secondo te i mercati con l' altalena di ieri ed oggi avranno già assorbito gli esti (negativi?) degli stress test del 26/10?
Non mi stupirei che il 27 non capiti nulla, visto anche che si leggono articoli in cui si prevedono grandi assestamenti al ribasso con annessi consigli di vendere titoli lunghi ecc ecc...ma come si sa i mercati le notizie le scontano prima...


Ciao Sagitta.
Secondo me, i mercati sono rimbalzati dopo la dichiarazione di Bullard in qualità di membro della FED e che ho postato immediatamente appena l'ho letta. Gli stress test non sappiamo come andranno, probabilmente ci sarà qualche banca con dei problemi. Mi attendo quindi altra volatilità. Il primo campanello d'allarme ce lo aveva dato il VIX nei giorni scorsi. La mia opinione sui lunghi è di non vendere ma di accumularli proprio in occasione degli storni, e di non ascoltare consigli vari, soprattutto se vengono dati dalle banche. Sono fiducioso che la BCE forse prima che poi, possa iniettare quanta più liquidità possibile, nel frattempo i tedeschi daranno filo da torcere causando volatilità. Ho puntato molto su un QE BCE e sull'indebolimento dell'€. Purtroppo i benefici in tal caso andranno in misura maggiore alla Germania ma, se la BCE dovesse riuscire nell'intento di provocare un po di inflazione europea, accumulerei proprio il 41.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Users who are viewing this thread

Back
Alto