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Stati Uniti: salari in rialzo dello 0,2% a novembre, sotto le attese
Negli Stati Uniti i salari medi orari hanno evidenziato a
novembre un aumento dello 0,2% rispetto al mese precedente,
accelerando dal +0,1% di ottobre (dato rivisto dal precedente
+0,2%). Deluse le attese degli analisti che si aspettavano un
aumento dello 0,3%. Milano, Finanza.com
 
la storia forse non ha senso eppure l'uomo il senso lo cerca, un po' affannosamente, in quest'epoca in cui le certezze positiviste sembrano tramontare
in luogo della trascendenza si è abbracciata la fede nel progresso, capace come non mai di dispensare benefici a larghe fette dell'ecumene, eppure, ora che le nuove generazioni specchiatesi e nei genitori e nei nonni indubbiamente messi nelle condizioni migliori di quanto non lo siano gli stessi giovani, si interrogano sul consistenza di questa fede lineare, su questa religione intesa nel senso lattanziano di "legare, unire", non trovano nulla per cui vale la pena combattere, e men che meno sostenere
penso, davvero, che l'onda lunga del dopoguerra abbia esaurito definitivamente i suoi effetti, che l'economia e la finanza, libera dal nemico comunista abba fatto scempio come gli antichi barbari scendevano dalle pianure asiatiche con il solo scopo di saccheggiare: gli unici bastioni difensivi sono e stanno per essere eretti da qualche fermento sociale traboccante da crepe sociali sempre più vistose, alcuni politilogi danno per la metà del prossimo decennio la fine del "sogno europeo" con un brusco risveglio frammentario, sarà vero?

Myskin, traggo lo spunto dal "Giocatore" di Dostoevskij:

"Puoi tosare una pecora molte volte, ma la puoi scuoiare una volta
sola"

I mesopotamici lo avevano capito benissimo! la questione è tutta qui, in parole semplici semplici.
 
"Deludono i dati sul lavoro: la variazione degli occupati non agricoli scende più del previsto a novembre: 155 mila unità contro le 237 mila del mese precedente, mentre l'attesa era di 200 mila. Il salario medio orario è salito dello 0,2% (novembre su ottobre), meno delle aspettative (+0,3%).

I mercati guardano già al prossimo consiglio della Banca Centrale Europea. La politica espansiva del Quantitative Easing, volta ad immettere liquidità nei mercati, terminerà ad ottobre 2019, ma dalla riunione potrebbero emergere novità sul reinvestimento dei titoli acquistati nel programma. Lo riferisce stamattina Reuters, riportando anche le parole di un operatore: "Vediamo se da questo meeting uscirà qualche messaggio".

Sempre secondo quanto riporta l'agenzia, il rallentamento dell'economia dell'area Euro sta allontanando l'ipotesi di un aumento dei tassi nel corso del 2019.

Per quanto riguarda la politica italiana, c'è la smentita delle voci sulle di dimissioni del ministro dell'Economia e delle Finanze, Giovanni Tria. La portavoce del ministro le negate "in modo categorico". Va detto che queste voci circolano da parecchi giorni."

Future di WallStreet in calo, sale il petrolio, su voci di accordo a Vienna
07/12/2018 14:43 WS
 
Teleborsa) - "Martedì spero di poter dialogare con Boccia, se possiamo migliorare ulteriormente la Manovra lo faremo" ha detto Di Maio parlando delle critiche di Confindustria e del suo presidente, Vincenzo Boccia, alla Manovra. Martedì prossimo, infatti, è in programma un tavolo con la Piccola e media impresa.

"Sicuramente possiamo sviluppare la quota di investimenti. C'è stata una riunione importante di maggioranza per cui i 4, che saranno in realtà 5 miliardi di investimenti, possano essere spesi velocemente dai sindaci dei comuni per affrontare il dissesto idrogeologico e la manutenzione straordinaria. Se premettiamo a sindaci di spendere velocemente tali soldi con procedure agevolate alla fine avremo 5 miliardi che davvero entreranno nell'economia delle imprese e andremo nella direzione di quanto auspicato dal presidente Boccia", ha sottolineato il vicepremier.
 
ROMA/VENEZIA (Reuters) - Il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, smentisce a Reuters ipotesi di sue dimissioni mentre il governo lavora ad una nuova bozza di manovra da presentare alle autorità europee mercoledì 12 dicembre.

La Stampa ha scritto questa mattina che il Movimento 5 Stelle, giocando di sponda con il premier Giuseppe Conte, starebbe chiedendo le dimissioni di Tria, difeso invece dal leader della Lega Matteo Salvini.

"Non esiste", dice Tria a Reuters a margine di una conferenza dell'Ocse a Venezia.

Il ministro nega inoltre di aver inviato un sms a Renato Brunetta, deputato di Forza Italia, in cui lamenta di essere sottoposto "ad un agguato dietro l'altro", come riporta il Giornale.

Già a ottobre Reuters aveva riportato che Lega e M5s stanno pensando di sostituire Tria a gennaio, dopo l'approvazione in Parlamento della manovra.

Le indiscrezioni tornano a circolare nel momento in cui Conte cerca di negoziare un'intesa con Bruxelles che eviti all'Italia di finire sotto procedura d'infrazione.

La Commissione europea ha infatti bocciato la manovra e ha chiesto al governo di ridurre il deficit, indicato al 2,4% del Pil nel 2019, ad un livello coerente con le regole comunitarie.

L'Italia punta a presentare un nuovo documento programmatico alla vigilia del Consiglio dei capi di Stato e di governo, in agenda a Bruxelles il 13 e 14 dicembre, secondo quanto riferisce una fonte governativa.

Anche Luigi Di Maio, vice premier e leader del M5s, smentisce "qualsiasi voce sulla volontà di far dimettere Tria".

"Vedo che alcuni giornali attribuiscono tale volontà al Movimento 5 Stelle. Tria sta facendo un grande lavoro e deve restare", ha detto a Radio 24.

Da Salvini non è arrivato finora nessun commento ufficiale, ma una fonte della Lega assicura il suo sostegno a Tria, confermando indirettamente che le frizioni in questa fase sono soprattutto con i pentastellati.

Il 2 dicembre, a margine del G20 di Buenos Aires, Tria ha detto che il negoziato con Bruxelles verte su un deficit ridotto all'1,9 o al 2%.

La Lega ha escluso finora di voler scendere sotto il 2,2%, hanno riferito fonti governative e politiche. I 5s potrebbero valutare un compromesso al 2,1%.

Stasera, intorno alle 20,00, la Camera voterà la fiducia al governo sulla legge di Bilancio. Dopo il via libera definitivo la manovra andrà in Senato dove sarà rivista per recepire le disposizioni attuative su quota 100 e reddito di cittadinanza.
 
Manovra: Messina; fiducioso su accordo con Ue, distanze colmabili 07/12/2018 17:35 - MF-DJ
MILANO (MF-DJ)-"Sono assolutamente fiducioso che un accordo si trovera''. Credo che le distanze non siano molte tra il governo e l''Europa". Lo ha affermato il Ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, a margine della Prima della Scala, rispondendo a chi gli chiedeva se a suo parere il governo riuscira'' a trovare un accordo con l''Unione europea sulla manovra. " indispensabile che il governo lavori sulla riduzione del debito perche'' questo e'' necessario per tutelare il risparmio degli italiani", ha concluso.
lab
 
Myskin, traggo lo spunto dal "Giocatore" di Dostoevskij:

"Puoi tosare una pecora molte volte, ma la puoi scuoiare una volta
sola"

I mesopotamici lo avevano capito benissimo! la questione è tutta qui, in parole semplici semplici.

a me i russi son sempre piaciuti, europei veri, chissà se la storia ce li farà riabbracciare ancora? intanto però speriamo di non estinguerci come quei popoli antichi :)
 

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