stefanofabb
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Buon giorno
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Ciao stefano e grazie per aver fatto risparmiare a molti la spesa di 2 euro,da devolvere eventualmente all'integrazione della paghetta dei loro ragazzi.
Pensierino pausa ''ovetto kinder''per stemperare l'attesa
di questa inutile giornata a beneficio dei soli
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Baroni 12.07.2019
Ciao lupoBuongiorno.
Mercoledì 10 luglio 2019
10/7/19: Finanziare la crescita stagnante: dall'economia giapponese a Christine Lagarde
La politica monetaria dal momento che il GFC del 2008 è stato caratterizzato da tassi di politica vicini allo zero (e persino negativi), tassi bancari negativi, rendimenti del debito pubblico negativo e inflazione dei prezzi delle attività dilagante. Il risultato è stato la zombi delle economie avanzate.
Ecco l'ultima stima avanzata della crescita del PIL reale della zona euro basata sull'indicatore Eurocoin CEPR / Banca d'Italia:
Le previsioni attuali per la crescita del 2 ° trimestre 2019 nell'Eurozona, basate sull'indicatore Eurocoin, hanno un'espansione dello 0,17% t / t. L'Eurocoin di giugno si attesta allo 0,14%, il minimo da settembre 2013. Il tasso di crescita previsto è ora inferiore allo 0,25% (inferiore all'1% annuo) in cinque mesi (fino a giugno 2019) e al conteggio. Nel frattempo, il legame tra crescita e inflazione si è indebolito, come mostrato nel grafico seguente:
Entrambi, dal punto di vista dei dati attuali relativi al 1 ° trimestre 2019 e al 2 ° trimestre 2018 e al primo trimestre 2018, i tassi di crescita si stanno riducendo, come sopra. La BCE, tuttavia, rimane bloccata nell'angolo rigido proverbiale (grafico successivo):
A cinque anni dall'inizio dei tassi ufficiali, l'inflazione sta gradualmente aumentando (grafico sopra), ma la crescita non si vede da nessuna parte (grafico successivo):
I fondamentali peggio-tangibili (catturati dai modelli, come Eurocoin) della crescita economica stanno diventando sempre meno coerenti con gli attuali esodi di crescita - una caratteristica dell'economia che sta diventando dipendente da fattori diversi dagli investimenti reali e dalla domanda reale di generare espansione del PIL . Entrambi, il grafico sopra e il grafico sottostante, evidenziano questo fatto preoccupante.
Tutto ciò suggerisce che siamo nel periodo dello sviluppo economico che è pienamente coerente con la tesi della stagnazione secolare: gli strumenti tradizionali delle politiche monetarie e fiscali non sono più sufficienti a generare una reale crescita economica. Invece, questi strumenti aiutano a sostenere economie sovraccariche di debito. È un modello di sviluppo economico estensivo e finto: finché le società e le famiglie possono essere sostenute nel sostenere i carichi di debito esistenti attraverso la sistemazione monetaria, l'economia rimane a galla (nessuna recessione, né scoppi di crisi), ma i livelli di debito sono così proibitivamente alto che nessun nuovo debito può essere accumulato per generare espansione economica.
I mercati lo sanno. Gli investitori sanno che i prestiti zombi (prestiti senza capacità di servirli se i tassi di interesse aumentano) significano banche zombi. Le banche zombi significano nuovi mercati di prestiti zombie. Nuovi mercati di prestiti zombie significano investimenti reali di zombi da parte di famiglie e aziende. Investimento di zombi significa domanda di zombi. La domanda di zombi significa fornitura deflazionistica. Risciacqua e ripeti.
Questa conoscenza nei mercati è tangibile. Ci vuole un cambiamento nelle aspettative degli investitori (come nei recenti cambiamenti nelle prospettive verso l'inversione della stretta monetaria negli Stati Uniti e in Europa) per riprendere le attività. Nessuna crescita effettiva del valore aggiunto entra nell'equazione. Le attività non vengono più valutate sulla loro capacità produttiva. E i mercati sono ora completamente finanziati. Il che significa che ora sono completamente guidati dalla politica monetaria.
Entra Christine Lagarde, il nuovo capo della BCE. L'appuntamento di Lagarde non è certo un incidente o un cenno politicamente corretto alle donne nella leadership. È l'unica scelta logica dell'economia finanziaria zombie della politica monetaria. Per ricominciare l'indebitamento o il ciclo del debito, l'UE spera in una mutualizzazione dei mercati del debito sovrano. In altre parole, spera di sfruttare l'unica risorsa non vincolata che l'UE ha ancora: le obbligazioni dei paesi in eccedenza. Il lavoro di Lagarde presso la BCE sarà la creazione degli eurobond, obbligazioni che proporzioneranno in modo proporzionale le obbligazioni dei membri dell'area dell'euro in un unico prodotto che sarà monetizzato dalla BCE come supporto per i prezzi di mercato. C'è probabilmente un valore di 2-3 trilioni di EUR della domanda internazionale e monetaria per questi, aprendo la possibilità di ulteriori prestiti e più spese fiscali.
True Economics: 10/7/19: Financialising Stagnant Growth: From Japanified Economy to Christine Lagarde
Grazie ,grazie grazie.Questo spazio sta diventando la più bella essenza del dialogo ed informazione finanziaria e ben vengano persone che dibattono in modo costruttivo,buon week-endCiao lupo,dannazione!!!
Sai quanto ti stimo
e ti voglio bene
ma se continui di questo passo
mi rovini la sorpesa
nei tempi
e nei modi
che ho definito da mesi per arrivare a " LA SOLUZIONE FINALE''
il percorso e' ancora lungo
non dobbiamo anticipare troppo,le tabelle di marcia sono si definite ma non ancora ''concordate'' nei minimi dettagli,il software di algo Draghi 2 necessita di alcuni upgrade che dovranno essere sviluppati da madame Lagarde
con l'ingresso nell'Europa 2.0.
Ciao lupo,dannazione!!!
Sai quanto ti stimo
e ti voglio bene
ma se continui di questo passo
mi rovini la sorpesa
nei tempi
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il percorso e' ancora lungo
non dobbiamo anticipare troppo,le tabelle di marcia sono si definite ma non ancora ''concordate'' nei minimi dettagli,il software di algo Draghi 2 necessita di alcuni upgrade che dovranno essere sviluppati da madame Lagarde
con l'ingresso nell'Europa 2.0.
Di tanto in tanto vado all'estero e vedo le conce con auto italiane mezze vuote..hanno tre auto in magazzino ed i marchi loro hanno calato le vendite del 20% e negli anni a venire sarà ancora peggio.Il risultato secondo il mio modo di vedere è solo quello di avere globalizzato e monopolizzato un sistema che ormai è saturo e caro da anni con prodotti sotto la media .La gente aggiusta le auto ed anche io sostengo la causa..e con meccanici amici. PS:Ho un amico carrozziere ed la tabella recita 52 € all'ora di compenso.Gli ho chiesto in modo scherzoso se mi assumesse a ottomila euro al mese e ne rimarrebbe anche per lui sarebbero sufficienti!..Ora mi sovviene perchè negli ultimi 10 anni hanno chiuso oltre il 50% delle farmacie per automobili..insomma ci si deve rovinare per una possibile rinascita e l'Italia in questo è avanti anni luce.Buon week-endAUTO: nella Ue un milione di posti a rischio. Ford-Europa ne ha già tagliati 12mila e perde 1 milione al giorno, Jaguar-Land Rover 3 milioni, la Germania nel 2018 ha prodotto mezzo milione di vetture in meno
Diodato Pirone per “il Messaggero”
Il taglio di 12.000 posti di lavoro in Europa annunciato l'altro giorno dalla Ford è solo la punta di un iceberg gigantesco. Tutta l'industria dell'auto europea, compresi i finora inossidabili giganti tedeschi, è in fortissimo affanno e i 13,3 milioni di posti di lavoro (di cui 3 diretti) sono seduti su un vulcano; almeno un milione potrebbe essere minacciato in tempi relativamente rapidi. Ford Europa non ha più scelta perché è con le spalle al muro: nel 2018 ha perso un milione di euro al giorno. Ma c'è anche chi sta peggio.
L'inglese Jaguar-Land Rover, di proprietà dell'indiana Tata, nel 2018 ha perso 3 milioni al giorno e ha avviato un programma di riduzione di 4.000 posti di lavoro. L'americana Gm ha lasciato l'Europa per disperazione poiché la sua Opel, ceduta a Peugeot per un piatto di lenticchie, ha chiuso i conti in rosso per ben 17 anni consecutivi. Anche i giapponesi battono in ritirata: la Honda ha anticipato il suo Goodbye ai 2.500 dipendenti inglesi annunciando la chiusura dello stabilimento di Swindon all'inizio del 2021. La Peugeot-Citroen guidata da Carlos Tavares, che pure nel 2018 è stata l'unica azienda europea a raggiungere margini di tutto rispetto, superiori all'8%, sta chiudendo una fabbrica di motori in Austria e ha ridotto del 5% i salari notturni nello stabilimento di Vigo, in Spagna.
Per la prima volta notizie pessime giungono anche dalla Germania. Nel 2018 i tedeschi hanno prodotto ben 500.000 vetture in meno rispetto all'anno precedente. E questa volta sono i marchi di lusso a deludere. L'amministratore delegato di Bmw, Harald Kruger, è in uscita dopo aver segnato un calo del 17% degli utili l'anno scorso.
Daimler ha lanciato il suo terzo allarme utili consecutivo e l'anno scorso ha registrato un calo degli utili del 30%. Vw mantiene il suo passo dall'alto dei 12 miliardi di utili netti del 2018 ma tutti sanno che Wolfsburg segna grossi margini in Cina, con Audi e soprattutto con Porsche, ma le sue produzioni europee producono utili modesti. Una delle molle del progetto di fusione, oggi accantonato, fra Fiat e Renault stava proprio nella bassa marginalità delle reti produttive europee dei due costruttori [...]
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Auto ed edilizia sono comparti determinanti, la Bce per risollevare l'economia potrebbe non solo lasciare i tassi inalterati a lungo ma ritoccarli al ribasso. Un mix di interventi tra i quali prendere in considerazione la condivisione del debito, un segnale forte al sovranismo che avanza. Fantasie?...non è detto.