Mi permetto una sintesi semplificata. L'articolista ipotizza come potrebbe essere il nuovo QE, individuando 3 modifiche.
1) Acquistare TDS in proporzione al livello dello spread e al rapporto tra debito pubblico e Pil, quindi più è alto lo spread (tra bund e paese chiaramente) e più è alto il rapporto tra debito pubblico e pil e più TDS di quel paese si compra. (italia e grecia hanno lo spread più alto, italia e Francia il rapporto debito pil più alto).
2) adottando i criteri 1, incrementare la durata dei titoli detenuti in PTF, il che vuol dire acquistare a manetta TDS >15 anni, con gli stati (come si vocifera stia per fare Italia) che rinnovano i titoli in scadenza con titoli a 30 anni e 50 anni e anche oltre se necessario.
3) la BCE rifinanzia i titoli di Stato in scadenza.
Questo pezzo invece è testuale dell'articolista
"I mercati apprezzerebbero questo ritorno ai rischi condivisi nell’Eurosistema attraverso un’operatività tesa ad azzerare lo spread tra i vari Paesi membri, come avvenne a partire dal triennio antecedente la partenza dell’euro e fino ad un altro autunno caldo, quello del 2010, allorquando, nell’incontro di Deauville, Francia e Germania comunicarono l’impossibilità del risk-sharing nell’Eurozona. Sarebbe un po’ come tornare all’anno zero e superare gradualmente i limiti di decisioni – conseguenti a tale incontro – che hanno privilegiato gli interessi nazionali a quelli dell’Eurozona"
Da qui in avanti faccio il Mago Otelma, sia ben chiaro! Provo a dirlo in altre parole.
"Gli Stati emetteranno prevalentemente titoli a lunghissima scadenza, 30, 50 anni e anche oltre se necessario, che verranno comprati dalla BCE attraverso il QE2, la quale acquisterà titoli facendo in modo da abbassare lo spread tra i paesi dell'eurozona, concentrando gli acquisti dei paesi con alto rapporto debito/pil, i quali non avranno più l'incubo delle aste e degli interessi alti per un periodo lunghissimo e anche oltre se necessario, e in tal modo potranno realmente abbassare il rapporto debito pil facendo calare la spesa per interessi e rompendo quindi la spirale per cui si fa nuovo debito per pagare gli interessi di quello esistente."
Questo cosa comporterebbe, se fosse vero?
Che i tassi sull'obbligazionario rimarrebbero bassi a vita e anche oltre se necessario, quando si è creato nell'eurozona uno stock di TDS a 30 e 50 anni che rendono 1 per cento questi fanno da riferimento per tutto il resto. Gli unici titoli che rimarrebero redditizi, per molto tempo e anche oltre se necessario, sarebbero i TDS lunghi emessi prima di questa manova, rimanendo all'italia il 48 3.85, il 40 5%. Chi ha bisogno di rendimenti per pagare le rate di rendita (a esempio i fondi pensione...) cosa mai compreranno, e alla svelta?
A si certo, un bund a tassi negativi...
E dopo tutto questo pappardella, che cosa ci dice da un anno a questa parte il pluribannato Paolo Baroni? Comprate TDS Italia Lunghi...
Mi viene in mente Celentano, nella TV delle pause per chi ha l'età per ricordarlo: si presentava in TV con un bicchiere d'acqua in mano, mandava un servizio sulla carenza futura di acqua dolce per via dell'inquinamento e modidiche climatiche, sulla lotta delle multinazionali per accaparrarsi le riserve di acqua dolce e i servizi idrici. Poi tornava in primo piamo col suo bicchiere d'acqua e se lo beveva, dicendo: anche voi, bevetela oggi l'acqua perchè costa poco.