Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato

Potrebbero salire ancora ma se scendono è scontato che si assesteranno a prezzi più bassi e continueranno a scendere(sappiamo come fanno a scendere e quanto poco tempo ci mettono ed è una componente basilare per il mio modo di scalpare,Una azione la riesco a recuperare in giornata dal possibile loss immediato o al massimo alla sera ci rimango (pagando la tobin tax..ultimamente capita ma li ci sguazzano e fanno delle cose non eticamente regolari,tipo non mettere denaro sufficiente su un titolo bancario che scambia moltissimo nella fase diurna e nella fase after hour niente ) :clava:..ma un matusalemme no in modo assoluto.Se si possiedono a prezzi adeguati..tipo a100 va bene ..se scendono ti prendi la perdita in conto capitale e si tiene stretto senza muovere nulla.
Io li possiedo a 90
 
Ecco a voi il Btp verde!o_O
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Io considero che ho comprato un appartamento ( btp 2046) che mi renderà 145 mila € di fitti (cedole) da qui a scadenza. Ora mi vogliono comprare l'appartamento anticipandomi 51 mila di fitti. Ma perché dovrei accettare se poi dovrei mettermi alla ricerca di nuovi appartamenti oppure sperare che lo stesso sia a breve nuovamente sul mercato a buon prezzo? Io valuto solo che incasserò i 145mila e buonanotte. Se poi un domani mi offrissero 90-100 mila di anticipo allora forse lo venderò.
 
UPDATE: De Guindos (Bce), piu' spesa e riforme per ripresa Ue (Riepiloga)
CERNOBBIO (MF-DJ)--La debolezza di investimenti e produttivita' e' un
problema comune in tutte le economie avanzate e dell'Eurozona in
particolare, che puo' essere ridotto con un ruolo piu' attivo della
politica fiscale e riforme, tanto a livello nazionale quanto a quello
europeo. Lo ha detto il vice-presidente della Banca Centrale Europea, Luis
De Guindos, in un discorso tenuto al Forum The European House Ambrosetti.
Una dinamica anemica degli investimenti societari e' stata osservata
in quasi tutte le economie avanzate, ma specialmente nell'Eurozona, con
l'Italia che rappresenta il caso piu' evidente;. La debolezza degli
investimenti nel periodo post-crisi e' stata accompagnata da una
lenta crescita produttivita' in quasi tutte le economie avanzate;. Ad
esempio, ha ricordato il banchiere centrale, dal 1995, ben prima della crisi,
la crescita della produttivita' e' stata mediamente dello 0,3% a/a in Italia,
rispetto al +1% dell'Eurozona e del 2% negli Usa;. Ci sono molte
ragioni alla base di questa dinamica di rallentamento globale della
produttivita', ma due sono piu' evidenti,;il ruolo della tecnologia e
l'invecchiamento della popolazione;. Gli investimenti sono stati
oggetto di diversi shock, che ne hanno ostacolato il ritorno ai livelli
pre-crisi, ha aggiunto il banchiere centrale. In questo contesto,
l'incertezza sulle politiche economiche ha giocato una parte
nell'aumentare i costi di finanziamento delle imprese, spingendole inoltre
ad accumulare cassa, ha spiegato De Guindos. La ripresa avvenuta a
partire dal 2013 si e' basata in particolare sui livelli
occupazionali mentre il commercio internazionale, basato in buona parte sui beni
d'investimento in molte economie dell'Eurozona, ha rallentato bruscamente
da fine 2017, per la complessiva incertezza politica e geopolitica ha
aggiunto il vice-presidente Bce. I Paesi dell'Eurozona, per rimediare alla
debole dinamica di investimenti e produttivita' devono rendere i
propri sistemi economici piu' competitivi e favorevoli alla crescita. Le
raccomandazioni specifiche della Commissione Europea includono ad esempio,
indicazioni di riforme per i mercati dei beni, del lavoro e
finanziari Il banchiere centrale ha indicato che sarebbe utile ridurre le
barriere di accesso ai mercato dei prodotti e dei servizi, insieme a
politiche sul mercato del lavoro che permettano di tenere il passo con i rapidi
progressi tecnologici e mitigare gli effetti negativi della
demografia.
Una delle priorita' a livello Europeo dovrebbe essere approfondire
l'integrazione, spingendo nella direzione del completamento
dell'Unione Bancaria e di quella del mercato dei capitali
. Quest'ultima sara' chiave
per rafforzare la dimensione transnazionale degli investimenti
nell'Ue;La politica fiscale puo' giocare un ruolo ancora piu' rilevante per
stabilizzare l'economia e avere una funzione
anti-ciclica, ovvero di contrasto a rallentamenti dell'attivita' economica.Lo spazio di
bilancio puo' essere usato in modo piu' saggio nei Paesi dove questo esiste, mentre
tutti dovrebbero lavorare a una composizione dei bilanci piu' favorevole
alla crescita, ha detto il banchiere centrale. Infine, una
capacita' fiscale a livello di Eurozona sarebbe un grande risultato, ha
concluso De Guindos. lus MF-DJ NEWS 0714:05 set 2019 (END) Dow Jones Newswires
September 07, 2019 08:05 ET (12:05 GMT) Copyright (c) 2019 MF-Dow Jones
News Srl.​
 
Lo spread giallo-verde ci è costato 20 miliardi
Con l'insediamento del nuovo governo, lo spread Btp-Bund è tornato a livelli vicini a quelli di maggio 2018, attorno ai 150 punti base. Nei quattordici mesi di governo "gialloverde", però, sono stati emessi titoli di stato con spread più elevati. Il costo di questo maggiore spread per la spesa per interessi, cumulato per i prossimi vent'anni, è circa 18-20 miliardi di euro

Lo spread giallo-verde ci è costato 20 miliardi
...senza tenere conto del deprezzamento dello stock dei titoli di Stato per un totale di 200 miliardi...
Cosa che le masse populiste-sovraniste nemmeno immaginano o più semplicemente

se ne fregano, non comprendendone la gravità...
:clava:
 
Io considero che ho comprato un appartamento ( btp 2046) che mi renderà 145 mila € di fitti (cedole) da qui a scadenza. Ora mi vogliono comprare l'appartamento anticipandomi 51 mila di fitti. Ma perché dovrei accettare se poi dovrei mettermi alla ricerca di nuovi appartamenti oppure sperare che lo stesso sia a breve nuovamente sul mercato a buon prezzo? Io valuto solo che incasserò i 145mila e buonanotte. Se poi un domani mi offrissero 90-100 mila di anticipo allora forse lo venderò.
Hai la costante affitti che non è sicura IsThe End.Anche io ho più affitti(per ora vanno a regime ed regolari) ma come facciamo a sapere che da qui al 2046 lo siano ed è anche per quello che ho diviso circa a metà il capitale a parte l'immobile di famiglia ! Una parte di appartamenti li ho costruiti a prezzi in lire ,nel 1996(esempio-valgono di più ma non li venderei perchè in centro e fatti bene e quindi una sicurezza ,visto che in uno ci abito io e famiglia). Gli altri li ho comprati nuovi 15 anni fa in condominio ed ora se si volesse vendere "SUBITO" si incasserebbe un po meno di quanto pagato allora (se non si trova l'affare ma si da il caso che il retail sia molto informato sui prezzi e non tutti vogliono il condominio).Purtroppo anche qui non siamo seguiti da politiche valide con incentivi sulla prima casa ..(non abitandoci e non essendo residente devo pagare lo stesso la TASI che è una tassa ignobile).ILmondo immobiliare,comprese le agenzie che vorrebbero fare affari con mirabolanti parcelle del 3% non riescono più a vendere nemmeno un terzo di ciò che si faceva prima e cioè fino a fine anni 90.Sopra tutto l'ignoranza dei piccoli proprietari che pensando di essere unici vogliono vendere a prezzi più alti che le richieste mercato e la situazione si è cristallizzata e non di poco.Lo dicono i numeri (nel mio comune di RA di 5000 anime abbiamo oltre 500 invenduti,figuriamoci nei grossi agglomerati come va.Però di contro l'hanno capito gli Extra comunitari..non UE e che i maggiori affari si fanno sull'usato ed in periferia con loro presenza,regolari sul territorio con contratto di lavoro indeterminato e che possono anche contrarre mutuo. Sono loro che comprano a prezzi bassi ruderi e per il loro tenore di vita ,li ristrutturano a tempo perso i week-end ..:jack:
 

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