Ray Strapazzo
"IL DEBITO BUONO CI SALVERA'" (Mario Draghi)
Bazooka 2 - Educational
CINQUE COSE DA SAPERE SUL «BAZOOKA» DELLA BCE
Che cos'è, a cosa serve, quanto durerà, come funziona e che impatto avrà sul mercato dei titoli di Stato il piano di acquisto di bond che la Bce sta per lanciare
Il Quantitative easing europeo che parte lunedì è lo strumento con cui la Bce punta a rilanciare l'economia nell'Eurozona. Si tratta di un massiccio programma di acquisto di titoli di Stato, obbligazioni di istituzioni europee, titoli cartolarizzati (Abs) e obbligazioni garantite (covered bond). È la prima volta che Francoforte nei quasi 17 anni della sua storia lancia un programma simile. Altre banche centrali, come l'americana Fed, la Banca d'Inghilterra e la Banca del Giappone hanno invece già adottato misure analoghe.
Il Qe è uno strumento “di emergenza” usato dalle banche centrali quando la leva dei tassi di interesse si è esaurita, nel senso che il costo del denaro è già stato portato a zero. Consiste nella creazione di nuova moneta attraverso l'acquisto di titoli di Stato, lo strumento più liquido del mercato. L'obiettivo è duplice: da un lato il massiccio acquisto di bond sovrani schiaccia ulteriormente i tassi e fa salire i prezzi, con effetti a cascata sui rendimenti delle altre obbligazioni, bancarie e aziendali. Il costo del credito insomma si abbassa ulteriormente, con vantaggi per famiglie e imprese. Le banche, dalle quali la Bce comprerà i titoli, si ritrovano inoltre con nuova liquidità disponibile: questo dovrebbe favorire la loro propensione a dirottare i fondi all'economia reale. Un effetto, molto apprezzato dalle imprese, che si è già visto prima del lancio del Qe è quello sui cambi, con l'euro ai minimi dal 2003 sul dollaro. Questo perché più “si stampa moneta”, più aumenta la sua offerta in circolazione e dunque tende a deprezzarsi.
La Bce - attraverso le Banche centrali nazionali - acquisterà titoli dei Paesi dell'area euro per 60 miliardi di euro al mese. Di questi circa 45 saranno titoli di Stato e per il resto si tratterà di titoli cartolarizzati (Abs) o obbligazioni bancarie garantite (covered bond). In totale 1.140 miliardi verranno così immessi nel sistema finanziario dell'Eurozona almeno fino al settembre 2016. Il programma potrebbe infatti essere prolungato se l'obiettivo di un'inflazione “al di sotto ma vicina al 2%” non dovesse essere raggiunto. La Bce potrà acquistare solo titoli di Stato considerati investment grade, dunque Grecia e Cipro sono esclusi.
Gli acquisti verranno realizzati sul mercato secondario e non sulla base di un calendario di aste, come ha fatto invece la Federal Reserve. Il 92% degli acquisti verrà realizzato dalle banche centrali nazionali e solo l'8% direttamente dalla Bce. La banca centrale di ogni Paese, puntualizzano le note esplicative, potrà acquistare solo titoli emessi da emittenti del Paese stesso. La Bce potrà acquistare per un importo massimo che non superi il 33% del debito di ciascun Paese. Inoltre per ogni emissione non potrà acquistare più del 25% dei titoli sul mercato. Gli acquisti saranno effettuati in base alle quote che ogni banca centrale detiene nel capitale Bce.
In alcuni Paesi, dove il debito pubblico scarseggia, si farà ricorso a “sostituti”: questi possono essere titoli di 7 istituzioni internazionali o sovranazionali, che faranno parte del 12% del programma dedicato a questi emittenti. Gli acquisti si muoveranno lungo tutta la curva, dai 2 ai 30 anni. Non sono esclusi i titoli che hanno rendimento negativo alla scadenza, salvo quelli che sono sotto il tasso dei depositi delle banche presso la stessa Bce, attualmente a -0,20%. Andare sotto questa soglia vorrebbe dire per l'acquirente una perdita sicura.
La Bce pubblicherà ogni settimana il valore degli acquisti realizzati e ogni mese la vita residua Paese per Paese.
Cosa deve fare chi ha BTp in portafoglio? Le precedenti esperienze insegnano che il Qe fa scendere i rendimenti dei titoli di Stato, e di conseguenza fa salire i prezzi (sul mercato obbligazionario prezzi e rendimenti si muovono inversamente). Questo perché sul mercato entra un compratore d'eccezione che fa salire la domanda e ridurre l'offerta di bond. Dunque chi già detiene BTp ci guadagna, almeno nel primo periodo. Si tratta però di capire se e quando vendere. Chi investe con l'ottica del cassettista fa meglio a mantenere i titoli fino alla naturale scadenza, perché in questo modo può continuare a fare affidamento su cedole che allo stato attuale è difficile reperire altrove. Per chi ha un'ottica di investimento più dinamica si tratta invece di azzeccare la tempistica: gli analisti prevedono che nel corso dei primi mesi del Qe i prezzi saliranno ancora. Tuttavia i livelli sono già molto alti e quindi ci si aspetta che gradualmente cominceranno a scendere, a partire da quelli con le scadenze più lunghe. Soprattutto se il ciclo globale dei tassi si invertirà dopo che la Fed avrà alzato i tassi.
Il gran giorno del Qe/Che cos'è
CINQUE COSE DA SAPERE SUL «BAZOOKA» DELLA BCE
Che cos'è, a cosa serve, quanto durerà, come funziona e che impatto avrà sul mercato dei titoli di Stato il piano di acquisto di bond che la Bce sta per lanciare
Il Quantitative easing europeo che parte lunedì è lo strumento con cui la Bce punta a rilanciare l'economia nell'Eurozona. Si tratta di un massiccio programma di acquisto di titoli di Stato, obbligazioni di istituzioni europee, titoli cartolarizzati (Abs) e obbligazioni garantite (covered bond). È la prima volta che Francoforte nei quasi 17 anni della sua storia lancia un programma simile. Altre banche centrali, come l'americana Fed, la Banca d'Inghilterra e la Banca del Giappone hanno invece già adottato misure analoghe.
Il Qe è uno strumento “di emergenza” usato dalle banche centrali quando la leva dei tassi di interesse si è esaurita, nel senso che il costo del denaro è già stato portato a zero. Consiste nella creazione di nuova moneta attraverso l'acquisto di titoli di Stato, lo strumento più liquido del mercato. L'obiettivo è duplice: da un lato il massiccio acquisto di bond sovrani schiaccia ulteriormente i tassi e fa salire i prezzi, con effetti a cascata sui rendimenti delle altre obbligazioni, bancarie e aziendali. Il costo del credito insomma si abbassa ulteriormente, con vantaggi per famiglie e imprese. Le banche, dalle quali la Bce comprerà i titoli, si ritrovano inoltre con nuova liquidità disponibile: questo dovrebbe favorire la loro propensione a dirottare i fondi all'economia reale. Un effetto, molto apprezzato dalle imprese, che si è già visto prima del lancio del Qe è quello sui cambi, con l'euro ai minimi dal 2003 sul dollaro. Questo perché più “si stampa moneta”, più aumenta la sua offerta in circolazione e dunque tende a deprezzarsi.
La Bce - attraverso le Banche centrali nazionali - acquisterà titoli dei Paesi dell'area euro per 60 miliardi di euro al mese. Di questi circa 45 saranno titoli di Stato e per il resto si tratterà di titoli cartolarizzati (Abs) o obbligazioni bancarie garantite (covered bond). In totale 1.140 miliardi verranno così immessi nel sistema finanziario dell'Eurozona almeno fino al settembre 2016. Il programma potrebbe infatti essere prolungato se l'obiettivo di un'inflazione “al di sotto ma vicina al 2%” non dovesse essere raggiunto. La Bce potrà acquistare solo titoli di Stato considerati investment grade, dunque Grecia e Cipro sono esclusi.
Gli acquisti verranno realizzati sul mercato secondario e non sulla base di un calendario di aste, come ha fatto invece la Federal Reserve. Il 92% degli acquisti verrà realizzato dalle banche centrali nazionali e solo l'8% direttamente dalla Bce. La banca centrale di ogni Paese, puntualizzano le note esplicative, potrà acquistare solo titoli emessi da emittenti del Paese stesso. La Bce potrà acquistare per un importo massimo che non superi il 33% del debito di ciascun Paese. Inoltre per ogni emissione non potrà acquistare più del 25% dei titoli sul mercato. Gli acquisti saranno effettuati in base alle quote che ogni banca centrale detiene nel capitale Bce.
In alcuni Paesi, dove il debito pubblico scarseggia, si farà ricorso a “sostituti”: questi possono essere titoli di 7 istituzioni internazionali o sovranazionali, che faranno parte del 12% del programma dedicato a questi emittenti. Gli acquisti si muoveranno lungo tutta la curva, dai 2 ai 30 anni. Non sono esclusi i titoli che hanno rendimento negativo alla scadenza, salvo quelli che sono sotto il tasso dei depositi delle banche presso la stessa Bce, attualmente a -0,20%. Andare sotto questa soglia vorrebbe dire per l'acquirente una perdita sicura.
La Bce pubblicherà ogni settimana il valore degli acquisti realizzati e ogni mese la vita residua Paese per Paese.
Cosa deve fare chi ha BTp in portafoglio? Le precedenti esperienze insegnano che il Qe fa scendere i rendimenti dei titoli di Stato, e di conseguenza fa salire i prezzi (sul mercato obbligazionario prezzi e rendimenti si muovono inversamente). Questo perché sul mercato entra un compratore d'eccezione che fa salire la domanda e ridurre l'offerta di bond. Dunque chi già detiene BTp ci guadagna, almeno nel primo periodo. Si tratta però di capire se e quando vendere. Chi investe con l'ottica del cassettista fa meglio a mantenere i titoli fino alla naturale scadenza, perché in questo modo può continuare a fare affidamento su cedole che allo stato attuale è difficile reperire altrove. Per chi ha un'ottica di investimento più dinamica si tratta invece di azzeccare la tempistica: gli analisti prevedono che nel corso dei primi mesi del Qe i prezzi saliranno ancora. Tuttavia i livelli sono già molto alti e quindi ci si aspetta che gradualmente cominceranno a scendere, a partire da quelli con le scadenze più lunghe. Soprattutto se il ciclo globale dei tassi si invertirà dopo che la Fed avrà alzato i tassi.
Il gran giorno del Qe/Che cos'è