stefanofabb
GAIN/Welcome
Una piccola panoramica Sergio sui due indici più importanti italiani obbligazionari.La bolla del 2000 è stata fatta ad hoc,secondo me proprio dagli Stati Uniti d'America..io lavoravo al mio BAR 12 ore al di e facevo incetta di btp ed appartamenti che si costruivano con le cedole guadagnate.. ma la New.Economy!!??..E_Biscom,Tiscali(vidi il rialzo del 1800%)tanto per dare un senso ai prodotti emessi in quegli anni che hanno mietuto molte vittime ignare del gioco fatto a regola d'arte(non avevo mai visto tanto ben di Dio sfumato come neve al sole) ma ci sono stato sempre alla larga. Spesso diamo per scontato che l’investimento azionario nel lungo periodo sia vincente rispetto al semplice investimento in tranquille obbligazioni governative.Queste affermazioni nascono in riferimento alla realtà americana ed in particolare al “premio per il rischio” storico dell’indice S&P500 o del DJIA(Dow Jones Index Average) rispetto ai titoli governativi. In effetti essendo le azioni più rischiose delle obbligazioni, nel lungo periodo, le prime hanno dato dei rendimenti medi decisamente superiore ai tassi di interessi e quindi l’assunzione di maggiore rischi in termini di volatilità, per l’investitore americano, è ben stata premiata. Questo ragionamento, purtroppo, regge poco se guardato da lato del risparmiatore italiano. Questo perché i rendimenti del mercato azionario americano, essendo calcolati in Dollari, non tengono conto dell’effetto cambio che subisce il nostro investitore convertendo i relativi guadagni nella propria moneta di conto e cioè l’euro.Gli stessi risparmiatori possono constatare quanto, anche a distanza di anni, la realtà dei propri investimenti azionari sia lontana dal “sogno” americano."
Il comfort con cui gli investitori stanno abbracciando rendimenti negativi è simile al comportamento di coloro che erano stati i titoli tecnologici sottopeso nel 1999 prima di correre in, Nick Hayes, fund manager di AXA Investment Managers, dice in e-mail commenti.
Questi investitori pensavano, "forse dovrei comprare questi IPO perché sembrano sempre a salire, anche se i fondamentali economici sono poveri"
... E questo porterà a ...
Capitolazione di zona euro gli operatori del mercato obbligazionario governativo che in precedenza erano di breve durata significa posizionamento è più equilibrata rispetto al 2014.
... Che significa ...
Ciò significa mercato può "semplicemente cadere su se stesso" come Nasdaq nel 2000, e l'aumento dei rendimenti saranno soddisfatte con poca resistenza.
... E il grilletto può essere ...
Qualsiasi riprezzamento di USTS, e altre obbligazioni nucleo govt, potrebbero portare ad un selloff in più di reddito fisso globale."
http://www.zerohedge.com/news/2015-...ee-nasdaq-2000-style-collapse-axas-haley-says
Mercato European Bond Maggio vedere Nasdaq 2000 Style Collapse, Haley di AXA Dice
Per quanto riguarda l’analisi dei piani d’accumulo ad esempio, nel mercato azionario italiano sono stati considerati sia l’indice azionario Comit Globale, sia l’indice azionario Comit Performance.Nel lungo periodo la “bestia nera” da battere per l’investitore è l’inflazione, cioè l’aumento dell’indice dei prezzi al consumo. Battere l’inflazione significa riuscire ad ottenere un rendimento maggiore rispetto all’aumento dell’indice dei prezzi al consumo per tutelare il proprio potere d’acquisto. Se gli strumenti finanziari in cui si decide di investire non riescono in questo obiettivo, l’investimento stesso non ha senso. Per tale motivo e stato ricostruito il FOI (indice dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati ex. tabacchi), in quanto l’investitore nel lungo periodo deve tenere in considerazione l’inflazione, che è appunto l’aumento dei prezzi al consumo.
Sono stati quindi depurati dall’inflazione i rendimenti degli Indici Azionari Comit Globale e Comit Performance, ottenendo dei rendimenti “reali” utilizzati nel calcolo della capitalizzazione degli investimenti effettuati. Nel lungo periodo meglio ragionare in termini di tassi reali e non nominali.
Anche in questo caso si utilizzano rendimenti “reali” ossia al netto dell’inflazione.
L’arco temporale che ho preso in considerazione si riferisce agli anni ’90 nei quali si è assistito strutturalmente ad un periodo di accumulo e di crescita dei mercato azionario italiano che ha raggiunto il suo culmine con l’esplosione della bolla speculativa ed al successivo tracollo seguito da un inizio di ripresa, mentre i tassi di interesse e l’inflazione hanno seguito un lento e variegato percorso di discesa.
Ora si auspica che sia ancora la frase -Rien va plus- non ancora al capolinea,valga più che mai! una buona serata
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