Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato

Nte di che, ho fatto partire il retino del fibonacci dalla parte sbagliata, doveva esser invertito.
La cosa da far notare era l'ordine di grandezza. Se onda 1 la prendiamo a riferimento e mettiamo = 100%, onda 3 = 161.8%, onda 5 di solito ti fa 61.8%...Di solito.
ok grazie.
Adesso ultima gambetta scendere, poi vediamo la forza del rimabalzo.
 
ALNEWS
13:11:02
OIL MARKET: Petrolio in crescita con aspettative su tagli a produzione
(Alliance News) - Il prezzo del petrolio ha continuato a guadagnare slancio mercoledì, in seguito alle aspettative di ingenti tagli alla produzione di greggio, causati dalle cupe prospettive economiche globali e da una possibile domanda di energia più debole. Il barile di Brent è stato quotato a USD91,49 mercoledì, in rialzo rispetto agli USD89,74 al barile martedì. Il West Texas Intermediate è salito a USD86,08 al barile da USD84,41. I 13 membri dell'Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio, guidati dall'Arabia Saudita, e i loro 10 alleati guidati dalla Russia terranno la loro riunione politica mercoledì a Vienna. In vista della decisione, i report indicano che i principali produttori di petrolio stanno valutando un taglio della produzione fino a due milioni di barili al giorno nel tentativo di sostenere i prezzi in calo. Se venisse attuato, sarebbe il primo taglio di questa portata dopo la storica limitazione della produzione all'inizio della pandemia di Covid-19. "L'incontro di oggi dell'OPEC+ è stato oggetto di numerose speculazioni questa settimana, in quanto i delegati hanno accennato a tagli di produzione sempre più consistenti in risposta all'indebolimento delle prospettive economiche e al calo dei prezzi", ha dichiarato Craig Erlam, analista di Oanda. Durante l'ultima riunione sulla politica di produzione tenutasi all'inizio del mese scorso, il cartello ha deciso di ridurre la produzione di 100.000 barili al giorno in ottobre, tornando al livello di produzione di agosto. "Dato che diversi membri dell'OPEC stanno già pompando molto al di sotto delle loro quote ufficiali, l'impatto sull'offerta globale di petrolio potrebbe essere significativamente più piccolo di quello che si dice in giro. Quindi un taglio della produzione inferiore a 1 milione di bopd potrebbe vedere i prezzi assestarsi al di sotto. Se il prezzo del petrolio dovesse salire, si riaccenderà la battaglia tra l'OPEC e la Fed, che combatte l'inflazione", ha dichiarato Stephen Innes di SPI Asset Management, alludendo alla Federal Reserve statunitense. La Fed e le altre principali banche centrali stanno aumentando i tassi di interesse in modo aggressivo per combattere l'aumento dell'inflazione, aumentando il rischio di una recessione globale. L'UE ha concordato una nuova serie di sanzioni contro la Russia dopo l'annessione da parte di Mosca di quattro regioni dell'Ucraina, ha dichiarato mercoledì la presidenza ceca del blocco. L'ultimo pacchetto - l'ottavo dall'invasione russa di febbraio - sta ora attraversando la procedura di approvazione finale e, se non emergono obiezioni, sarà pubblicato ed entrerà in vigore giovedì, ha dichiarato l'ambasciatore della Repubblica Ceca su Twitter. Di Claudia Cavaliere; [email protected] Copyright 2022 Alliance News IS Italian Service Limited. Tutti i diritti riservati.
 
Ultima modifica:

Teleborsa
13:02:04
Italia, Moody's: outlook cupo pesa su debito, rischi da rinegoziazione PNRR
(Teleborsa) - "Mentre da una parte la crescita e gli sviluppi fiscali hanno portato sorprese positive nel 2021 e all'inizio del 2022, dall'altra la stretta delle condizioni finanziarie, l'alta inflazione, i rischi nelle forniture dalla Russia e un contesto politico più complicato stanno pesando sulle prospettive di crescita dell'Italia e sulle dinamiche del suo debito". Lo afferma Moody's in un report dedicato all'Italia, per la quale prevede una crescita pari a 2,7% nell'anno in corso e pari a zero l'anno prossimo.

Venerdì scorso Moody's non ha aggiornato il rating italiano, che è quindi restato a "Baa3" con outlook negativo. Nonostante la revisione fosse in programma per quel giorno, 30 settembre, diversi analisti avevano previsto l'eventualità che Moody's scegliesse di non cambiare il rating sull'Italia e prendesse tempo per osservare gli sviluppi politici e la formazione del nuovo Governo.

Il rating sull'Italia "riflette la nostra previsione sul fatto che i paesi principali dell'area euro sarebbero orientati a sostenere l'Italia nel caso di bisogno, un'ipotesi che è stata confermata dalla BCE nel recente annuncio sul Transmission Protection Instrument".

Sono presenti però diversi rischi al ribasso, partendo dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). "Se la coalizione di destra che ha vinto le recenti elezioni dovesse tentare di rinegoziare alcuni aspetti del PNRR, ciò probabilmente ritarderà la sua attuazione, esercitando una pressione al ribasso sulla spesa per investimenti in un momento in cui l'inflazione elevata ed i rischi per l'approvvigionamento energetico stanno già pesando sull'attività economica".

Avrebbero un impatto negativo sui rating anche "segnali sull'avvio di una crescita significativa del debito sia a causa di prospettive di crescita sostanzialmente più deboli, sia a causa di un aumento del costo degli interessi o di un concreto allentamento fiscale".

Inoltre, "politiche fiscali e/o economiche che avessero causato un indebolimento del sentiment del mercato e l'aumento del livello del debito nel medio termine porterebbero anch'esse a pressioni al ribasso dei rating".

Moody's sottolinea di ritenere improbabile un miglioramento del rating nel prossimo futuro, ma potrebbe alzare l'outlook "se le istituzioni italiane, le prospettive di crescita e la traiettoria del debito si dimostrassero resistenti ai rischi derivanti dall'incertezza politica, dalla sicurezza energetica e dall'aumento dei costi di finanziamento".

1664969071291.jpg
Leggi la notizia sul sito teleborsa.it

Emissione News: 2022-10-05 12:59:43
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto