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(Teleborsa) - Il rendimento dei BONO spagnoli è pari 3,37% alle 11:45.

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Emissione News: 2022-10-13 11:45:06
 
Buongiorno a tutti
resto sempre di questa idea, prima di perdere i 108 vedrei bene un rialzo ma senza passare i 110.5 non è nemmeno un rimbalzo quindi okkio.


Un grafico con TF mensile, quando inizierà a girasi SU la curvetta verde, cambieranno idea, per fortuna si sta gia appiattendo.
Elliott a questi livelli sul lungo periodo è un esercizio di stile, se andranno a 104 bene per il conteggio, altrimenti sarà stato solo un test.
Gia adesso con un tasso decennale al 5.5% lordo, penso sia gia scontato un tasso BCE da noi, al 2.5-3%.

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Teleborsa) - Salgono ancora i rendimenti dell'asta a medio e lungo termine del Tesoro, che nel collocamento di titoli di Stato odierno ha collocato 8,75 miliardi di euro complessivi, pari massimo dell'offerta, in quattro BTP.

Il MEF ha collocato 3,75 miliardi di euro di BTP a 3 anni (scadenza 15-01-2026), per cui la domanda ha raggiunto 5,61 miliardi, che corrispondono ad un rapporto di copertura di 1,50. Secondo il resoconto fornito dalla Banca d'Italia, il rendimento lordo si è assestato al 3,57%, ovvero 80 punti base superiore a quello dell'asta analoga precedente, che risale al 13 settembre 2022.

Sono stati anche collocati 2,75 miliardi di BTP a 7 anni (scadenza 15-06-2029). La domanda è stata pari a 3,99 miliardi, per un rapporto di copertura a 1,45. Il rendimento lordo, al 4,25%, è risultato di 74 punti base superiore a quello del precedente collocamento analogo, che risale al 13 settembre 2022.

Inoltre, sono stati collocati 1 miliardo di BTP a 15 anni (scadenza 01-03-2038). La domanda è stata pari a 1,57 miliardi, per un rapporto di copertura a 1,57. Il rendimento lordo, al 4,82%.

Infine, sono stati collocati 1,25 miliardi di BTP a 30 anni (scadenza 01-08-2039). La domanda è stata pari a 1,90 miliardi, per un rapporto di copertura a 1,52. Il rendimento lordo, al 4,78%.




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Emissione News: 2022-10-13 12:23:31
 
(Alliance News) - I membri della Federal Reserve stanno iniziando a mostrare segnali di divisione secondo gli analisti, che hanno rilasciato dichiarazioni in seguito alla pubblicazione degli ultimi verbali della riunione della banca centrale statunitense mercoledì sera. Il rilascio del verbale è arrivato dopo che i dati hanno mostrato che la crescita dei prezzi alla produzione negli Stati Uniti è accelerata il mese scorso e prima della lettura cruciale dell'indice dei prezzi al consumo negli Stati Uniti per settembre, che potrebbe plasmare la politica della Fed da qui alla fine dell'anno. È probabile che i politici statunitensi continuino ad aumentare i tassi a breve termine, suggeriscono i verbali. Nella riunione di settembre, la Fed ha alzato i tassi di interesse di 75 punti base per la terza volta consecutiva. Ciò ha portato l'intervallo target per il tasso sui fondi federali dal 3,00% al 3,25%. Finora l'inflazione ha mostrato "piccoli segni di cedimento", si legge nel verbale. Ci sono "quote ragionevoli" di un altro aumento del tasso di 75 punti base nella riunione di novembre, che sarebbe il quarto aumento di tre quarti di punto consecutivo. Il percorso implicito nel mercato suggerisce una forte possibilità di un aumento di 50 punti base a dicembre, ha aggiunto la Fed. Quella coppia di aumenti porterebbe la gamma dei tassi sui fondi federali dal 4,25% al 4,50% a fine anno. Le ultime due votazioni hanno visto pochi segni di divisione tra i responsabili politici, con la mozione per aumenti di 75 punti base che ha ottenuto una maggioranza di 12-0 in ciascuna delle riunioni di luglio e settembre. Tuttavia, potrebbe esserci qualche disaccordo interno in preparazione. "I verbali di settembre [Federal Open Market Committee] chiariscono che sono in arrivo ulteriori forti aumenti dei tassi, ma è chiaro che le opinioni non sono uniformi all'interno del FOMC; alcuni membri sono più preoccupati di altri che la Fed possa restringere eccessivamente", ha commentato l'analista di macroeconomia del Pantheon Ian Shepherdson. Shepherdson ha notato che c'era una certa divergenza all'interno del comitato politico sull'attuale valutazione del mercato del lavoro statunitense. Gli analisti della Deutsche Bank hanno affermato che i recenti commenti dei responsabili delle politiche monetarie statunitensi suggeriscono un accordo sulla missione - abbassare l'inflazione - ma meno un accordo "sulle tattiche". "Ci sono state alcune prove di opinioni leggermente divergenti sulle tattiche di attuazione della politica. Alcuni funzionari accomodanti come il governatore Lael Brainard hanno sottolineato i ritardi della politica monetaria nell'impatto sull'economia e il potenziale rischio di ricaduta in mezzo alla stretta globale. Brainard ha anche osservato alcuni segnali di moderazione della domanda, come una crescita salariale forte ma in decelerazione, un risparmio in eccesso inferiore alle attese e la sua previsione di crescita zero quest'anno. A nostro avviso, le sue recenti comunicazioni suggeriscono che è probabile che sia favorevole a 100 pb di tasso aumenti per il resto dell'anno, probabilmente con aumenti di 50 punti base a novembre e dicembre", hanno commentato gli analisti della banca tedesca. La visione più accomodante di Brainard contrasta con Loretta Mester, che ha "continuato a muoversi da falco". Mester ha affermato di non aver visto prove che suggeriscano che gli aumenti dei tassi possano essere rallentati. "Nel complesso, in tutto lo spettro falco-colomba, sembra esserci un accordo relativamente ampio sul tasso terminale pari o leggermente superiore al 4,5%. Tuttavia, la nostra ultima analisi suggerisce che la stella r potrebbe essere aumentata dalla pandemia, con fattori macro coerente con il tasso reale neutrale nell'intervallo 70-90 pb. Perlomeno, questa analisi indica una significativa incertezza sulla visione di lungo periodo della Fed di r-star", ha affermato Deutsche. La stella r si riferisce a quale sia il tasso di interesse neutrale percepito, quindi uno che non frena né accelera la crescita. Dal momento che la Fed è attualmente in un ciclo di stretta, il tasso sui fondi federali è ben al di sopra di quello che è percepito come la stella r. Nonostante i segni di divisioni, è stato tutto sommato un altro verbale da falco da parte della banca centrale statunitense, con tutti gli occhi puntati ora sulla sua decisione sui tassi di interesse del 2 novembre. Di Eric Cuna e tradotto da Chiara Bruschi; [email protected] Copyright 2022 Alliance News IS Italian Service Limited. Tutti i diritti riservati.

Emissione News: 2022-10-13 12:45:46
 
Teleborsa) - USA, Prezzi consumo in settembre su base mensile (MoM) +0,4%, in aumento rispetto al precedente +0,1% (la previsione era +0,2%).

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Emissione News: 2022-10-13 14:32:24
 
(Alliance News) - Il tasso di inflazione annuale negli Stati Uniti è rallentato per il terzo mese consecutivo all'8,2% a settembre, la lettura più bassa in sette mesi, rispetto all'8,3% di agosto. I dati sono stati rilasciati giovedì dal Bureau of labor statistics. Tuttavia, il dato ha superato le previsioni di mercato dell'8,1%. Il tasso mensile è salito allo 0,4% dallo 0,1%, il doppio della previsione di mercato dello 0,2%. Il tasso core - che esclude la volatilità alimentare ed energetica - è salito dello 0,6% sul mensile, spingendo il tasso annuo al 6,6%, segno che le pressioni inflazionistiche restano elevate. I dati si confrontano con le aspettative del mercato di un aumento dello 0,5% sul mensile e un tasso annuo del 6,5% Di Maurizio Carta; [email protected] Copyright 2022 Alliance News IS Italian Service Limited. Tutti i diritti riservati.

Emissione News: 2022-10-13 14:36:47
 
Fmi spinge per politica monetaria restrittiva con crescenti rischi recessione - Georgieva
Oggi 16:00 - RSF
WASHINGTON, 13 ottobre (Reuters) - Kristalina Georgieva, direttrice generale del Fondo Monetario Internazionale, ha detto che la possibilità di una recessione globale è ora pari a circa il 25%, anche se il Fondo continua a esortare le banche centrali a proseguire la politica monetaria ristrittiva per combattere l'inflazione.

Nel corso di una conferenza stampa all'inizio degli incontri annuali dell'Fmi e della Banca Mondiale, Georgieva ha detto che l'aumento dei tassi d'interesse può far scendere l'inflazione anche con la guerra tra Russia e Ucraina in corso, perché rallenterà la domanda, ridurrà i prezzi delle materie prime - compresi quelli dell'energia e dei prodotti alimentari - e allenterà le pressioni sul mercato del lavoro.
 
FRANCOFORTE (Reuters) - Il nuovo modello messo a punto dallo staff Bce indica un picco del riferimento sui depositi marginali a 2,25%, livello ben inferiore a quanto attualmente prezza il mercato.



Lo dicono a Reuters quattro fonti vicine al dossier, a proposito del nuovo schema interno denominato 'Target-Consistent Terminal Rate' presentato la settimana scorsa, che avrebbe ricevuto opinioni miste da parte del consiglio direttivo.

Per far fronte alle pressioni sull'inflazione della zona euro e riportarla verso l'obiettivo Bce di 2%, dice il modello, basteranno meno strette monetarie rispetto a quelle oggi indicate dai tassi impliciti.
 
Btp positivi in chiusura, seduta sull'ottovolante
Oggi 17:22 - RSF
MILANO, 13 ottobre (Reuters) - Secondario italiano premiato dagli acquisti, più della controparte Bund, sul finale di una sessione caratterizzata da un marcato aumento della volatilità.

** Il futures dicembre sul Btp decennale mostra una banda di oscillazione da un minimo intraday a 109,00 a un massimo di 111,70, uno scarto prossimo alle tre figure.

** Altrettanto impressionante il movimento del rendimento dello stesso decennale dicembre 2032, che termina in area 4,75% dopo un minimo di seduta a 4,59% e un massimo a 4,87%. Quanto allo spread sul Bund decennale, le oscillazioni vanno da 236 a 249 punti base.

** A scandire la sessione pomeridiana i numeri sull'inflazione Usa di settembre, la cui dinamica superiore alle attese fa svanire le ipotesi di un rallentamento nel ciclo delle strette monetarie di Federal Reserve.

** Subito dopo la diffusione dei dati Usa si sono abbattuti violenti realizzi sull'obbligazionario, a partire naturalmente dai Treasuries, che sono andati poi leggermente sfumando.

** In una nota dedicata nello specifico al dato Usa l'ufficio studi UniCredit definisce la reazione dei mercati "inequivocabilmente coerente" alla prospettiva che Federal Reserve non abbia alternative all'accelerazione nel percorso di rialzo del costo del denaro.

** "Rispetto alla seduta di ieri, il mercato scommette su un picco dei tassi Usa nel primo semestre dell'anno prossimo intorno a 5%, quasi 25 punti base in più" si legge nella nota.
 

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