Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato (29 lettori)
- Creatore Discussione stefanofabb
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gianko
Forumer attivo
Dalla tua analisi (che condivido) allora dovranno farlo gradualmente tutti ............. prima i piu’ grossi e poi via,via
gianko
Forumer attivo
camaleonte
Forumer storico
Grecia di nuovo nel mirino, Borse in ribasso in tutta Europa 05/05/2015 15:22 - WS
Tutte le Borse europee si avvitano in ribasso, l'euro perde terreno e i rendimenti dei titoli di Stato salgono di fronte a segnali di aggravamento della crisi della Grecia. A Milano l'indice FtseMib scende dell'1,4% con perdite diffuse in tutti i settori. Le Borse di Parigi e Francoforte arretrano rispettivamente dello 0,4% e dello 0,7%, Madrid -0,9%.
La Borsa di Atene cade in ribasso del 4,5%.
Ad accendere la miccia di nuovi timori sul destino della Grecia è stato il ministro delle Finanze della Germania, Wolfgang Schaeuble: le condizioni di liquidità della Grecia "sembrano diventare più strette e tutti gli scenari sono possibili", ha affermato in conferenza stampa Schaeuble, che con queste parole sembrerebbe non escludere l'ipotesi di un'uscita di Atene dall'euro.
"L'Eurogruppo è unanime nel desiderio di aiutare la Grecia ma ciò dipende dalla Grecia", ha aggiunto il ministro tedesco, che ha comunque riconosciuto che gli ultimi tavoli negoziali con Atene sono diventati più costruttivi. Schaeuble ha inoltre smentito che il presidente della Repubblica tedesca, Joachim Gauch, abbia aperto a un pagamento dei danni di guerra alla Grecia, come chiesto da alcuni esponenti dell'esecutivo ellenico.
Il rendimento del Btp a 10 anni è salito a 1,66% da 1,55% di questa mattina, lo spread si è allargato a 123 (+16 punti base). Il titolo di Stato decennale greco rende 10,95% dal 10,34% di ieri.
Tutte le Borse europee si avvitano in ribasso, l'euro perde terreno e i rendimenti dei titoli di Stato salgono di fronte a segnali di aggravamento della crisi della Grecia. A Milano l'indice FtseMib scende dell'1,4% con perdite diffuse in tutti i settori. Le Borse di Parigi e Francoforte arretrano rispettivamente dello 0,4% e dello 0,7%, Madrid -0,9%.
La Borsa di Atene cade in ribasso del 4,5%.
Ad accendere la miccia di nuovi timori sul destino della Grecia è stato il ministro delle Finanze della Germania, Wolfgang Schaeuble: le condizioni di liquidità della Grecia "sembrano diventare più strette e tutti gli scenari sono possibili", ha affermato in conferenza stampa Schaeuble, che con queste parole sembrerebbe non escludere l'ipotesi di un'uscita di Atene dall'euro.
"L'Eurogruppo è unanime nel desiderio di aiutare la Grecia ma ciò dipende dalla Grecia", ha aggiunto il ministro tedesco, che ha comunque riconosciuto che gli ultimi tavoli negoziali con Atene sono diventati più costruttivi. Schaeuble ha inoltre smentito che il presidente della Repubblica tedesca, Joachim Gauch, abbia aperto a un pagamento dei danni di guerra alla Grecia, come chiesto da alcuni esponenti dell'esecutivo ellenico.
Il rendimento del Btp a 10 anni è salito a 1,66% da 1,55% di questa mattina, lo spread si è allargato a 123 (+16 punti base). Il titolo di Stato decennale greco rende 10,95% dal 10,34% di ieri.
camaleonte
Forumer storico
Le mie sono solo supposizioni... Sono uno che pensa soprattutto a male con questa folla di " cherubini".
Arpagonzo
Forumer attivo
Non so fare previsioni. Di sicuro a 127 il mio btp non lo vedo per un po'.pensi sia finita
Cmq la mia seccatura primaria non è tanto la loss virtuale (e quella reale quando sono uscito a 124 con 1/3 del malloppo sul 2046
) ma essere sempre "fuori dai giochi" quando c'è triplo panico... fuori dai giochi perchè sono incastrato.
Nix
Noio volevàn savoir ...
Non so fare previsioni. Di sicuro a 127 il mio btp non lo vedo per un po'.
Cmq la mia seccatura primaria non è tanto la loss virtuale (e quella reale quando sono uscito a 124 con 1/3 del malloppo sul 2046
purtroppo capita agli umani che non hanno accesso alle informazioni "importanti"
Ray Strapazzo
"IL DEBITO BUONO CI SALVERA'" (Mario Draghi)
LA BCE STA FACENDO AFFARI D'ORO
ACQUISTANDO I LUNGHI A SCONTO 20%
Amici, investire massicciamente sui bond governativi a lunga scadenza
con ottica puramente speculativa non è per tutti, l’ho ribadito più
volte. Per ora c’è solo la minaccia del Grexit che deprime i corsi e
innalza i rendimenti: pensate cosa accadrebbe se negli Usa l’economia
dovesse cominciare a sistemarsi davvero, in un paio di mesi la Fed
alzerebbe i tassi di almeno 100 punti e da noi i riflessi sarebbero
davvero pesanti. Per ora e per fortuna c’è ancora tempo.
La situazione si presenta diversa per chi, come lo scrivente e forse per
Stefano, può aspettare mesi, anche anni, quasi che il pagamento delle
cedole fosse una sorta di pensione, sia che il nominale del ’46 svetti
a 130 o crolli a 90. Nel 2011 le cose si erano messe in modo
preoccupante, forse c’era davvero il rischio, non dico di default, ma di
una ristrutturazione del debito, pericolo che ora sembra del tutto
allontanato per cui si incassano le cedole e si aspetta.
Nel lontano 2005, sempre con la stessa ottica speculativa-
pensionistica, essendo i rendimenti dei bond anche allora piuttosto
stitici, optai per l’acquisto un considerevole lotto di emissioni della BEI a
lunga scadenza con il sottostante regolato dalla differenza di rendimento
tra il tasso IRS a 2 anni e quello a 10: le cosiddette obbligazioni CSM
(Costant Maturity Swap).
Nonno Tichet, che allora era il presidente Bce, visto un lieve
deprezzamento dell’Euro, ebbe una dannata fretta di innalzare i tassi e
dopo 5 o 6 mesi quei bond crollarono del 35% (avete letto bene!)
ed io non feci una piega nonostante il valore di quella quota
rappresentasse per me almeno un paio di appartamenti. Male che fosse
andata, avrei incassato cedole per 15 anni rientrando in possesso del
nominale a scadenza essendo quelle obbligazioni, tra l’altro, garantite
da un Ente sovranazionale come la Bei.
Come è sempre accaduto invece, è stato sufficiente attendere la fine del
ciclo economico, circa quattro anni, i bond riacquistarono e superarono
il valore nominale momento in cui decisi di sbarazzarmene.
Date in’occhiata alla curva dei rendimenti a 10yr in Usa: in diverse
occasioni la linea si è mossa in un range di oltre 200 punti, nessuno si
è spaventato per questo.....
http://intermarketandmore.finanza.com/files/2013/06/uS-governative-bond-10yr-cpi.png
ACQUISTANDO I LUNGHI A SCONTO 20%
Amici, investire massicciamente sui bond governativi a lunga scadenza
con ottica puramente speculativa non è per tutti, l’ho ribadito più
volte. Per ora c’è solo la minaccia del Grexit che deprime i corsi e
innalza i rendimenti: pensate cosa accadrebbe se negli Usa l’economia
dovesse cominciare a sistemarsi davvero, in un paio di mesi la Fed
alzerebbe i tassi di almeno 100 punti e da noi i riflessi sarebbero
davvero pesanti. Per ora e per fortuna c’è ancora tempo.
La situazione si presenta diversa per chi, come lo scrivente e forse per
Stefano, può aspettare mesi, anche anni, quasi che il pagamento delle
cedole fosse una sorta di pensione, sia che il nominale del ’46 svetti
a 130 o crolli a 90. Nel 2011 le cose si erano messe in modo
preoccupante, forse c’era davvero il rischio, non dico di default, ma di
una ristrutturazione del debito, pericolo che ora sembra del tutto
allontanato per cui si incassano le cedole e si aspetta.
Nel lontano 2005, sempre con la stessa ottica speculativa-
pensionistica
, essendo i rendimenti dei bond anche allora piuttosto stitici, optai per l’acquisto un considerevole lotto di emissioni della BEI a
lunga scadenza con il sottostante regolato dalla differenza di rendimento
tra il tasso IRS a 2 anni e quello a 10: le cosiddette obbligazioni CSM
(Costant Maturity Swap).
Nonno Tichet, che allora era il presidente Bce, visto un lieve
deprezzamento dell’Euro, ebbe una dannata fretta di innalzare i tassi e
dopo 5 o 6 mesi quei bond crollarono del 35%
(avete letto bene!) ed io non feci una piega nonostante il valore di quella quota
rappresentasse per me almeno un paio di appartamenti. Male che fosse
andata, avrei incassato cedole per 15 anni rientrando in possesso del
nominale a scadenza essendo quelle obbligazioni, tra l’altro, garantite
da un Ente sovranazionale come la Bei.
Come è sempre accaduto invece, è stato sufficiente attendere la fine del
ciclo economico, circa quattro anni, i bond riacquistarono e superarono
il valore nominale momento in cui decisi di sbarazzarmene.
Date in’occhiata alla curva dei rendimenti a 10yr in Usa: in diverse
occasioni la linea si è mossa in un range di oltre 200 punti, nessuno si
è spaventato per questo.....
http://intermarketandmore.finanza.com/files/2013/06/uS-governative-bond-10yr-cpi.png