Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato (2 lettori)

stefanofabb

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[FONT=courier new,courier,mono]di Michele Geraci * (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 17 dic - Gli effetti dell'aumento dei tassi d'interesse negli Stati Uniti non credo avranno un grosso impatto sulla Cina. Anzi, e' molto difficile stabilire quale sia l'impatto che tale aumento dei tassi avra'' sull'economia americana stessa. Il motivo fondamentale di questa difficolta sta nel fatto che non e' ancora chiaro neppure quale sia stato, e quale sara', l'impatto futuro degli ultimi otto anni di politiche a tassi zero. E quindi, ancora piu'' complesso prevedere cosa cambiera'', perche'' non si sa nemmeno da dove si parte. Cio'' posto, si possono fare alcune considerazioni, domande piu'' che risposte, per provare almeno a comprendere vari possibili dinamiche. La prima considerazione, relativa alla Cina e' che, da un lato, l'aumento dei tassi in America aumenta il grado di attrazione del dollaro nei confronti del Renmibi; cio'', dovrebbe portare ad un certo flusso di capitali dalla Cina verso gli Stati Unititi. Questo in teoria. In teoria, perche'' sappiamo bene che il mercato dei capitali in Cina non e' aperto e, quindi, i flussi di denaro - sia in entrata che in uscita - sono regolati, o si cerca di regolarli, almeno. Questa prima considerazione porterebbe a concludere che il governo cinese non veda di buon occhio la decisione della Yellen. Tuttavia, va ricordato che e' stata proprio la Cina ad effettuare - gia' da un anno a questa parte - una politica monetaria espansiva che ha portato a ripetuti tagli dei tassi (ben sei volte in un anno). E', quindi, stato il governo cinese stesso, volontariamente, a rendere il valore di investimenti in strumenti monetari denominati in dollari (a cominciare dai Treasury Bills in poi) sempre piu'' attraenti, relativamente a quelli denominati in Renminbi. Di conseguenza, l'aumento dei tassi della FED americana, segue un trend gia' iniziato dalla Banca Centrale Cinese; tagli che, paradossalmente, e' - strettamente parlando del rapporto delle due valute - equivalente ad un immaginario ulteriore settimo taglio dei tassi da parte della Cina. Niente di nuovo sotto il cielo di Pechino, se non il fatto che adesso la palla viene giocata da entrambe le parti e le due banche centrali (cioe'' i due governi) dovranno coordinarsi un po' di piu''. Da qui' scaturisce la seconda considerazione, positiva, credo. Da oggi, le due grandi potenze economiche dovranno lavorare insieme e si spera che possano definire degli obbiettivi comuni che portino benefici ad entrambe le economie. Se da un lato gli Stati Uniti desiderano ridurre il proprio deficit commerciale con la Cina, la Cina stessa vuole ridurre la propria dipendenza dalle esportazioni e, anche, dalle esportazioni verso gli Stati Uniti. Gli Stati Uniti - in clima di elezioni presidenziali - vorrebbero che il debito pubblico non sia tutto nelle mani di Pechino, e la Cina vuole diversificare i propri investimenti in altre valute. L'ingresso del RMB nel paniere SDR - cosa totalmente simbolica e di nessuna importanza pratica - aggiunge un ulteriore tassello che avvicina e, anche, impone una maggiore collaborazione. La domanda che a noi interessa di piu'' e' adesso: 'Cosa fara'' la banca centrale Europea, ormai sulla strada - vicolo cieco - di una politica monetaria sempre piu'' espansiva, ed in contro-tendenza con la nuova svolta presa ieri dall'America'. * Head of China Economic Policy Program and Ass't Prof of Finance - Nottingham University Business School, China [/FONT]
 

braga

Forumer storico
Buongiorno a tutti.

"(Booom!) La maggioranza degli italiani possiede immobili che "a mercato" valgono meno della metà (immaginate dunque la reale patrimonializzazione delle "banchette" italiane...)"

IL GRANDE BLUFF: (Booom!) La maggioranza degli italiani possiede immobili che "a mercato" valgono meno della metà (immaginate dunque la reale patrimonializzazione delle "banchette" italiane...)
buongiorno
Riforma del Catasto rinviata al 2016, mentre si allungano i tempi per gli altri decreti attuativi della delega fiscale: il Consiglio dei Ministri

Quando il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan assicura che non serve una manovra aggiuntiva perché basta attuare le leggi già approvate dal governo, i proprietari di case sudano freddo.

CENTRERA' QUALCOSA?????? ciao Camaleonte:mmmm:

basta con tutto questo fango! a chi serve????
130.gif

 

stefanofabb

GAIN/Welcome
[FONT=courier new,courier,mono](Il Sole 24 Ore Radiocor) - Bruxelles, 17 dic - Il tasso di posti di lavoro disponibili nel terzo trimestre nella zona euro era dell'1,6% in calo rispetto al secondo trimestre quando era dell'1,7%, ma stabile rispetto a un anno prima. Nella Ue era all'1,7%, stabile rispetto al secondo trimestre e in rialzo dall'1,6% rispetto al terzo trimestre 2014. Lo rileva Eurostat. L'indicatore misura la proporzione in percentuale del totale dei posti di lavoro vacanti. [/FONT]
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
[FONT=courier new,courier,mono](Il Sole 24 Ore Radiocor) - Bruxelles, 17 dic - Il tasso di posti di lavoro vacanti nel terzo trimestre era dell'1,1% nell'industria e nelle costruzioni, del 2% nei servizi nella zona euro. Nella Ue era dell'1,2% nell'industria e nelle costruzioni, del2,1% nei servizi. Un posto di lavoro vacante puo' essere una nuova posizione di lavoro retribuita, non coperta o che non lo sara' nell'immediato per la quale l'impresa sta cercando una copertura. Un posto vacante aperto solo a candidati interni all'azienda non viene considerato per tale indicatore. Tra gli Stati membri tassi piu' elevati di posti vacanti si sono registrati in Belgio (2,7%), Germania e Regno Unito (2,6%) e Repubblica ceca (2,3%); tassi piu' bassi in Lettonia (0,4%), Polonia e Portogallo (0.6%). Il tasso e' aumentato in venti paesi, rimasto stabile in cinque e diminuito in tre. Aumenti piu' significativi in Repubblica Ceca ((+0,9%), Malta (+0,7%) e Cipro (+0,4%). Cali in Germania e Portogallo (-0,1%) e Grecia (-0,2%). [/FONT]
 

Kim

Forumer attivo
Paradossalmente a tutti gli aumenti del costo del denaro(repentini) ci sono stati movimenti al ribasso ed al rialzo dei corsi abbligazionari(euforia dei mercati).Ora le misure anticonvenzionali saranno molto leggere e quindi si potrebbe apprezzare tutto il segmento dei titoli a lunga scadenza,anche perchè il QE è prolungato al 2017.Da non dimenticare che intanto che i tassi rimangono sotto al 2% la situazione non cambia di molto.Un dato da tenere in considerazione sono i tassi swap 10/30 anni (ora bassi e piatti)ed un rendimento del BOT ad un anno ancora negativo.Purtroppo il tam-tam mediatico fa mettere paura ed le banche dirigono piuttosto il cliente ai loro bond ..invece che quelli di stato.Da non dimenticare a fine 2008 Trichet sembrava che volesse portare il saggio REFI al 4,75 ed invece lo portò al 4,25..ed un tasso Euribor ad oltre 5% il nostro ciuchino (btp'37)arrivo a schizzare sui 90,..quindi ora la situazione si fa interessante ,buon giorno https://produkte.erstegroup.com/Ret...te/index.phtml?q=&ISIN=&ID_NOTATION=15237123# http://www.investireoggi.it/forum/attachment.php?attachmentid=355671&stc=1&d=1450337850

:up: che dire, i tds ti danno ragione!
È vero, il QE è stato prolungato, ma non mi sono fidato visto il calo che c'è da stato da aprile a giugno, pensavo che qualcosa del genere potrebbe riproporsi...ma in effetti un +0,25% dei tassi USA ed un QE comunque prolungato non generano allarmismi...il 2016 sarà tranquillo?...
Sulle banche sento versioni opposte: chi dice che consigliano di vendere le sub, chi dice che consigliano di (ri)comprarle!
Io la mia liquidità l'ho piazzata nel settore bancario e spero di aver scelto bene.
:ciao:
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
:up: che dire, i tds ti danno ragione!
È vero, il QE è stato prolungato, ma non mi sono fidato visto il calo che c'è da stato da aprile a giugno, pensavo che qualcosa del genere potrebbe riproporsi...ma in effetti un +0,25% dei tassi USA ed un QE comunque prolungato non generano allarmismi...il 2016 sarà tranquillo?...
Sulle banche sento versioni opposte: chi dice che consigliano di vendere le sub, chi dice che consigliano di (ri)comprarle!
Io la mia liquidità l'ho piazzata nel settore bancario e spero di aver scelto bene.
:ciao:
Io non rischierei su un obbligazione bancaria..dopo Lehman e un Avvocato che ha tolto le castagne dal fuoco..mi è bastato,nonostante abbia recuperato tutto in due anni.Ora ne saprei abbastanza (diritto bancario)anche per fronteggiare un eventuale situazione analoga ma il gioco non vale più la candela..in effetti da allora non ho più acquistato bond bancari o societari.La domanda da farsi ora col senno del poi è:Riesco a fronteggiare una causa privata se perdo soldi ;con un bravo legale?Io l'ho fatto con istituto (citando a giudizio) superiore italy e credo che i dipendenti si ricordino tutta la vita ..il passaggio di Stefano ed un accusa VS loro, come persone "informate"dei fatti ,una brutta esperienza ..che un colletto bianco digerisce poco bene:lol:!! ..buona sera:)
 
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stefanofabb

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MA DA CHE PULPITO!:clava:[FONT=courier new,courier,mono]Istituti dovranno gestire stock Npl con proprie forze Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 17 nov - Sull'ipotesi che si riesca a creare una 'bad bank' di sistema per lo smaltimento dello stock di prestiti in sofferenza delle banche italiane (Npl) "comincio a pensare che se non si trova un accordo entro quest'anno non valga la pena. E' utile continuare a discutere con Bruxelles solo se c'e' qualcosa di concreto su cui discutere se no si continuano a creare aspettative che non si materializzano". Lo ha detto il numero uno di UniCredit, Federico Ghizzoni, durante un incontro con la stampa dopo l'ultimo consiglio di quest'anno. "Qualsiasi cosa succeda, bad bank o meno, non credo che si andra' verso un veicolo che acquista a prezzi distanti dal mercato ma lo fara' a prezzi di mercato. Sono abbastanza, anzi, realisticamente pessimista sul fatto che ci si arrivi anche nel 2016 visto che non si e'' riusciti a farla entro quest'anno". "Se succede - ha continuato - ben venga, un veicolo che acquista asset e' comunque utile perche' crea mercato ma non credo che lo fara' sussidiando le banche. Sono sempre dell'idea che le banche dovranno gestire lo stock di Npl con le proprie forze e speriamo che un recupero dell'economia aiuti. Non mi aspetto aiuti significativi dall'esterno. Dovra' essere il sistema a gestire questo problema". Ghizzoni ha ricordato come le posizioni di Bruxelles siano molto rigide su questi temi: "Lo abbiamo visto anche nel caso del salvataggio delle quattro banche. Io sono concentrato sul fatto che UniCredit dovra' fare da se', se ci sara' qualcosa che ci aiuta ancora meglio ma ci concentriamo al nostro interna e la conferma viene dal fatto che lo stock di npl e in generale dei crediti classificati sta andando nella giusta direzione, e cioe'' verso il basso, in controtendenza rispetto al sistema". In merito ai volumi di smaltimento dello stock di Npl prevista per il 2016, Ghizzoni si e' limitato a ricordare che "nel piano abbiamo messo una riduzione, tra vendite e altro, di circa 14 miliardi in tre anni, di cui 6 miliardi in vendite vere e proprie, e il resto in 'write-offs' o comunque vendite individuali, non solo di portafogli ma anche di singole poste". "E' un mercato dove e' difficile pianificare - ha concluso - le occasioni per la vendita potrebbero arrivare tutte assieme". [/FONT]
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 17 dic - Ecco, in
collaborazione con Mps Capital Services, l'agenda dei
principali dati macroeconomici della settimana con la
valutazione della loro rilevanza per i mercati finanziari.
L'ora indicata per la diffusione dei dati e' quella
italiana.


Venerdi' 18/12
USA - PMI servizi, dicembre, h. 15,45
Precedente: 56,1 / ***

Legenda: Rilevanza: * bassa; ** media; *** buona; **** alta
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
Anche oggi i nostri titoli statali partono con il segno +.Una nota sull'azionario che aprirà sotto le chiusure precedenti...ma si riprenderà poi,buon giorno:)
 

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