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In Asia sale la Borsa di Hong Kong, si indebolisce il dollaro 04/09/2019 07:49 - WS
Stamattina in Asia, le Borse della Cina salgono e lo yuan si apprezza su dollaro: nel corso della notte sono arrivate indicazioni positive dal settore dei servizi e la banca centrale di Pechino ha mantenuto un alto livello di allerta sul cambio. L’indice Hang Seng di Hong Kong guadagna l’1,2% ed il CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen lo 0,2%.
Sono poco mosse le altre Borse dell’Asia: Nikkei di Tokyo +0,1%, Kospi di Seul +0,2%.
Il dollaro perde terreno nei confronti delle maggiori valute dell’area Asia Pacifico, anche a seguito del disastroso dato sull’attività industriale degli Stati Uniti. Lo won della Corea del Sud guadagna lo 0,5%, il ringgit della Malesia lo 0,2%, la rupia indiana lo 0,3%.
Non è riuscito a risollevare la valuta degli Stati Uniti l’intervento del governatore della Fed di Boston, Eric Rosengren, schierato su posizioni opposte a quelle di Jerome Powell, quindi uno dei falchi contrari alle politiche monetaria ultra espansive che vengono in continuazione richieste dalla Casa Bianca. Ieri Rosengren ha ribadito che il quadro economico è confortante: in assenza di traumi dal fronte dei consumi, la crescita dovrebbe essere intorno al 2% nei prossimi anni. Perché tagliare i tassi?
Zavorrata dall’inaspettata caduta dell’indice ISM sulle aspettative dei direttori degli acquisti delle aziende, ieri sera Wall Street ha chiuso con un ampio ribasso: indice S&P500 -0,7% e Dow Jones -1,1%.
L’euro è poco mosso, sui minimi di periodo rispetto al dollaro, a 1,097. Il cambio euro sterlina si porta a 0,906, da 0,909. La valuta del Regno Unito ha invertito la rotta dopo il passaggio un deputato conservatore nei banchi della minoranza.
Stamattina in Asia, le Borse della Cina salgono e lo yuan si apprezza su dollaro: nel corso della notte sono arrivate indicazioni positive dal settore dei servizi e la banca centrale di Pechino ha mantenuto un alto livello di allerta sul cambio. L’indice Hang Seng di Hong Kong guadagna l’1,2% ed il CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen lo 0,2%.
Sono poco mosse le altre Borse dell’Asia: Nikkei di Tokyo +0,1%, Kospi di Seul +0,2%.
Il dollaro perde terreno nei confronti delle maggiori valute dell’area Asia Pacifico, anche a seguito del disastroso dato sull’attività industriale degli Stati Uniti. Lo won della Corea del Sud guadagna lo 0,5%, il ringgit della Malesia lo 0,2%, la rupia indiana lo 0,3%.
Non è riuscito a risollevare la valuta degli Stati Uniti l’intervento del governatore della Fed di Boston, Eric Rosengren, schierato su posizioni opposte a quelle di Jerome Powell, quindi uno dei falchi contrari alle politiche monetaria ultra espansive che vengono in continuazione richieste dalla Casa Bianca. Ieri Rosengren ha ribadito che il quadro economico è confortante: in assenza di traumi dal fronte dei consumi, la crescita dovrebbe essere intorno al 2% nei prossimi anni. Perché tagliare i tassi?
Zavorrata dall’inaspettata caduta dell’indice ISM sulle aspettative dei direttori degli acquisti delle aziende, ieri sera Wall Street ha chiuso con un ampio ribasso: indice S&P500 -0,7% e Dow Jones -1,1%.
L’euro è poco mosso, sui minimi di periodo rispetto al dollaro, a 1,097. Il cambio euro sterlina si porta a 0,906, da 0,909. La valuta del Regno Unito ha invertito la rotta dopo il passaggio un deputato conservatore nei banchi della minoranza.