Ciao a tutti,
vorrei, prima di tutto, ringraziarvi per le preziose informazioni contenute in questo thread: è davvero utile per chi, come me, non ha mai investito in obbligazioni
Leggendovi ho capito il funzionamento dei BTP ma mi piacerebbe approfondire con voi il funzionamento dei BTPi (l'argomento è stato trattato marginalmente in alcuni post).
Il mio obiettivo di investimento è abbastanza scontato: protezione del capitale dall'inflazione + guadagno.
Esempio (per semplificare le tasse e le commissioni sono a zero):
BTPi 4%
Ultimo prezzo = 100 (quota alla pari)
INV = prezzo tel quel = 1k €
dopo 2 anni lo vendo sempre a 100
INF = Inflazione Eurostat Eurozone HICP Ex Tobacco = 2% annuale costante
CED = cedola (per semplificare i calcoli la cedola è annuale ed è calcolata sul capitale completamente rivalutato all'inflazione)
ANNO 1
CED = (INV * INF) * 4% = 40.8
INV1 = INV * INF = 1020
ANN02
CED = (INV1 * INF) * 4% = 41.6
INV2 = INV1 * INF = 1040.4
E' corretto?
Se, per ipotesi, il titolo scadesse dopo 2 anni, incasserei 1040.4 € (chiedo comunque conferma)
ma, ipotizzando una scadeza superiore, qualora vendessi il titolo al termine del secondo anno sempre alla pari, quanto realmente incasseri?
1000€ o 1040.4€?
Grazie e spero di non aver fatto troppi errori.
Ciao Redriv
Per me i BTPi sono sempre stati un mistero.
Non ne ho mai voluto approfondire la conoscenza,
ne so veramente poco,
e comunque non abbastanza per non scrivere sciocchezze.
Se qualche partecipante o lettore di questa discussione volesse risponderti
sarebbe utile per tutti, me compreso.
E comunque apprezzo l'approccio che hai avuto al 3d,
è proprio lo spirito che a me piace.
Ciao Redriv
temo che ci dobbiamo arrangiare da soli
per venire a capo della questione.
Cominciamo da qui:
[FONT="].....Sia il capitale rimborsato a scadenza sia le cedole pagate semestralmente sono rivalutati sulla base dell’inflazione dell’area Euro, misurata dall’Indice Armonizzato dei prezzi al Consumo (IAPC) con esclusione del Tabacco. Tale indice è pubblicato regolarmente sul sito Internet
dell’Istituto Europeo di Statistica.
In pratica mentre normalmente la cedola è calcolata applicando il tasso di interesse al valore nominale del titolo (in genere 100), per i BTP indicizzati all’inflazione si calcola moltiplicando il tasso di interesse al valore reale del titolo, vale a dire il valore nominale inziale (100) rivalutato in base al tasso di inflazione del periodo. La stessa indicizzazione agisce sul capitale alla scadenza che sarà moltiplicato per l’indice di inflazione composto degli anni di vita del titolo dall'emissione. E’ sempre garantito il rimborso del capitale nominale (100) anche in caso di inflazione negativa (deflazione, caso raro ma che proprio recentemente si è verificato in alcuni paesi europei).
Quindi, un Btpi viene emesso l'1 ott. 2011 con
scadenza 5 anni,
cedola 2%,
prezzo 100.
Tra 1 ott. 2011
e 1 ott.2012
l'inflazione [/FONT][FONT="]dell’area Euro, misurata
dall’Indice Armonizzato dei prezzi al Consumo (IAPC) con esclusione del Tabacco
è del 2%.
All'1 ott. 2012 il valore reale del titolo è 102,
nominale + inflazione,
e la cedola che deve essere il 2% del valore reale del titolo
diventa 2,04%.
E così per ogni anno.
Al temine dei 5 anni il valore reale del titolo,
quindi il prezzo di rimborso,
sarà 100 + la somma dell'inflazione degli anni di vita del titolo.
Analogamente la cedola dell'ultimo anno di vita del titolo
sarà 2 + [/FONT][FONT="]la somma dell'inflazione degli anni di vita del titolo
su base 2, non su base 100 ovviamente.
Io l'ho capita così,
il dubbio è che questi adeguamenti di valore reale del titolo
e di cedola corrisposta possano avvenire ogni 6 mesi e non ogni anno,
visto che il titolo stacca cedole semestrali.
Venendo alla tua domanda,
la premessa è che tu vuoi vendere il titolo prima della sua naturale scadenza,
mentre tutto quello sopraesposto riguarda il rimborso del titolo
alla sua naturale scadenza.
Il [/FONT][FONT="]valore reale del titolo sarabbe 104
e il controvalore [/FONT][FONT="]reale del titolo sarabbe 104[/FONT]0,
seguendo il filo del tuo esempio.
Ma il prezzo lo fa il mercato,
e il mercato ragiona sulla base delle aspettative.
Se le aspettative sono quelle di un'aumento dell'inflazione
negli anni che mancano alla [FONT="]naturale scadenza del titolo,
allora è probabile che tu lo possa vendere meglio di 104,
[/FONT]se le aspettative sono quelle di una diminuzione dell'inflazione
negli anni che mancano alla [FONT="]naturale scadenza del titolo,
allora è probabile che tu lo debba vendere peggio di 104.
Questo perchè se l'inflazione aumenterà,
alla scadenza il valore reale del titolo sarà più alto di quello di una proiezione di inflazione costante,
e le cedole saranno un pochino più cospique,
all'opposto nel caso contrario.
Spero sia chiaro, fammi sapere.
[/FONT][FONT="]
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