Educational e FAQ TUTORIAL Investire in obbligazioni: prima di tutto conosci te stesso

Si vocifera di alzare al 20% la tassazione sui corporate e non sui tds.
Lo considerte possibile?
E' una delle tante voci e rumors ma per ora ancora nessuna certezza...però sembra che perlomeno i tds sotto una certa soglia (200 o 300 mila) rimarranno tassati come ora.
 
Grazie per il chiarimento sul 37, come sempre preciso ed esauriente!
Buona Domenica e speriamo che la prossima sia una settimana buona per tutti noi.
 
strano mi son commosso,
Specia quando si riferisce alla nostra patria diCendo.. "COME TI SEI RIDOTTA IN QUESTO STATO"
ce la dovrebbero far ascoltare ogni giorno in TV

[ame="http://www.youtube.com/watch?v=8lmVZstFqlU"]YouTube - ‪Caparezza ft. Tony Hadley - GOODBYE MALINCONIA (video ufficiale)‬‏[/ame]
 
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Sarebbe bello sapere cosa diranno di noi e della nostra epoca fra 100 anni ... secondo me si chiederanno come è potuto succedere un tale declino.
 
Buona settimana a tutti gli amici....

Ciao Pacu, io purtroppo non mi commuovo più con niente e riconosco che non è bene....
Ciao Hank, io che sono un fan di Franco Battiato non posso esimermi dal postare il testo di una sua grande canzone

Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere
di gente infame, che non sa cos'è il pudore,
si credono potenti e gli va bene quello che fanno;
e tutto gli appartiene.
Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni!
Questo paese è devastato dal dolore...
ma non vi danno un po' di dispiacere
quei corpi in terra senza più calore?
Non cambierà, non cambierà
no cambierà, forse cambierà.
Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali?
Nel fango affonda lo stivale dei maiali.
Me ne vergogno un poco, e mi fa male
vedere un uomo come un animale.
Non cambierà, non cambierà
si che cambierà, vedrai che cambierà.
Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali
che possa contemplare il cielo e i fiori,
che non si parli più di dittature
se avremo ancora un po' da vivere...
La primavera intanto tarda ad arrivare.



 
Io mi sono liberato venerdi dei miei mar.2026 4,50%, pratiacamente al prezzo d'acquisto....e per ora sembra una scelta indovinata...vedremo prossimanete tra Grecia e aumento tassi cosa succederà. Ciao a tutti!!!
 
Cardiologo salva paziente e muore

Malato ma reperibile, tornato in ospedale di Rho per urgenza

(ANSA) - MILANO, 28 GIU - Nonostante stesse male non ha voluto rinunciare al suo dovere di cardiologo, e salvare un'altra vita in ospedale. Ma e' stato il suo cuore, questa volta, a non reggere allo sforzo. Vincenzo Capacchione, del Servizio di Emodinamica all'ospedale di Rho (Milano), e' morto a 49 anni, poco dopo aver concluso un intervento chirurgico. Il medico, raccontano in ospedale, 'era a casa in stato febbrile, seppure in reperibilita', per non lasciare scoperta un'eventuale urgenza.

28 Giu 14:30
http://www.borsaitaliana.it/borsa/notizie/ansa/dettaglio.html?newsId=295436
 
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Posto quà alune cose prese dal sito di borsa italiana, tanto per ricordarmi di cosa sta avvenendo oggi e sulle possibili ripercussioni che ci saranno nei prossimi giorni:


Grecia: austerity o default, il Parlamento decide nel pomeriggio. Mercati ottimisti


29 Giu 09:54

(Finanza.com) Il giorno della verità per la Grecia è arrivato. Oggi il Parlamento ellenico è chiamato a votare sul piano di austerità pluriennale che prevede tagli per oltre 28 miliardi di euro e un progetto di privatizzazioni da 50 miliardi da qui al 2015. L'approvazione del piano garantirà al Paese il sostegno promesso da Unione Europea e Fondo Monetario Internazionale (la quinta tranche da 12 miliardi di euro) e un possibile nuovo pacchetto di risorse da circa 100 miliardi di euro. Il voto dovrebbe arrivare nel pomeriggio, ma sarà seguito da un secondo scrutinio previsto per domani che condurrà alla legge di esecuzione.
O passa il piano lacrime e sangue oppure sarà default. E' questo l'appello lanciato senza mezzi termini da diversi rappresentati della Ue. "Sono ore decisive non solo per la Grecia, ma anche per la zona euro". Il presidente del Consiglio Europeo, Herman Von Rompuy, con una semplice frase ha descritto bene la grande attesa per l'esito di un passaggio parlamentare che si preannuncia drammatico. "Quanto avverrà in Grecia avrà un impatto anche sull'economia mondiale", ha inoltre sottolineato Van Rompuy. "Il solo modo per evitare un immediato default è l'approvazione del nuovo piano di austerity", ha dichiarato Olli Rehn, il Commissario Ue per gli Affari economici.
La decisione del Parlamento avverrà in un clima tesissimo con Atene paralizzata da uno sciopero generale di 48 ore proclamato dalle maggiori sigle sindacali del Paese. Durante la giornata di ieri la capitale greca è stata teatro di scontri tra i manifestanti, schierati contro le misure lacrime e sangue, e la polizia. Il livello di attenzione resta quindi altissimo e nel primo pomeriggio tutto l'interesse dei mercati sarà rivolto verso una sola direzione: Atene. Sui mercati, però, dopo la recente debolezza regna l'ottimismo. Le chiusure positive di Tokyo e Wall Street hanno disteso il clima anche sulle piazze del Vecchio Continente: Francoforte guadagna l'1,05%, Londra lo 0,85%, Madrid l'1,10%, Parigi lo 0,95%. A Piazza Affari il Ftse Mib avanza dello 0,92% a 19.630 punti.
Sullo sfondo resta anche il piano avanzato dalla Francia, che potrebbe trovare sponde in altri Paesi europei. Le banche transalpine, le più esposte al debito greco insieme a quelle tedesche, avrebbero infatti proposto di reinvestire il 70% dei bond in scadenza, di cui il 50% in titoli trentennali e il restante 20% in titoli a cedola zero di alta qualità. I rendimenti e i titoli trentennali avrebbero una componente variabile indicizzata alla crescita del prodotto interno lordo ellenico. Oggi la palla passa in Germania dove i manager delle banche e delle grandi compagnie assicurative si incontreranno al ministero delle Finanze
 
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Grecia tra ristrutturazione del debito e opzione nucleare

29 Giu 11:30

(Finanza.com)
Pubblichiamo un commento dell'European Equities Team di Henderson Global Investors sull'attuale scenario economico europeo attraverso l'analisi della crisi del debito greco.


Per gli investitori europei la crisi del debito continua a pesare sulle valutazioni. A fine giugno 2011, l'indice MSCI Europe, escluso il Regno Unito, mostra un multiplo prezzo/utili a 12 mesi pari appena a 10,4, il più basso fra le principali economie avanzate di Stati Uniti, Giappone e regione Asia-Pacifico. Il dato appare contraddittorio se si considera che Germania e Francia hanno annunciato una crescita economica rispettivamente dell'1,5% e dell'1,0% nel primo trimestre rispetto al trimestre precedente, segnando un ritmo di crescita ben oltre quello di Stati Uniti e Giappone.

Tuttavia il trend positivo nei paesi del Nord Europa è, in parte, proprio legato al trend negativo dei paesi del sud Europa. Le buone aziende in paesi quali Germania, Francia e Paesi Bassi guadagnano competitività nell'export anche in virtù del fatto che le criticità presenti in altri paesi dell'eurozona impediscono un eccessivo apprezzamento dell'euro. Al contrario, la Grecia e altri paesi sono costretti ad applicare severe misure d'austerità senza poter beneficiare di nessuno dei vantaggi competitivi che deriverebbero da una moneta fortemente svalutata.

La fase di turbolenza che sta attraversando la Grecia mette in evidenza che le attuali misure di salvataggio non sono che una soluzione temporanea applicata ad un problema che in realtà richiederebbe un approccio più sistemico. Gli investitori obbligazionari fiutano l'opportunità e i rendimenti dei titoli di stato greci sono saliti a più del 16% sulle scadenze a 10 anni e a più del 27%* sulle scadenze a 2 anni. L'opinione del mercato è che la Grecia deve ristrutturare il suo debito e il pricing attuale sembra in attesa di un default. Le istituzioni invece cercano di prendere tempo. Quanto più a lungo riescono a evitare un default della Grecia, tanto più tempo ha la Spagna per mettere in ordine il suo bilancio e costruire una barriera protettiva che la metta al riparo dall'implosione del progetto euro.

In sostanza la preoccupazione maggiore, da entrambe le parti, è rappresentata dalla situazione di instabilità del Paese. I politici greci sono preoccupati che le misure di austerità imposte alla popolazione siano troppo dure da sopportare e per questo chiedono provvedimenti più morbidi. Dal canto suo, l'Unione Europea è preoccupata che, laddove di certo un default della Grecia creerebbe uno shock che andrebbe ad allargarsi a tutta l'area Euro, ancora di più la mancata applicazione del dovuto rigore di bilancio potrebbe avere ben più gravi conseguenze in futuro.

La Grecia è consapevole di dover prendere dei duri provvedimenti. Ha un disavanzo primario che rende necessario il ricorso a prestiti che finanzino la spesa pubblica ordinaria, anche senza dover pagare gli interessi sul debito. Se i paesi europei dovessero "abbandonare" la Grecia sarebbe costretta a tagli ancor più drastici. E i manifestanti che protestano fuori dal Parlamento greco contro gli ulteriori tagli alla spesa pubblica sembrano non aver compreso fino in fondo la gravità della situazione.

I funzionari dell'Unione Europea e del Fondo Monetario Internazionale dal canto loro insistono sul rigore di bilancio della Grecia pour encourager les autres. Che segnale manderebbero a Irlanda, Portogallo e Spagna che devono continuare a prendere decisioni difficili se in questo momento fossero troppo indulgenti con la Grecia? Mantenendo una linea pragmatica, sperano che il tempo curi in qualche modo tutti i mali. Offrire aiuti economici alla Grecia (sono necessari 12 miliardi di euro** di prestiti entro metà luglio) e rimandare il default consente alle banche europee e di altri paesi di aver più tempo per rafforzare la loro base patrimoniale ed essere in condizione di assorbire le perdite.

L'ultima cosa di cui ha bisogno in questo momento l'Europa, e il resto del mondo, è una seconda crisi del settore bancario. In Grecia, la perdita di fiducia nelle banche è già profonda: lo scorso anno sono stati ritirati dalle banche del Paese depositi per circa 30 miliardi di euro, mentre salgono le vendite dell'oro nel tentativo dei cittadini greci di proteggersi da eventuali dissesti finanziari. Se la Grecia dovesse dichiarare il fallimento, le condizioni del credito si restringerebbero in tutto il mondo, creando ulteriori ostacoli alla crescita economica. Si discute persino della forma che il fallimento della Grecia potrebbe assumere. Se l'Europa dovesse tentare una qualche forma di ristrutturazione ? che tecnicamente non è un default ? ciò potrebbe essere destabilizzante per il mercato dei credit default swap, poiché le perdite potrebbero non essere assicurate.

Naturalmente c'è anche ?l'opzione nucleare', ovvero la possibile uscita della Grecia dall'area euro. Ciò appare tuttavia improbabile, in quanto nel progetto euro è stato investito troppo capitale politico. Inoltre, è discutibile che possa risolvere il problema. La Grecia si troverebbe a pagare interessi esorbitanti sul proprio debito e, in ogni caso, dovrebbe continuare ad applicare misure di austerità per cercare di raggiungere il pareggio di bilancio. La necessità di riforme economiche strutturali per incrementare la produttività e migliorare la riscossione fiscale è reale, sia che la Grecia continui a far parte dell'area euro oppure ne esca. Per il momento, i politici sembrano soddisfatti di riuscire a ritardare l'inevitabile.
 
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