Tornando al film .
Premetto che ho visto solo il trailer, letto alcune critiche e interviste alla regista.
Non andrò a vederlo: quel passato già vissuto in prima persona e perdipiù in B/N (curiosamente e forse giustamente con aggiunta di moderne tecnologie, che lo renderanno interessante ai cinofili) mi farebbero riaprire ferite che ho faticosamente rimarginate, se non si esclude il finale di cui ancora ne vado orgogliosa e di cui TUTTI dovrebbero essercene grati.
Un film in stile neorealistico, di carattere storico e forse per la prima volta: bene
Piacerà alle mamme e nonne di sicuro.
Ma
Mi chiedo se ai giovani di oggi possa arrivare chiaro il messaggio vista la leggerezza e la pienezza di particolari del racconto (tutta femminile) che rischia anche di far riemergere "L'inevitabilità del Male.
Ma in fondo credo che Non sia stato lo scopo della Cortellesi , quello di farne una utilità sociale, ma un passo avanti nel suo lavoro di donna talentuosa.
Io avrei messo cmq un po più di pathos
I tempi sono cambiati, i rapporti il linguaggio le ambientazioni.Dovrebbe farlo anche il cinema e per questi temi non è facilissimo
p.s. HO fatto un pippone nella sezione perculamenti