Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Io la terrei anzi la tengo (come le HVB). La Svizzera e' un isola felice senza problemi di debito sovrano anche se Swiss Life non ha un rating eccelso (anche se per me dovrebbe avere un rating piu' alto).



io invece venderei sia swiss life che hvb



hvb dove può andare? a 100? manca un punto....

swiss life dove può andare? a 88 è solo un 5%.... (88 mi sembra anche troppo a dire il vero...)
 
Ultima modifica:
Solvency II is coming....

Nei mesi passati ho proposto, più di una volta, di approfondire i documenti sin qui prodotti nell’ambito di Solvency II.

Vox clamantis in deserto….

Poiché alcune scadenze si stanno avvicinando, provo a esporre alcuni degli appunti che ho raccolto sul tema: chissà che qualcuno non abbia voglia di studiare a sua volta la materia.
Non voglio fare il prezioso: voglio solo evitare di assumermi una responsabilità eccessiva. Se devo sbagliare, preferirei farlo in compagnia.

Ecco dunque una serie di messaggi ai quali affido il ruolo di “appetizer”:
*diversamente da Basilea, si tratta di una regolamentazione che riguarda i soli europei
* mentre Solvency I mirava esclusivamente al regime di solvibilità (fissava il solvency margin, definito come: “the amount of regulatory capital an insurance undertaking is obliged to hold against unforeseen events”); Solvency II ha un orizzonte molto più ampio: “the overall financial position of an insurance undertaking was required, looking at the overall financial position of an insurance undertaking and taking into account current developments in insurance, risk management, finance techniques, international financial reporting and prudential standards, etc”.
*di Solvency II sono già state poste le basi nel 2004. Ci si ispira a Basilea 2 (NB), a partire dallo schema generale, con i 3 pilastri. A noi interessa il primo pilastro, che fissa i requisiti quantitativi (ad esempio quanto capitale deve avere l’assicuratore). Importanti parametri quali l’SCR (Solvency Capital Requirement), definito come il capitale necessario per far fronte ai propri obblighi nei successivi 12 mesi con una probabilità di almeno il 99.5%. E anche il MCR (Minimum Capital Requirement), definito come il capitale minimo, al di sotto del quale si rende necessario l’intervento degli organismi di controllo
*le metodologie usate per calcolare SCR e MCR sono molto complesse per un non-addetti ai lavori
*i fondi propri sono classificati secondo 3 Tier: 1,2 e 3. Non si esclude di avere sottogruppi
*già a partire dal 2008 vengono fissate delle ipotesi per i requisiti di ciascun Tier
*si decide di procedere secondo uno schema graduale. In particolare si svolgono svariati studi (detti Quantitative Impact Studies o QIS) tendenti a valutare l’impatto delle nuove misure. L’ultimo (il quinto) di questi studi è stato pubblicato pochi giorni fa, in anticipo sul programma di lavoro così concepito:
1)aprile 2011: pubblicazione dei risultati del QIS5
2)maggio 2011: “Formal discussions in EIOPC and official opinion from EIOPC”
3)ottobre 2011: “Discussions in Council and in Parliament, following opinion from EIOPC”
4)dicembre 2011: “Recommended delivery date for CEIOPS final Level 3 supervisory guidelines, related to its level 2 advice, including impact analysis”
5)ottobre 2012: Solvency II entra in vigore.
*nel novembre 2009 Parlamento e Consiglio Europeo approvano una direttiva denominata “DIRETTIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO IN MATERIA DI ACCESSO ED ESERCIZIO DELLE ATTIVITÀ DI ASSICURAZIONE E DI RIASSICURAZIONE (SOLVIBILITÀ II)” La parte che più ci interessa di questo documento sta tra le pagg. 240 e 249.
*nel 2010 si avvia l’ultimo QIS5. Le specifiche previste per i nostri prodotti sono descritte tra le pagg. 295 e 307. Anche qui si ipotizza un periodo di grandfathering, espresso, a mio modo di vedere, in maniera alquanto fumosa.
*lo scorso 14 marzo vengono pubblicati i risultati del QIS5.


Conclusione: se vale ancora la timetable sopra riportata, a maggio dovrebbe essere finalizzato il lavoro di questi anni.

Quali ripercussioni ci saranno sui perpetuals assicurativi cha abbiamo in portafoglio?

Tutti i documenti sono disponibili al link:
European Commission Internal Market Insurance Solvency II

Allegati: Specifiche QIS5
Risultato QIS5
Direttiva Europea approvata nel novembre 2009
 

Allegati

Ultima modifica:
A volte il mercato mi fa proprio sentire il primo degli imbranati. Nei giorni scorsi abbiamo assistito a:
*crisi di governo portoghese
*downgrades a raffica su paesi e banche iberiche
*rinvio della decisione ufficiale di creare il fondo europeo ESM
*allargamento di sommosse e guerre nei paesi MEMA
*aumento del prezzo del petrolio
*diminuzione nella percentuale di analisti posizionati long
*dati macroeconomici USA ed Europa/UK asfittici

Gli unici elementi positivi (a mio avviso) sono stati:
*la resilienza dei mercati alla catastrofe giapponese
*il perdurante "dopaggio" da parte della FED.

In questa situazione:
*l'euro si rafforza
*i mercati si mostrano molto vivaci
*gli strumenti finanziari considerati rischiosi (leggasi: perpetuals) salgono alla grande.

Qualcuno è in grado di spiegarmi quali fattori, che chiaramente sfuggono del tutto alla mia comprensione, giustificano questi andamenti?


Una buona risposta è a pag 44 del Sole 24 ore di oggi.
 
Fears had been growing that the cost of the next bailout would top the €35bn allowed in the plan, but the draft findings have revealed a number significantly lower than that. It is understood that the figure for AIB is the highest and may run beyond €10bn. Bank of Ireland is believed to need under €5bn, while Irish Life & Permanent and EBS are believed to need single billion sums.

L'articolo completo: Initial findings show lenders are unlikely to need more than €35bn - National News, Frontpage - Independent.ie
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Users who are viewing this thread

Back
Alto