Occhio al CAC.
Con la prospettiva di una ristrutturazione del debito greco, sono salite le banche, in particolare quelle con forti esposizioni in quel paese come Soc. Gen. e Commerzbank.
L'accordo sul debito greco comporta benefici notevoli anche sui ns. Btp e,
se aggiungiamo le misure predisposte dal governo Monti a sostegno della crescita, il beneficio raddoppia.
Consideriamo anche il grosso risparmio da interessi ( 22Mld in 3 anni ), per le casse dello stato italiano con la sola riduzione dell'1% dei rendimenti pubblici che c'è stata finora.
Perchè tutto fili liscio, è necessario che, la totalità dei creditori verso la Grecia, siano d'accordo sui termini della ristrutturazione.
Il 24Ore di ieri a pag.30 nell'art. " Un impatto benefico sull'Italia" mette però in evidenza che, se la Grecia dovesse fare ricorso alle clausole di azione collettiva ( CAC ) per " costringere tutti i privati ( compresa la BCE? ) ad accettare la perdita massima " l'Italia sarebbe obbligata a inserire dette clausole nella documentazione dei suoi TDS con l'avvio del fondo permanente di stabilità ESM, penalizzando di conseguenza i ns. Btp
e, non solo.