Si parla, noi per primi e a seguire anche i giornali, delle eventuali prossime opa di Mps e Ubi ma nessuno parla di Banca pop Milano.
Qualcuno di voi ha o si e' fatto qualche idea in proposito?
Banche Italia in controtrend, mercato vede nuovi buyback ibridi
MILANO, 7 febbraio (Reuters) - Seduta in denaro
stamani per buona parte delle banche italiane, in luce rispetto
ai concorrenti europei <.SX7P> dopo i risultati e le previsioni
deludenti di Ubs <UBSN.VX>.
Il mercato ignora il declassamento di Fitch e digerisce le
ultime operazioni di riacquisto di strumenti di debito (l'ultima
annunciata, in ordine di tempo, è stata quella di INTESA
SANPAOLO <ISP.MI> ieri a mercati chiusi), anticipando nuovi
buyback da parte di Mps <BMPS.MI>, UBI <UBI.MI>
[ID:[ID:nL5E8D71N7] e POP MILANO <PMII.MI>.
Svetta UNICREDIT <CRDI.MI> (+3%): risparmiata dal downgrade
di Fitch, ieri ha annunciato i risultati dell'Opa sul proprio
debito che, secondo una fonte vicina alla banca, dovrebbe
fruttare 11 puntibase di Core Tier 1. [ID:nL5E8D6440] Oggi
Kepler ha rivisto al rialzo il prezzo obiettivo del titolo di
Piazza Cordusio a 3,8 da 3,5 euro.
"L'aumento in termini di Core Tier 1 è superiore alle nostre
previsioni", ha detto un operatore.
Mediobanca definisce "positiva ma in ritardo", la decisione
di Intesa SP di riacquistare debito subordinato per 3,75
miliardi nominali e si aspetta operazioni simili da parte di Pop
Milano - stamani in rialzo di oltre due punti percentuali - e
Mps,che invece perde terreno. Anche Nomura, in una nota
pubblicata oggi, si aspetta che il prossimo buyback arrivi da
Siena.
La mossa di Intesa SP, "segue altre operazioni simili che
hanno fatto salire i prezzi dei bond T1 diminuendo il margine di
guadagni", spiegano gli analisti di Piazzetta Cuccia,
confermando la raccomandazione "neutral" e il prezzo obiettivo
di 1,5 euro sul titolo che oggi ha guadagnato un massimo di
oltre il 2% a 1,56 euro.
Mps è arrivata a perdere quasi due puntipercentuali. "Si
teme che non abbia i soldi per un eventuale buyback", spiega un
trader. Pop Milano, secondo l'operatore, beneficia della
prospettiva dell'uscita del direttore generale Enzo Chiesa,
ventilata oggi da un quotidiano. "Il mercato vedrebbe bene la
sua uscita perché sarebbe un taglio netto con la passata
gestione".
Ma la corsa dei bancari italiani in borsa, partita il mese
scorso, potrebbe essere di breve respiro. Per Nomura l'effetto
positivo sul settore dell'operazione dirifinanzimento a 3 anni
della Banca centrale europea, che ha eliminato il rischio
sistemico sostenendo le quotazioni sul mercato, è ormai nei
prezzi. All'orizzonte c'è, dunque, il rischio che il mercato
ritracci dai livelli attuali "perché, dal puntodi vista
fondamentale, i titoli hanno già prezzato gli utili
supplementari derivati dal carry trade a nostro avviso".
11:30-07/02