La frase, in realtà, è perfettamente in linea con le nuove disposizioni di Basilea 3, in particolare il criterio 5, che dice:
Criteria for inclusion in Additional Tier 1 capital:
(...) 5. May be callable at the initiative of the issuer only after a minimum of five years:
a) To exercise a call option a bank must receive prior supervisory approval; and
b) A bank must not do anything which creates an expectation that the call will be exercised; and
c) Banks must not exercise a call unless:
i. They replace the called instrument with capital of the same or better quality and the replacement of this capital is done at conditions which are sustainable for the income capacity of the bank; or
ii. The bank demonstrates that its capital position is well above the minimum capital requirements after the call option is exercised.
Direi anzi che ormai è perfettamente standardizzata secondo il nuovo Basel 3 language, tant'è che l'ho letta, pre4ssocchè identica, in tutte le ultime tender offer.
Ricordo che comunque lo spirito della nuova regolamentazione (e quindi dovere delle banche) è quello di migliorare la qualità del capitale, sostituendo gradualmente questi titoli con altri che abbiano una maggiore capacità di assorbimento delle perdite, in going e gone concern.
Ma d'altronde tutti sanno che se si crea una aspettativa sul mercato in base alla quale nessuna perpetua sarà mai più richiamata, non ci sarà alcuna possibilità in futuro di emettere questi nuovi titoli (che già presentano aspetti meno piacevoli rispetto a quelli esistenti).
E quindi sono assolutamente convinto che se (punto 5c del Basel framework, traduco da qui sopra):
i) le banche risecono a sostituire il capitale rimborsato con capitale di qualità uguale o migliore a condizioni sostenibili per la redditività della banca o
ii) la banca può dimostrare che la sua situazione patrimoniale è ampiamente al di sopra dei requisiti minimi di capitale, anche dopo avere esercitato la call
le banche ricominceranno alla grande a rimborsare le proprie perpetue e anzi il mancato esercizio delle call ritornerà ad essere quello che è sempre stato: un indizio di poca salute capace di creare un grosso danno reputazionale.
Concludo con una osservazione dall'esterno (concedetemelo, visto che non ho abbastanza tempo per intervenire più spesso): come sempre succede nelle fasi di rialzo (e grazie al cielo ne abbiamo già viste
) aumenta la propensione a cercare possibili alternative su emittenti meno costosi (o più redditizi).
Così facendo, però, si finisce inevitabilmente a ravanare nella spazzatura, con le conseguenze del caso. Ieri erano le xxxxxxesi e le xxxche, oggi xxxxxxxx, xxxxx, e altre. Vediamo chi indovina chi sono
Poi però non lamentatevi se restano al palo, in
QUESTO contesto di mercato. E non venite a fare i gradassi se, pescando il biglietto giusto, fra qualche anno una su dieci fa + 300%. Le altre nove saranno ancora lì, e forse qualcuna a zero.
Trovo incomprensibile (l'ho scritto più volte) cercare qualcosa di più rispetto al 9-10% che primari emittenti possono offrire (qualcuno anche oltre
) in perpetuity o fino alla call. Il sonno non ha prezzo.
Non posto la mia operatività (preferisco giocare a poker coi fagioli
) ma posso solo dire che in questa orgia di tender offer nelle ultime settimane ho movimentato poco più del 15% del mio portafoglio perpetual, solo in quei rari casi in cui sono riuscito ad ottenere un rendimento maggiore, a parità di emittente, o un miglior emittente, a parità di rendimento.
Per il resto ho portato a casa un po' di cash (prontamente reinvestito in TdS ed equity) pari al capital gain degli ultimi tre mesi, per ribilanciare il portafoglio e incrementare un po' l'esposizione alle azioni di banche italiane.
In bocca al lupo a tutti, sinceramente