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### Mps: conti in rosso, attesa per le pulizie di Viola - PREVISIONI
2012-03-27 13:37:06.54 GMT
Niente dividendo. Non paga Tremonti bond e cedole ai Fresh
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 27 mar - Niente dividendo, dimezzamento dell'avviamento, forte pulizia nel portafoglio crediti con l'avvio delle pulizie dell'era Viola. Mai come quest'anno la presentazione dei conti annuali del Monte dei Paschi, giovedi' a Milano, trova gli gli analisti interpellati da Radiocor ampiamente preparati
La banca nel quarto trimestre 2011 potrebbe aver realizzato un utile di una decina di milioni, indicano stime di consenso, che si aggiungerebbero ai 304 dei primi nove mesi ma sul risultato dell'anno pesera' l'impairement test, "la stranezza delle regole contabili", come l'ha definita di recente il presidente Giuseppe Mussari. La svalutazione dell'avviamento di Antonveneta e Biverbanca: dai 6,5 miliardi di goodwill al 30 settembre ci si attende un taglio di almeno tre miliardi. Il bilancio in profondo rosso avra'
dei vantaggi per il patrimonio: il Monte dei Paschi evitera'
di pagare al Tesoro l'assegno da 160 milioni per i Tremonti bond e agli obbligazionisti Fresh 2008 circa 60 milioni di cedole. Ggz
(RADIOCOR) 27-03-12 15:37:01 (0280)news 5 NNNN
Mi sembrerebbe assurdo che MPS smettesse di pagare cedole, senza fare un'OPA. Mai dire mai... vedremo.
Premesso che 67-68 non è malaccio come prezzo, anche se skippasse una cedola, purtroppo le differenze ci sono eccome tra i vari emittenti. L'avevo anche scritto, ad es. a me era piaciuto molto lo switch che qualcuno aveva fatto sul forum uscendo da MPS a 77-78 per entrare su UBI a 80.
Ultima considerazione: MPS sotto i 50 era un buy, magari poteva giustificare un sovrappesamento per chi ha una propensione per il rischio elevata, ma a 75 era da alleggerire parecchio in modo da ricondurre l'esposizione verso MPS a livelli di normale diversificazione.
Da monitorare, in particolare, Ubi Banca (MDD: UBI.MDD - notizie) (-0,89% a 3,32 euro) che ha chiuso il 2011 con una perdita di 1.841,5 milioni di euro, contro un utile di 172,1 milioni del 2010, a causa della svalutazione di avviamento e attivi intangibili per 2.190,9 milioni.
Il risultato prima degli impairment ha evidenziato un utile di 349,4 milioni di euro (+97,1 sul 2010). Nel 2011 il risultato della gestione operativa è salito del 2,1% a 1.048,7 milioni nonostante una leggera flessione (-1,7%) dei proventi operativi a 3.438,3 milioni di euro.
In diminuzione le rettifiche di valore (perdite) su crediti, scese del 14,1% a 607,1 milioni. Nel quarto trimestre dell'anno tutte le voci di ricavo (margine di interesse, commissioni e risultato della finanza) hanno mostrato il segno più, facendo salire i proventi operativi del 9,2% rispetto all'anno precedente.
Il consiglio di gestione ha proposto il pagamento di una cedola di 5 centesimi ad azione (15 centesimi nel 2010), per un monte dividendi di 45,1 milioni di euro. Ubi Banca ha inoltre escluso qualunque nuova operazione di aumento di capitale per raggiungere l'obiettivo di un core tier 1 del 9% a giugno di quest'anno, secondo quanto prescritto dall'Eba, l'autorità bancaria europea.
Eventuali fabbisogni di capitale per raggiungere il target saranno coperti con la parziale conversione del prestito obbligazionario convertibile in essere. Al 31 dicembre 2011 il core tier 1 di Ubi Banca si è attestato all'8,56%, il Tier 1 ratio al 9,09% e il Total Capital ratio al 13,50%.
Sul fronte della liquidità, grazie alle aste della Bce, Ubi dispone della liquidità necessaria a far fronte alle scadenze istituzionali per l'intero biennio 2012-2013, complessivamente 7,5 miliardi. Ad oggi i finanziamenti presso la Bce ammontano a 12 miliardi, mentre le attività liquide a 24,5 miliardi.
Per quest'anno l'istituto ritiene prevedibile "un'evoluzione sia pur leggermente positiva della redditività dell'attività ordinaria a fattori economici costanti". Infine, il piano industriale 2011-2013/2015 è confermato nelle sue linee guida strategiche fondamentali e non si ritiene di procedere a un suo aggiornamento se non in presenza di una maggiore stabilizzazione del contesto.
"Al netto delle voci straordinarie il risultato di Ubi Banca è in linea con le nostre previsioni", commentano gli analisti di Intermonte. "I ricavi del quarto trimestre del 2011 sono stati superiori alle attese grazie a un buon andamento del margine d'interesse e delle commissioni. Positivo, inoltre, il controllo dei costi e meglio del previsto gli accantonamenti su crediti. I risultati sono dunque migliori delle attese a livello operativo e di coefficienti patrimoniali".
Come hai già scritto tu: salvi